Sindrome coronarica acuta

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La sindrome coronarica acuta a tutti gli effetti si può presentare sottoforma di una mancata irrorazione di una parte del cuore. Per questo motivo si può parlare non di una singola patologia ma di una serie di problematiche che possono affliggere il muscolo cardiaco. Vediamo quali sono. Potremmo trovarci di fronte a una problematica chiamata infarto del miocardio. Potrebbe trattarsi di un caso di angine instabile, al di là di quella che risulta essere la singola patologia è bene fare un approfondimento sul muscolo cardiaco, su quali siano i suoi compiti specifici, su com’è strutturata e dove si trova esattamente.

Parliamo del cuore

Cos’è esattamente il cuore? La definizione più corretta che possiamo attribuirgli è quella di essere un muscolo. Dove si trova esattamente? Il cuore si trova in una zona chiamata mediastino inferiore dove troviamo anche i polmoni. Il suo compito specifico è quello di far scorrere il sangue in tutto l’organismo. Quali sono le strutture delle quali si serve per assolvere a questo compito molto importante? Utilizza un reticolo di vene e arterie che trasportano il sangue pompato dal cuore in tutto l’organismo. 

Parliamo di un muscolo che è diviso in due metà. Ognuna della due parti è a sua volta formata da una camera interna. La camera interna contiene un atrio posto nella parte superiore del cuore e un ventricolo che è posto nella parte inferiore. In un primo momento il sangue che non ha un livello di ossigeno adeguato entra nell’atrio destro e verrà spinto verso i polmoni. In questa zona avviene un rilascio di anidride carbonica a un arricchimento di ossigeno. 

Una volta che il sangue si è depurato dall’anidride carbonica e si è arricchito di ossigeno verrà spinto nell’atrio sinistro del cuore e tramite le il ventricolo sinistro verà immesso nelle arterie che provvederanno a distribuire il sangue ricco di ossigeno in tutto l’organismo.  

Se un soggetto presenta un quadro caratterizzato da un problema coronarico molto acuto andrà incontro a una serie di sintomi e segni che andiamo a vedere:

Sintomatologia

Cosa potrebbe capitare in un soggetto affetto da questa problematica? Immaginiamo per un attimo nella zona delle arterie la creazione di una ostruzione magari parziale del flusso di sangue che dovrebbe correttamente arrivare. Qual’è la causa di questa ostruzione? Potrebbe trattarsi di una sorta di inspessimento delle pareti dei vasi causata dall’accumularsi di lipidi. Questi depositivi vengono anche definiti placche aterosclerotiche. 

Un altro fattore da non sottovalutare in questa dinamica descritta è l’eventualità che una di queste placche possa andare incontro a una rottura e di conseguenza potrebbe causare dei danni al vaso sanguigno. Quali sono i sintomi che un soggetto avvertirà nel caso in cui si crei un’ostruzione che potrebbe essere parziale o totale del flusso sanguigno? Il soggetto andrà incontro a una serie di sintomi che potrebbero essere anche gravi quali:

  1. Il soggetto potrebbe avvertire un dolore diffuso nella zona toracica
  2. Il soggetto potrebbe iniziare ad avere una respirazione tendente all’affannoso
  3. Il soggetto potrebbe avere problemi quali ad esempio tachicardia

Se un paziente si dovesse quindi recare in un pronto soccorso lamentando un dolore localizzato nella zona toracica sarà importante in tal senso sottoporlo a una serie di esami che consentiranno di capire se si tratta di un infarto o di un’angina instabile.

Infarto miocardico acuto e angina instabile

Quali sono le sostanziali differenze presenti tra un infarto miocardico acuto e un’angina instabile? Nell’angina instabile il flusso sanguigno che arriva in minor quantità è una condizione che persiste motivo per cui causerà una morte di una parte del tessuto del muscolo cardiaco. 

Problemi coronarici acuti : quali sintomi

Se il paziente dovesse manifestare dei problemi coronarici acuti a quali sintomi specifici andrebbe incontro? Per prima cosa tenderebbe a soffrire di un dolore di natura toracica che potrebbe espandersi fino ad essere percepito nella zona della spalla e nella zona del braccio. Tuttavia questo è un uno dei sintomi, ce ne sono altri che andiamo a vedere nel dettaglio:

  • Il paziente potrebbe avvertire un dolore e un senso di oppressione nella zona del torace
  • Il paziente potrebbe avere un battito cardiaco accellerato
  • Il paziente potrebbe avere nausea
  • Il paziente potrebbe iniziare a sudare in maniera abbondante
  • Il paziente potrebbe andare incontro a delle difficoltà di natura respiratoria
  • Il paziente potrebbe avere un senso di stanchezza diffuso

Fattori di rischio

Ci sono dei fattori di rischio che in quanto tali influenzano un paziente che è affetto ad esempio da un infaro del miocardio in fase acuta? Si andiamo a vedere quali sono:

  • Un fattore di rischio in tal senso è un soggetto che soffre di ipertensione
  • Un fattore di rischio in tal senso è un soggetto che soffre di ipercolesterolemia
  • Un fattore di rischio è rappresentato dal sovrappeso
  • Un soggetto che fa vita sedentaria e non svolge alcun tipo di attività sportiva
  • Un soggetto che fuma
  • Un soggetto che ha una certa età
  • Un soggetto che utilizza droghe
  • Un soggetto che ha un livello di stress elevato

Esami diagnostici

Quali sono gli esami di natura diagnostica ai quali dovrà essere sottoposto un soggetto che arriva in pronto soccorso lamentando un dolore nella zona del torace? Il primo esame che verrà prescritto è della troponina. Di cosa si tratta? Parliamo di un biomarcatore che in quanto tale rileva quello che potrebbe essere un danno di natura cardiaca presente. In tal senso per esempio una diminuzione o un aumento dei livelli di troponina sono segnali che possono indicare la presenza di:

  • Il soggetto potrebbe avere un attacco cardiaco
  • Il soggetto potrebbe avere un danneggiamento del muscolo cardiaco

Un altro tipo di esame che potrebbe venire richiesto è quello del livello del Bnp abbreviazione che indica il peptide naturetico di tipo b. Si tratta di proteine che in presenza di un attacco cardiaco vengono rilasciate nell’organismo. 

Salute generale del paziente

Come si dovrà procedere invece per valutare quali siano le condizioni di salute del paziente a livelli generali? Si potrà fare esami che valutino il livello di funzionamento dei reni, del fegato. Verrà sicuramente eseguito un emocromo per valutare l’eventuale presenza di patologie come per esempio l’anemia.

Quali invece gli esami che si possono fare per la sindrome dolorosa che il paziente lamenta nella zona del torace? Sicuramente bisognerà fare una visita al paziente dove si valuteranno:

  • L’età del paziente
  • Se il paziente ha il diabete
  • Se fuma

Un altro esame che andrà fatto è l’elettrocardiogramma che consentirà di valutare quale sia l’effettivo ritmo del cuore e la relativa attività di natura elettrica. 

Fase successiva

In base ai risultati e ai riscontri forniti ai medici dai vari esami ai quali è stato sottoposto il paziente si potrà intervenire con una serie di test quali:

  • Far fare al paziente un test sotto sforzo
  • Far fare una radiografia toracica
  • Far fare un’ecografia cardiaca
  • Potrà essere prescritta una tomografia computerizzata
  • Potrà essere prescritta una risonanza magnetica
  • Potrà essere fatta un’angiografia. Si tratta dell’inserimento di un tubicino nella zona dell’arteria femorale per arrivare fino alle arterie coronariche. In tal modo sarà possibile valutare flusso sanguigno, pressione del cuore.

Approcci curativi

Per ridurre i sintomi di una sindrome coronarica acuta si potrà intervenire sia in maniera farmacologica che chirurgica. In tal senso si potrà somministrare al paziente:

  • Aspirina per ridurre il livello di coagulazione del sangue
  • Si potranno utilizzare farmaci trombolitici
  • Si potranno utilizzare antidolorifici
  • Si potrà somministrare la nitroglicerina per ridurre il dolore al torace
  • Si potranno somministrare beta-bloccanti per ridurre i battiti del cuore
  • Si potranno somministrare anticoagulanti per ridurre il livello di coagulazione del sangue

A livello chirurgico si potrà intervenire con una tecnica chirurgica che prevede l’inserimento di un catetere a forma di palloncino nell’arteria coronarica in corrispondenza del suo restringimento. In questo modo verrà poi gonfiato per rimuovere l’ostruzione presente. Si potrebbe utilizzare una tecnica chiamata bypass coronarico che consiste nell’utilizzo di un segmento di un vaso sanguigno per baypassare l’occlusione dell’arteria e modificare il percorso del flusso sanguigno.