Disturbo bipolare

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Se non avete mai sentito parlare del disturbo bipolare, sappiate che si tratta di una patologia psichiatrica nella quale il soggetto vive momenti di depressione acuta, alternati a momenti maniacali nei quali magari svolge un’intensa attività di natura fisica, o percepisce sensazioni irrazionali che lo portano verso una fase di esaltazione. Chiaramente questa fase irrazionale, di esaltazione non ha alcun tipo di fondamento razionale. Se dovessimo identificare in questa specifica tipologia di disturbo differenti fattori, quali potremmo delinare per cercare di capire meglio di quale disturbo stiamo parlando? Ci sono soggetti maggiormente a rischio nella presenza di questo disturbo? Colpisce maggiormente le donne o gli uomini? Si tratta di un disturbo che si verifica in un’età precisa della vita di una persona o può presentarsi a qualsiasi età?

Fattori legati al disturbo

  • Se un soggetto presenta un disturbo del genere ci possono essere delle variabili di natura ereditaria che ne influenzano la comparsa
  • Il soggetto che presenta questo disturbo può vivere momenti maniacali e fasi depressive insieme o possono verificarsi in maniera separata l’una dall’altra
  • Il soggetto che vive questa problematica presenta momenti nei quali ha una tristezza piuttosto marcata e momenti invece di esaltazione totale
  • Per effettuare una diagnosi in tal senso, il medico si basa sui sintomi presenti
  • La terapia può essere tramite farmaci con l’associazione di psicoterapia

 Si tratta di un disturbo che presenta appunto due poli che sono opposti. Da una parte il soggetto può cadere preda di una sindrome depressiva molto accentuata. Dall’altra può cadere in episodi di natura maniacale. In termini puramente statistici, riferendoci alla popolazione degli Stati Uniti, tende a manifestarsi in circa il quattro per cento della popolazione. Non esiste differenza tra uomini e donne, il disturbo ha uno sviluppo piuttosto uniforme.

Si tratta di un tipo di manifestazione che tende a presentarsi in soggetti che sono nella fase adolescenziale, nelle persone di venti anni, nelle persone all’incirca 30 anni.  Esiste una classificazione specifica in base alla quale si può presentare questo tipo di disturbo? Si, vediamoli insieme:

  • Nella fase uno del disturbo, il soggetto ha avuto almeno un episodio di natura maniacale
  • Nella fase due del disturbo, il soggetto ha avuto almeno un epidosio di natura depressiva

Probabili cause

Ad oggi non si sa quali sono le cause esatte del disturbo bipolare, uno dei fattori che si ritiene possa influenzare il suo sviluppo è determinato da una possibile ereditarietà dello stesso. Si ipotizza anche che determinate sostanze come la serotonina prodotte dall’organismo potrebbero avere un livello di regolazione non ottimale e contribuire quindi a produrre questa tipologia specifica di disturbo.

Potrebbe anche essere il risultato prodotto da un evento molto stressante a livello personale. 

Sintomatologia

Quando un soggetto presenta un disturbo del genere, ci sono periodi nei quali si alternano momenti in cui il soggetto può avere delle manifestazioni specifiche, altri invece in cui il quadro è del tutto asintomatico. Gli eventuali episodi che il soggetto può manifestare possono essere di attacchi di natura depressiva alternati ad attacchi di natura maniacale.

Purtroppo si tratta di soggetti che nel corso della loro vita possono anche tentare il suicidio. In termini statistici presentano un rischio che è 15 volte maggiore rispetto alla popolazione normale di avere epidosi di suicidio. 

Fase depressiva

Quando il soggetto si trova nella fase depressiva, vive una condizione piuttosto accentuata di tristezza al punto tale da diventare apatico e non provare più alcun tipo di interesse per le attività che ogni giorno svolge. Dorme molte ore, può perdere peso e avere problemi di inappetenza.

Potrebbe avere anche problemi che riguardano la sua capacità di concentrarsi. 

Episodi maniacali

Rispetto alla fase depressiva, gli episodi maniacali tendono a durare di meno. Parliamo di un soggetto che vive vari stati di animo, vediamo quali:

  • Si può sentire molto energico
  • Può vivere uno stato di esaltazione
  • Può essere irritabile
  • Può avvertire un senso di sicurezza personale piuttosto marcato
  • Può avere problemi legati alla fase di sonno
  • Può non avere alcun tipo di percezione della propria condizione

 Ipomania

Si tratta di uno stato intermedio, non grave come quello maniacale, da quali comportamenti è caratterizzato? In questo stato il soggetto sperimenta un senso di benessere personale, è allegro. In altri casi può essere un soggetto che può tendere a distrarsi e avere scatti di ira improvvisi.

Tuttavia può anche capitare che il soggetto presenti manifestazioni miste tra la depressione e l’episodio maniacale, quindi potremmo assistere a un momento nel quale il soggetto ha uno stato depressivo e poi improvvisamente si mette a ridere. 

Processo diagnostico

Come avviene la diagnosi di un disturbo del genere? La prima cosa sarà una valutazione che dovrà fare il medico, poi si potranno anche prescrivere al soggetto esami del sangue e urine per capire se sono presenti eventuali altri disturbi. Tuttavia per poter effettuare una diagnosi in tal senso è necessario avere un elenco di sintomatologie che il soggetto manifesta. Non sempre tale informazione verrà data dal paziente il quale non si considera ammalato ma magari il medico dovrà chiedere ai familiari del paziente.

Tuttavia è molto importante in tal senso capire quali siano le manifestazioni specifiche che presenta il paziente. Se si tratta di depressione o episodi di natura maniacale, solo in questo modo potrà capire quale sia la cura più adatta da dare al paziente.

Approcci terapeutici

Per trattare questa specifica tipologia di disturbo, ci possono essere differenti approcci:

  • Potremmo basarci su un approccio di natura farmacologica
  • Potremmo basarci su un approccio in cui si utilizza la psicoterapia
  • Potremmo basarci su un approccio nel quale si utilizza l’educazione e un supporto

Quali sono invece i farmaci che si possono utilizzare? Vediamoli insieme:

  • Si potrebbero utilizzare farmaci per stabilizzano l’umore
  • Si potrebbero utilizzare farmaci di natura antipsicotica
  • Si potrebbero utilizzare farmaci antidepressivi

Si potrebbe anche utilizzare un approccio basato sul litio. Si tratta di un farmaco che può aiutare a ridurre la sintomatologia di natura maniacale e anche gli stati depressivi. Tuttavia non è immune da effetti collaterali come:

  • Può scatenare sonnolenza
  • Può dare spasmi di natura muscolare
  • Può dare nausea
  • Può causare vomito
  • Può causare diarrea

Se invece si utilizzano farmaci anticonvulsivanti che aiutano a stabilizzare l’umore del soggetto, si possono utilizzare quando l’episodio maniacale si presenta per la prima volta o depressione e episodio maniacale si presentano insieme. 

Se invece si utilizzano farmaci a base antipsicotica questi presentano molti effetti collaterali in meno rispetto agli altri. Tuttavia se vengono utilizzati per un lungo periodo possono dare origine alla sindrome metabolica. In pratica il soggetto sviluppa un eccesso di adipe nella zona dell’addome.

L’utilizzo di farmaci antidepressivi può essere fatto in presenza di una sindrome depressiva piuttosto accentuata. Tuttavia si tratta di farmaci che vengono utilizzati per brevi periodi 

Un altro approccio che si può utilizzare è la psicoterapia in combinazione con i farmaci che stabilizzano l’umore. Poi si può pensare di utilizzare la terapia di gruppo per sensibilizzare il familiare sugli effetti del disturbo bipolare. Si può anche pensare di utilizzare un approccio come la psicoterapia individuale per aiutare il soggetto a gestire meglio i problemi con i quali deve imparare a convivere tutti i giorni.

Sensibilizzare poi il soggetto su quelli che potrebbero essere gli effetti dei farmaci è molto importante. Soprattutto fargli capire che gli stabilizzatori dell’umore lo possono aiutare ad avere un livello di rendimento migliore sul lavoro, nella scuola e nelle relazioni interpersonali.

Una cosa importante che si dovrà fare è quella di far comprendere al soggetto quando si manifesta la sintomatologia e come evitare che possano acutizzarsi. Medico o psicoterapeuta possono fornire dei consigli al soggetto quando è compie certe azioni. Se si tratta ad esempio di un soggetto votato a eccessi di natura sessuale, sarà molto importante spiegargli come queste azioni possano minare gli equilibri del proprio matrimonio e a quali rischi di natura sanitaria può esporre sè stesso e anche la sua partner fissa.