Linfonodi inguinali ingrossati

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Quale potrebbe essere la causa di linfonodi inguinali ingrossati? In maniera frequente possono essere la spia della presenza di una forma infettiva di natura batterica o di natura virale. Tuttavia non si può escludere a priori che questa condizione possa essere la conseguenza di una malattia di natura autoimmune. In casi più rari potrebbe essere la conseguenza di una patologia tumorale. In forma ancora più rara potrebbero essere la conseguenza dell’assunzione da parte del paziente di una serie di farmaci che hanno una funzione antiepilettica. Tuttavia la problematica riguardante i linfonodi potrebbe riguardare varie zone del corpo vediamo quali:

  • Potrebbe trattarsi di un problema che riguarda i linfonodi presenti nel collo
  • Potrebbe trattarsi di un problema che riguarda i linfonodi presenti nella zona del mento
  • Potrebbe trattarsi di un problema che riguarda i linfonodi presenti nella zona delle ascelle
  • Potrebbe trattarsi di un problema che riguarda i linfonodi presenti nella zona dell’inguine

Sintomatologia

Una volta determinate le zone nelle quali i linfonodi potrebbero aver avuto una espansione, occorre determinare quale sia la sintomatologia che il soggetto potrebbe avvertire, vediamola insieme:

  1. Il soggetto potrebbe avere una sindrome dolorosa
  2. Il soggetto potrebbe avere un grado di sensibilità elevata al tatto
  3. Un’altra sintomatologia probabile potrebbe essere collegata al naso che tende a colare
  4. Il soggetto potrebbe avere il mal di gola
  5. Il soggetto potrebbe diventare piretico ( avere febbre)
  6. Il soggetto potrebbe avere una problematica collegata agli arti, avendo una sorta di gonfiore
  7. Il soggetto potrebbe anche essere soggetto a sudorazione abbondante durante le ore notturne

Patologie associate ai linfonodi

Quali sono le possibili patologie che potremmo associare a un problema collegato a linfonodi che tendono a aumentare di volume nel corso del tempo? Vediamo un elenco non esaustivo di possibili patologie:

  • Potrebbe trattarsi di un caso di Erisipela. Di quale patologia stiamo parlando? Si tratta di un processo di natura infiammatoria che si sviluppa nella parte più profonda della pelle. Le aree interessate sono il derma e l’ipoderma. C’è una zona nella quale tende a manifestarsi in maniera più frequente rispetto ad altre? Si in linea generale tende a svilupparsi maggiormente nell’area delle gambe. In termini percentuali possiamo dire che in circa il novanta per cento dei casi è un problema localizzato nella zona delle gambe. Si tratta dell’unica zona nella quale si può manifestare o ce ne sono altre? In forma più rara si può sviluppare nella zona delle braccia e nella zona del viso. Qual’è la sintomatologia? I sintomi possono essere di varia natura vediamo quali:
  1. Per prima cosa è bene dire che la zona interessata è caratterizzata da una chiazza di color rossastro. Presenta delle caratteristiche specifiche? Si solitamente la zona potrebbe presentarsi calda, potrebbe essere gonfia, potrebbe essere dolorosa se la si tocca. Un’altra caratteristica specifica è quella di espandersi in maniera molto veloce ai tratti di pelle adiacenti. Ci sono altri sintomi specifici che si possono manifestare contestualmente alla malattia? Si il soggetto potrebbe avere:
  • Il soggetto potrebbe essere piretico ( avere febbre)
  • Il soggetto potrebbe avere un aumento di volume dei linfonodi
  • Si potrebbe presentare un processo di natura infiammatoria a carico dei vasi sanguigni locali

Batterio che causa l’infezione

Qual’è il batterio specifico che causa questa forma infettiva? Il suo nome è Streptococcus pyogenes, essenzialmente si tratta di batteri che hanno la capacità di penetrare nella cute attraverso tagli, ferite, ulcere. Si tratta di una problematica che non va sottovalutata infatti il processo infettivo a carico della cute può evolvere con forme di trombosi dei vasi venosi. In casi rari il processo infettivo da locale e circoscritto a un segmento specifico di pelle può diffondersi in tutto l’organismo sfruttando in tal senso il flusso sanguigno. Questo può causare un’infezione molto grave che deve essere curata nel più breve tempo possibile.

Si tratta di una forma infettiva che può avere delle recidive? Si il problema si può ripresentare. In termini puramente percentuali possiamo dire che nel dieci per cento dei casi l’infezione si ripresenta e non necessariamente nello stesso punto dove si è originata la prima volta.

Processo diagnostico

Come si effettua la diagnosi di una forma infettiva del genere? Solitamente è sufficiente una visita perchè la malattia presenta caratteristiche specifiche quali:

  • La patologia si manifesta in maniera del tutto improvvisa
  • Si associa in maniera frequente alla febbre in termini percentuali possiamo dire che si presenta in almeno l’ottanta per cento dei casi
  • Se il medico volesse avere una conferma in tal senso potrà prescrivere degli esami del sangue che rileveranno il processo infiammatorio

Come viene trattata questa patologia? L’approccio è di natura farmacologica e prevede l’utilizzo di antibiotici a base di penicillina. Nel momento in cui si intraprende la terapia antibiotica il processo infiammatorio tende a regredire nell’arco di 24-72 ore.

Malattia di Chagas

Un’altra patologia che potrebbe essere interessata all’aumento di volume nei linfonodi è la malattia di Chagas. Si tratta di una forma infettiva che viene trasmessa attraverso la puntura  della cimice triatomina. In seguito alla puntura nella pelle entra il protozoo. Nella zona di ingresso del protozoo la pelle può andare incontro a un gonfiore e il soggetto può avere febbre. Ci sono paesi nei quali si può manifestare maggiormente rispetto ad altri? Si solitamente si tratta di un’infezione che tende a manifestarsi maggiormente in zone come il Messico e l’America centrale.

Questa malattia può essere divisa in tre stadi specifici. Nel primo stadio dopo circa una settimana che il protozoo si è insinuato dentro all’organismo della persona nella zona della puntura comparirà un nodulo gonfio e dal colore rossastro. Nel secondo stadio la patologia diventa del tutto asintomatica e di conseguenza anche se il medico dovesse eseguire degli esami del cuore e dell’apparato digerente non rileverebbe alcun tipo di anomalia. La malattia può anche evolvere in un terzo stadio nel quale le zone interessate saranno il cuore e l’apparato digerente.

Quali sono gli effetti colletarali che può avere sul cuore? Il muscolo può andare incontro a una fase di aumento del volume e di conseguenza la persona può iniziare ad avere problemi di respirazione. La persona potrebbe avere degli svenimenti. Per quanto riguarda l’apparato digerente il soggetto potrebbe avere:

  • Il paziente potrebbe avere delle difficoltà che si manifestano in fase di deglutizione
  • Il paziente potrebbe avere una forma di stipsi piuttosto accentuata

Per arrivare a una diagnosi in tal senso in base agli stadi della malattia si dovranno fare una serie di esami quali:

  • Analisi del sangue
  • Elettrocardiogramma
  • Esami relativi alla funzionalità dell’apparato digerente

La cura prevede un approccio farmacologico specifico per i protozoi, nel caso in cui la malattia sia progredita fino a intaccare il cuore e l’apparato gastro-intestinale si dovranno utilizzare vari approcci:

  • Per problemi legati al muscolo cardiaco e a insufficienza cardiaca si utilizzeranno farmaci per ridurre lo sforzo cardiaco o il trapianto del cuore
  • Se il ritmo cardiaco è irregolare si dovranno utilizzare farmaci per regolarizzarlo
  • Per i problemi a carico dell’esofago si potrà utilizzare la tossina botulinica o un intervento chirurgico per espandere la parte inferiore dell’esofago

 Linfonodi ingrossati quali rimedi

Quali rimedi si possono mettere in campo per dei linfonodi inguinali ingrossati? In alcune situazioni bastano farmaci antidolorifici, degli impacchi caldi e riposo. Se si tratta di processi infettivi di natura batterica si possono utilizzare antibiotici. Tuttavia ci sono anche casi in cui è bene rivolgersi al medico nel più breve tempo possibile, vediamo quali:

  • La problematica compare improvvisamente senza alcun tipo di prevviso
  • Se i linfonodi ingrossati permangono per un periodo superiore alle due settimane
  • Se il soggetto ha febbre perdurante
  • Soffre di sudorazioni notturne
  • Ha mal di gola
  • Presenta delle difficoltà in fase di deglutizione, fatica a respirare ed è soggetto a una perdita di peso senta motivo