Disgrafia

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Se non avete mai sentito parlare di disgrafia sappiate che si tratta di un disturbo non una patologia mentale che solitamente viene diagnosticato a bambini in età scolare. Qual’à la problematica effettiva che presenta il bambino? Si tratta di un disturbo che coinvolge la capacità che ha il bambino e che riguardano le competenze in termini grafici e motori. Parlando di scrittura dobbiamo anche menzionare una serie di abilità motorie e processi che riguardano la capacità di rielaborare in maniera efficace la sfera del linguaggio. Tuttavia è bene sottolineare come i bambini che presentano problemi in tal senso, queste capacità non sono del tutto sviluppate. Quali sono le difficoltà più evidenti che può avere un bambino disgrafico? In linea generale le difficoltà che il bambini presenta si riferiscono alle capacità motorie, alla capacità di rielaborare la lingua.

Come riconoscere un bambino dsa

In linea generale possiamo dire che si tratta di una problematica che si presenta in bambini che hanno un quoziente intellettivo nella norma. Sono presenti eventuali patologie di origine neurologia o problemi di natura sensoriale? No i bambini disgrafici non hanno patologie che coinvolgono la sfera neurologica o quella sensoriale.

Tuttavia questa problematica può decisamente incidere sul livello di apprendimento che il bambino ha nell’ambito scolastico. Allo stesso modo può anche influenzare le attività che quotidianamente il bambino svolge. Queste difficoltà che vengono manifestare possono influenzare in maniera negativa il patrimonio di emozioni contenute all’interno del bambino. Allo stesso modo possono influenzare i paremtri comportamentali presenti nel bambino.

Come si può valutare una problematica del genere? Quando si effettuano delle valutazioni che mirano a comprendere quale sia l’attuale livello di competenza grafica? Per poter fare delle valutazioni oggettive e attendibili in tal senso è necessario attendere il termine della fase di apprendimento che solitamente avviene in seconda elementare. 

Tuttavia da questopunto di vista non è detto che il bambino non possa avere delle difficoltà che emergono già nella fase prescolare, magari nel momento in cui il bambini fa un disegno.

Comprendere il disturbo

Come si può capire se un bambino presenta una problematica del genere? La risposta è analizzando attentamente i testi che il bambino produce nel corso del tempo. Si parla in linea generale di testi che hanno un grado di leggibilità molto ridotto, non solo per le persone che li leggono dall’esterno ma anche per il bambino stesso che rilegge il testo prodotto da lui. 

Cosa emerge quando si fa l’analisi di questi testi? Per prima cosa un certo disallineamento che delle parole se confrontate con le righe. Un altro fattore che emerge è la difformità nella grandezza delle parole scritte dal bambino. In pratica ci si accorge che le parole che il bambino ha scritto hanno tra di loro dimensioni del tutto differenti.

Un altro fattore molto importante che va considerato è il fatto che un bambini disgrafico rispetto agli altri ha delle difficoltà maggiori in fase di scrittura dei testi e di conseguenza produce testi in maniera più lenta rispetto a un bambino che non presenta questa difficoltà.

Questo comporta per un bambini disgrafico una fatica più pronunciata per produrre testi scritti richiesti come semplici compiti da svolgere. Ci sono dei segnali in tal senso che possono aiutare un adulto a capire che ci sono delle problematiche che vanno affrontare? Si vediamo quali sono:

  •  Un bambino disgrafico tende a esercitare una pressione sul foglio più marcata rispetto a un bambino che non ha questo problema
  • Un bambino disgrafico non ha una percezione spaziale corretta relative alle righe e alle pagine
  • Un bambino disgrafico ha un modo di scrivere particolare. Le parole e le righe non hanno una struttura coerente
  • Un bambino disgrafico produce un testo in maniera molto più lenta rispetto a un bambino che non ha questo problema 
  • Non si tratta di una calligrafia uniforme. La scrittura presenta delle interruzioni, degli scatti, la distanza tra le parole non è uniforme ma piuttosto variabile
  • Nel momento in cui scrive tende a sovrapporre in maniera parziale alcune lettere

Tuttavia è bene anche fare una specifica importante. Trovarsi di fronte a un bambino che ha una scrittura lenta non vuol dire necessariamente avere a che fare con un bambino disgrafico. 

Valutazione dello specialista

Vedere un bambino che ha una grafia poco chiara, non uniforme, differente rispetto a quella degli altri non è un elemento sufficiente. Allo stesso modo capire se si tratta di un bambino che potrebbe avere una deficit che coinvolge il suo livello intellettivo o capire se siamo di fronte a un bambino che ha un disturbo legato al livello di apprendimento non è una cosa semplice. Si tratterà sempre di valutazioni che richiedono una visita specialistica.

Disgrafia e disortografia: facciamo chiarezza

Capita in maniera frequente che queste due problematiche vengano confuse, sovrapposte e identificate come analoghe. In realtà non è così, se ci riferiamo a un bambino disgrafico stiamo parlando di una persona che ha deficit che ineriscono all’aria motoria e quindi focalizzati sulla parte grafica. Se parliamo invece di un bambino disortografico ci riferiamo invece a un bambino che ha un deficit che si esprime nella cifratura coinvolge quindi l’area linguistica.

Un bambino disgrafico è una persona che può avere solo questo disturbo o la problematica può presentarsi in correlazioni con altre condizioni? Il problema potrebbe manifestarsi anche in presenza di:

  • Problematiche dsa di altro genere quali la discalculia, la disortografia
  • Potrebbe trattarsi di un bambino che presenta anche altre problematiche legate al linguaggio
  • Potrebbe essere un bambino che presenta difficoltà di attenzione
  • Potrebbe trattarsi di un bambino che ha difficoltà nella memoria visiva e uditiva
  • Potrebbe trattarsi di un bambino che ha delle oggettive difficoltà nell’organizzare la parte visiva e spaziale
  • Potrebbe trattarsi di un bambino che presenta delle difficoltà che ineriscono l’area della coordinazione motoria
  • Potrebbe trattarsi di un bambino che ha difficoltà che riguardano la sua sfera emotiva
  • Potrebbe trattarsi di un bambino che ha problematiche che riguardano il comportamento
  • Potrebbe trattarsi di un bambino che ha un disturbo legato al suo livello umorale

Vediamo alcuni dati relativi al problema

Ora bisognerebbe giustamente chiedersi quanti siano effettivamente in Italia i bambini disgrafici. Tuttavia ad oggi non ci sono statistiche ufficiali che possano fornire in tal senso una panoramica seppur breve su questo disturbo e sui livelli di presenza effettivi. In ogni caso il fatto che in tal senso sia la scuola che l’ambito familiare richiedano delle valutazioni, fa intuire che il fenomeno potrebbe avere un livello di diffusione maggiore rispetto a quello che si potrebbe pensare.

In tal senso possiamo citare una ricerca condotta su un campione di bambini di quinta elementare evidenzia che in almeno il 20 per cento dei casi ci sono difficoltà che ineriscono la parte grafica in fase di esecuzione e nel cinque per cento dei casi questa forma ha una valenza piuttosto accentuata e seria.