Influenza stagionale sintomi : come riconoscerla

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L’influenza stagionale e i suoi sintomi, un problema che ha un elevato impatto in termini economico, epidemiologico , ricordiamo a tutti che ogni anno, l’influenza ha un suo ciclo vitale molto attivo, le persone colpite sono milioni, in modo particolare nei soggetti definiti fragili, si dimostra sempre un fattore problematico, peggiorativo in un quadro clinico già compromesso da altre patologie.

Proprio per questo motivo è molto importante riconoscerla e riconoscere i sintomi, per consentire a quelle fasce di popolazione a rischio, con un sistema immunitario compromesso, non in grado di reagire nel modo giusto, di valutare una possibile vaccinazione.

Caratteristiche del virus influenzale

Ci sono una serie di fattori che vanno presi in seria considerazione quando parliamo di influenza. Per prima cosa la sua caratteristica di poter essere presente e manifestarsi in più luoghi contemporaneamente. Si tratta di una malattia altamente contagiosa, con una manifestazione di carattere stagionale.

Nei soggetti fragili, parliamo di persone che hanno già patologie di altra natura, l’influenza può dare origine a complicazioni anche serie.  

Influenza e sue manifestazioni storiche

Volendo ripercorrere i cenni storici legati ai primi casi di influenza, il primo caso risale addirittura al 1933 in Inghilterra, da quel momento in poi ne sono stati individuati quattro ceppi fondamentali. Quali sono le caratteristiche principali del virus influenzale? Parliamo di virus che tendono a mutare e si ripresentano quindi in varianti differenti rispetto a quelle a cui la popolazione era abituata.

Questa caratteristica rende di fatto inefficace la risposta immunitaria che il soggetto, già ammalatosi in precedenza può mettere in atto quando si presenta una variante modificata rispetto agli anticorpi che sono stati prodotti. Il meccanismo che sta alla base dell’influenza è  proprio questo, una forma che muta nel tempo, evolve e di conseguenza anche in presenza di soggetti che hanno avuto l’influenza in precedenza, c’è il rischio oggettivo che contraggano una forma mutata e si ammalino di nuovo.

Preparazione del vaccino

Quindi la preparazione di un vaccino per queste forme influenzali deve necessariamente tenere conto di questi virus che mutano, non è possibile combattere con efficacia una forma influenzale senza adattare il vaccino alla natura dei nuovi virus presenti. Per fare questo che strategie bisogna mettere in campo?

Serve un monitoraggio continuo, un controllo sui nuovi ceppi influenzali e un’analisi degli stessi, vanno studiati, ne vanno compresi i meccanismi e le varianti che mettono in atto. Successivamente, queste varianti devono essere tenute in considerazione per fare in modo tale che nel vaccino vengano inserite delle modifiche che lo rendano nuovamente efficace.

Eventi pandemici dell’influenza

Si sono verificati nel corso del tempo degli eventi di natura pandemica? Si la storia riporta di alcuni epidosi di pandemia relativi all’influenza avvenuti nel corso si anni. Il primo si è verificato nel 1918, il secondo nel 1957, il terzo nel 1968. Gli eventi pandemici sono collegati a un nuovo ceppo influenzale che tende a svilupparsi?

No, il fatto che i virus influenzali mutino la loro struttura, non coincide necessariamente con un evento di natura pandemica. Le caratteristiche del virus influenzale, rendono molto efficace l’attività di monitoraggio. Per questo motivo è molto importante focalizzare l’attenzione su una serie di parametri che servono a fare un’analisi attenta dell’evoluzione del virus. Si parla dell’inizio del virus, della sua durata, del livello di intensità con il quale si manifesta e delle zone geografiche in cui è possibile riscontrarlo.

Modalità di trasmissione del virus influenzale

Quindi l’influenza stagionale e i suoi sintomi non vanno in alcun modo sottovalutati, tuttavia è bene sapere in dettaglio quali sono le modalità di trasmissione. Si trasmettono tramite via aerea, attraverso gocce di saliva che la persona infetta emette nel momento in cui tossisce. La modalità di trasmissione è ancora più efficace in luoghi particolarmente affollati e chiusi. La trasmissione può anche avvenire se c’è un contatto diretto con persone che ne sono affette, attraverso mani, naso, bocca o anche tramite oggetti. Infatti il virus dell’influenza può mantenersi attivo per un periodo piuttosto lungo.

Quali sono i tempi di contagio legati alle persone che hanno contratto l’influenza? Si parla di circa due giorni prima che i sintomi si manifestino, fino a 10 giorni dopo che il virus ha fatto la sua comparsa nel soggetto ammalato. Questo si traduce nel fatto che la trasmissione può avvenire anche da parte di persone che in apparenza sono sane e non hanno ancora manifestato sintomi specifici.

Parlando invece di frequenza di diffusione del virus, ci possono essere delle differenze sostanziali tra una stagione e l’altra, in termini puramente percentuali, prendendo come riferimento la popolazione, si parla di circa un 10 per cento.  

Sintomi dell’influenza

Quali sono i sintomi che contraddistinguono l’insorgenza dell’influenza? Solitamente si presenza con manifestazioni di natura respiratoria che durano circa 4 giorni. Tuttavia i sintomi possono anche avere una fase di prolungamento che può arrivare a due settimane. Si parla di febbre che si scatena improvvisamente, con brividi, dolori di natura ossea, mal di testa e un malessere generale e diffuso.

La febbre che si presenta come sintomo improvviso varia da temperature che possono essere tra i 38 gradi, nei bambini però i sintomi di natura febbrile sono più accentuati, si può arrivare fino a 39-40 gradi. I sintomi della tosse possono essere molto fastidiosi e durare fino a due settimane. 

Guarigione dall’influenza e possili complicazioni

Le persone sane che non presentano particolari problemi, solitamente guariscono in maniera del tutto naturale dopo circa una settimana. Le complicazioni riguardano persone a rischio come anziani, donne in gradivanza, pazienti con patologie croniche in cura con terapie che tendono a indebolire il sistema immunitario.

Quali sono le complicazioni più frequenti che possono caratterizzare l’influenza? Andiamole a vedere nel dettaglio:

  • Infezioni di natura batterica che colpiscono l’apparato respiratorio, dell’apparato cardiovascolare, del sistema nervoso. Statisticamente, la metà delle complicanze registrate, riguarda pazienti che hanno un’età che supera i 65 anni.
  • Persone affette da diabete colpite da influenza, possono avere un aumento degli zuccheri nel sangue con episodi di iperglicemia.
  • Donne in gravidanza che contraggono l’influenza, possono avere anche un travaglio anticipato.

Quali forme di prevenzione adottare

Dopo aver parlato di influenza stagionale e i suoi sintomi, dobbiamo approfondire gli aspetti legati alla prevenzione. Nel caso di persone con un’età superiore ai 65 anni, con patologie croniche, persone che lavorano nell’ambito della sanità, è consigliato il vaccino sempre dietro consultazione del proprio medico per avere un parere in tal senso.

Eventuali terapie

Se parliamo di persone sane non c’è necessità di consultare il medico, stando a casa, in totale riposo, e idratandosi in maniera adeguata, il processo di guarigione avviene senza particolari complicazioni. Se invece si tratta di persone in gravidanza, che hanno un’età superiore ai 65 anni, affetti da patologie croniche o con un sistema immunitario compromesso, è sempre consigliabile una visita medica.