Gastrectomia

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Gastrectomia ovvero a tutti gli effetti un intervento di natura chirurgica durante il quale avviene una rimozione di una porzione dello stomaco. Quando viene utilizzata una procedura del genere? In linea generale possiamo dire che si tratta di un tipo di intervento che viene eseguito se il paziente presenta un quadro piuttosto preciso: se si dovesse trattare di una patologia tumorale di origine maligna nella zona dello stomaco. Al contrario questa procedura potrebbe essere eseguita anche quando il soggetto soffre di:

  • Patologie neoplastiche di natura benigna
  • Problemi di ulcere che riguardano la zona dello stomaco, in questo caso si tratta di casistiche piuttosto complesse
  • L’intervento potrebbe essere eseguito se il soggetto ha una patologia neoplastica all’esofago

Carcinoma gastrico

Se dovessimo trovarci in presenza di un carcinoma di natura gastrisca, la modalità specifica di intervento che verrà messa in atto varierà a seconda di dove si trova il tumore. Se la neoplasia tumorale fosse posizionata nella zona dello sfintere cardiale, oppure si dovesse trovare nella porzione di stomaco più grande definita anche corpo gastrico, molto probabilmente l’intervento prevederà una rimozione totale dello stomaco.

Se invece al contrario la neoplasia tumorale dovesse essere posta nella zona bassa della porzione maggiore dello stomaco chiamata anche corpo si renderà necessario un intervento di rimozione dello stomaco di natura parziale. Quale anestesia viene praticata a un paziente al quale deve essere rimossa una porzione di stomaco? Si renderà necessario praticare un’anestesia totale.

Quali sono le possibili variabili che vanno tenute in considerazione nell’effettuazione di un intervento del genere? La prima cosa della quale si dovrà tenere conto è quale sia lo stato di salute del paziente. In tal senso per poter procedere si renderà necessario uno stato di salute generale almeno buono. 

Quali sono le tecniche chirurgiche che vengono messe in campo per procedere a un intervento del genere? Sostanzialmente sono due, andiamole e vedere nel dettaglio:

Tecniche chirurgiche specifiche

Il soggetto potrebbe essere sottoposto a due tecniche specifiche tra cui:

  • Si eseguirà un intervento di laparotomia
  • Si eseguirà un intervento di laparoscopia

Intervento laparotomico

Quando parliamo dell’intervento tradizionale quindi in modalità laparotomica, si interverrà da un punto di vista chirurgico con un’incisione che verrà eseguita nella zona addominale. In questo modo il chirurgo potrà rimuovere la parte di stomaco oggetto della problematica. Cosa accade una volta rimossa la porzione di stomaco interessata dalla problematica? Semplicemente che la parte rimanente di stomaco dovrà essere collegata alla zona dell’intestino attraverso un collegamento di due zone che sono state oggetto di rimozione chirurgica in precedenza: il termine medico è anastomosi.

Procedura laparoscopica

Se invece si interviene in modalità lapascopica ci si concentrerà sulla zona dell’addome, dove verranno fatte delle incisioni per la precisione quattro di piccole dimensioni. L’intervento viene eseguito attraverso l’utilizzo di un laparoscopio che è di fatto uno strumento che ha una telecamera.

Attraverso questa metodologia il chirurgo potrà effettuare la rimozione della porzione di stomaco interessata e praticherà anche la relativa sutura dell’organo stesso. Con questa modalità meno invasiva, si potrà ridurre al minimo il trauma legato all’intervento sulla cute del paziente.

Si tratta di una metodologia che viene sicuramente preferita rispetto all’approccio chirurgico normale, partendo dal presupposto che si tratta a tutti gli effetti di un intervento che ha un livello di invasività minimo. Un altro vantaggio relativo a questo approccio sono i tempi nei quali il paziente recuperà il proprio status di salute. Con questo approccio decisamente le tempistiche tendono a ridursi.

Ci sono degli elementi in comune tra le due procedure che vengono utilizzate? Si in entrambi i casi oltre alla porzione di stomaco interessata dalla problematica, verranno rimossi i linfonodi e tutti i tessuti che potrebbero essere interessati dalla massa tumorale.  

Post operatorio

Quali sono le procedure che vengono applicate al paziente in fase post operatoria? Per prima cosa nella zona dell’addome verranno inseriti dei drenaggi con tubi. L’inserimento del sondino naso-gastrico viene effettuato per fare in maniera tale che il paziente non abbia vomito o nausea.

Quanto tempo il paziente deve rimanere in ospedale? Da un punto di vista temporale il paziente dovrà rimanere in ospedale per un periodo compreso tra i 7 giorni e i 10 giorni. Durante la degenza del paziente si attiveranno procedure di controllo per determinare come stia andando la fase di recupero. In tal senso verranno somministrati farmaci antidolorifici.

Quali sono i comportamenti che dovrà adottare il paziente dopo essersi sottoposto a un intervento del genere? A seguito dell’operazione dovrà necessariamente variare il proprio regime alimentare sottoponendosi a uno controllato. Cosa prevede questo nuovo regime dietetico? Per prima cosa un mutamento nelle abitudini alimentari, al punto tale che il paziente dovrà mangiare più volte al giorno consumando però dei pasti con porzioni moderate. Tuttavia il mutamento di abitudini non riguarda solo il regime dietetico che il paziente dovrà adottare.

Oltre a dover consumare più pasti durante il giorno e con porzioni più moderate, il paziente dovrà anche assumere integratori di natura vitaminica e minerali.

Rischi legati all’intervento

L’intervento al quale viene sottoposto il paziente presenta dei rischi specifici? Per prima cosa è bene dire che il paziente dovrà portare pazienza. Infatti il recupero da questo tipo di intervento è lento e progressivo. Per quanto riguarda eventuali problemi successivi all’intervento il paziente potrebbe avere:

  • Un problema che potrebbe sorgere in un paziente in seguito all’intervento è la dirrea
  • Un altro problema che potrebbe sorgere in seguito all’intervento è l’insorgenza di vomito biliare
  • Il paziente potrebbe avere problemi relativi all’emissione di flatulenze
  • Il paziente potrebbe andare incontro a problematiche relative al peso, con successiva perdita di peso
  • Il paziente potrebbe sviluppare una carenza di ferro e di vitamina B12
  • Il paziente potrebbe avere problemi di tachicardia
  • Il paziente potrebbe andare incontro a ipotensione

 Ulteriori approfondimenti

Un altro fattore molto importante del quale tenere conto in questa tipologia di intervento in termini di effetti collaterali è il regime dietetico al quale il paziente si deve obbligatoriamente sottoporre. Una volta che un paziente è stato sottoposto a gastrectomia, sia essa totale o subtotale il paziente potrebbe soffrire di una sindrome definita del piccolo stomaco.

Il regime basato su piccoli pasti con consumo moderato di quantità di alimenti, potrebbe portare il paziente a soffrire di un senso di sazietà che si manifesta in tempi rapidi. La sensazione di sazietà potrebbe essere correlata a crampi che si manifestano nella zona addominale di intensità pronunciata.

Come si può porre rimedio a problemi del genere? In tal senso si potranno utilizzare due metodiche specifiche:

  • Il primo approccio si basa su una rivisitazione del regime alimentare al quale il paziente è sottoposto
  • Il secondo approccio si basa sull’introduzione di integratori di natura vitaminica