Polidipsia psicogena

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Se parliamo di una patologia come la polidipsia psicogena a cosa ci stiamo riferendo? Per alcuni è maggiormente nota con il termine potomonia o dispomania. A tutti gli effetti ci stiamo riferendo a un disturbo di natura prettamente psicologico. Qual’è la caratteristica specifica di un soggetto che soffre di una problematica del genere? Si tratta di persone che per una patologia mentale hanno un bisogno incontrollato di bere. Tuttavia si parla di quantità di acqua che non hanno nulla a che fare con un regime razionale e normale come può essere quello spesso consigliato ad individui normali nei quali si parla di un buon livello di idratazione che può magari raggiungere anche i 2 litri di acqua al giorno.  

Come tutti ben sappiamo in condizioni normali ogni individui esprime durante il giorno una certa necessità di bere liquidi. Ci sono poi persone che seguono alla lettera i consigli dati da molti medici che parlano di corretta idratazione. Per questo motivo magari tendono a bere una buona quantità di acqua giornaliera. 

Di solito si tratta di persone che tengono ad avere un buon livello di idratazione, di conseguenza tenderanno a bere giornalmente almeno un litro e mezzo di acqua. Questo a prescindere dallo stimolo della sete ma come buona norma per avere sempre quel livello di idratazione ottimale che insistentemente viene consigliato.

Meccanismo della sete

Parliamo ora di un meccanismo molto importante che è quello della sete in base al quale tendiamo a regolare il nostro apporto di liquidi  quotidiano. Lo stimolo della seta indica in un soggetto per prima cosa una condizione di squilibrio che si è andata a creare nel tempo nella quale esiste uno squilibrio tra una abbondante perdita di liquidi che riguardano un determinato organismo umano e un successivo stato di alterazione di quello che viene definito equilibrio idro-salino.

Quali possono essere i motivi per i quali si crea questo squilibrio? Andiamo a vederli insieme:

  • Potrebbe trattarsi di un soggetto che per una serie di motivazioni o per una motivazione specifica ha introdotto nel proprio organismo una quantità di acqua non adeguata
  • Questo potrebbe essere la conseguenza di una carenza strutturale di acqua legata al contesto ambientale nel quale il soggetto vive
  • Potrebbe trattarsi di una condizione legata all’intestino nella quale la capacità di assorbimento della stessa si è progressivamente ridotta 
  • Potrebbe essere la conseguenza di un’abbodante perdita di liquidi che avviene in seguito a una sudorazione di un soggetto piuttosto abbondante
  • La perdita di liquidi potrebbe essere la conseguenza di una persona che soffre di vomito
  • La perdita di liquidi potrebbe essere la conseguenza di una persona che ha problemi di diarrea

 Bisogno fuori controllo di bere

Tuttavia fino a questo momento abbiamo parlato in generale di condizioni specifiche nelle quali un soggetto per una serie di motivazioni che abbiamo elencato e indicato ha uno squilibrio all’interno del proprio organismo in termini di liquidi e cerca quindi di compensarlo assicurandosi un buon livello di idratazione e spinto anche dallo stimolo della sete.

Tuttavia ci può anche essere una particolare condizione psichiatrica nella quale un soggetto non per uno squilibrio organico e non per una reale esigenza sperimenta un desiderio, una necessità, una voglia incontrollabile di bere acqua. Se il soggetto è affetto da un disturbo del genere quanti litri di acqua può arrivare a bere durante il corso della giornata? 

Si parla di individui che quando presentano un quadro psichiatrico del genere possono arrivare a bere fino a sette litri di acqua al giorno.

Assunzione di acqua e minzione

Una volta compreso che alla base di questo disturbo c’è un problema di natura psichiatrico c’è da chiedersi se in condizioni normarli solo la semplice minzione quindi lo stimolo a espellere l’urina sia un meccanismo sufficiente per assicurare al soggetto che soffre di questa patologia psichiatrica di riuscire a espellere la giusta quantità di acqua.

In realtà no, il solo meccanismo della minzione non è assolutamente in grado di fare in maniera tale che nell’organismo vengano smaltiti i liquidi in eccesso che il soggetto tende ad assumere. Questo causa di conseguenza un aumento eccessivo dei liquidi presenti dentro all’organismo del soggetto.

Conseguenze sull’organismo

L’eccesso di acqua assunto dal soggetto tende ad accumularsi nell’organismo e nei tessuti. Cosa accade nel corso del tempo? L’eccesso di liquidi presenti causa un conseguente livello di diluizione marcato del sangue e anche dei minerali che dovrebbero essere presenti in giuste quantità nell’organismo.

Cosa può accadere nell’organismo di una persona che presenta un eccesso di liquidi del genere? Si può produrre una condizione chiamata poliuria secondaria. 

Poliuria secondaria

Questa patologia in cosa consiste? Viene detta poliuria secondaria una diuresi non inferiore ai tre litri di acqua al giorno ed è bene che sia distinta dalla pollachiuria che invece è una necessità che ha una persona di espellere urina più volte durante il giorno e alcune durante la notte. 

Tuttavia è bene dire che la quantità di urina che viene espulsa è nella norma, in alcuni casi si tratta una quantità minima.  

In sede di diagnosi del disturbo il medico dovrà necessariamente capire quanti liquidi il paziente assume durante il giorno e quanti ne elimina. Avere questo dato consentirà al medico stesso una distinzione netta tra una patologia come la poliuria secondaria e una pollachiuria. 

Nel caso in cui fosse presente la prima condizione patologia sarà molto importante fare un approfondimento serio e approfondito della problematica ponendo al paziente una serie di domande quali:

  • Quando il problema si è presentato se in maniera progressiva e graduale o improvvisamente
  • Se durante il corso della storia medica del paziente sono intervenuti fattori clinici rilevanti vediamo quali:
  1. Il paziente ha avuto recentemente un ictus
  2. Il paziente ha avuto un trauma di natura cranico

Valutazione obiettiva

La valutazione obiettiva che il medico dovrà fare, dovrà tenere conto di una serie di fattori molto importanti. Vediamo insieme quali:

  • Primo fattore da non sottovalutare se il paziente presenta problemi di sovrappeso o è proprio in una condizione di obesità
  • Se il paziente presenta uno stato di denutrizione generalizzato. Questo potrebbe essere un sintomo che denota la presenza di una possibile patologia tumorale

Segnali che non vanno sottovalutati

Nell’anamnesi di questa patologia non devono essere sottovalutati dei segnali specifici che andiamo a vedere:

  • Un’improvvisa comparsa di questa patologia
  • Un soggetto che lamenta abbondanti sudorazioni notturne, tosse, tende a perdere peso
  • Non va sottovalutata anche la presenza di disturbi di natura psichiatrica ( questo è proprio il caso della polidipsia psicogena)  

Quali sono gli esami a cui verrà sottoposto il paziente? Per prima cosa una serie di esami chimici legati ai valori del siero e delle urine. Se parliamo di trattamento ovviamente varierà in base alla causa che ha scatenato la problematica. 

Possibili cause

Quali possono essere le cause alla base di questo disturbo? Si tratta di una problematica che potrebbe essere emersa per:

 

 

 

 

 

  • Problemi che investono la sfera mentale del soggetto
  • Potrebbe essere la conseguenza di un ritardo di natura mentale
  • Potrebbe essere la conseguenza di trauma cranico

La sintomatologia di una problematica del genere è varia e può comprendere:

  • Una forma depressiva presente nel soggetto
  • Una forma di ansia presente nel soggetto
  • Una forma di nervosismo
  • Potrebbero presentarsi nausea e vomito

Quali sono le conseguenze sull’organismo relative a una patologia del genere? Il rischio più grande è la significativa diminuzione del livello di sodio nel sangue inferiore a un parametro normale che è pari a 135 mmo per litro. Purtroppo ad oggi non esiste una cura specifica e definitiva per questa malattia soprattutto se non è provocata da eventuali cause organiche. Per questo motivo l’approccio che viene utilizzato è quello della psicoterapia associato eventualmente a un trattamento di natura farmacologica. Questo si baserà sull’assunzione di diuretici che stimolano la produzione di acqua da parte dei reni e aumentano la concentrazione di sodio nel sangue.