Rupofobia

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Non avete mai sentito parlare della rupofobia? Si tratta di un’ossessione di natura psicologica che riguarda tutti quei soggetti che vedono nello sporco un nemico da combattere ogni giorno. La loro più grande paura non è tanto legata alla visione dello sporco in sè ma al processo di contaminazione che ne potrebbe derivare. Quali sono gli approcci di natura terapeutica che possiamo mettere in atto nel momento in cui un soggetto sia esso di sesso maschile o femminile, presenta un profilo psicologico nel quale emerge questa forma ossessiva nei riguardi dello sporco? L’approccio di natura psicologica riesce a dare buoni risultati sul fronte della guarigione del paziente?

Per prima cosa parlando di questo specifico disturbo è bene dire che si tratta di una problematica di natura ansiosa. Il soggetto teme fortemente la possibile contaminazione che potrebbe derivare da un contatto diretto con lo sporco. Non si tratta tuttavia di una fobia che si manifesta solo ed esclusivamente in presenza di sporco reale.

In realtà da un punto di vista psicologico, anche il solo pensiero che si possa riguardare lo sporco e l’immagine che nella mente della persona che ne soffre si crea, possono creare le condizioni psicologiche in base alle quali la persona può iniziare a provare un forte disagio che non ha alcun fondamento razionale.

Stiamo parlando di una fobia, per questo motivo la persona che ne è affetta reagisce in maniera fobica quando si trova in presenza dello stimolo di natura ansiogena. Per questo motivo può mettere in atto dei comportamenti volontari e consapevoli che consistono nell’evitare qualsiasi tipo di contatto con il problema manifestato.

Il soggetto che soffre di una problematica del genere, tenderà a mettere in atto dei comportamenti voluti in tal senso per cercare di ridurre ai minimi termini questa problematica. Per esempio, proprio per evitare qualsiasi forma di contaminazione, essendo le mani un veicolo di trasmissione ideale per germi o batteri, ripeterà in maniera scrupolosa il gesto di lavarsele più volte al giorno.

Un altro probabile comportamento che metterà in atto, riguarderà la casa. Per questo motivo anche nei confronti dello spazio domestico nel quale vive, tenderà a pulire in maniera molto attenta la casa in cui vive. Chiaramente farà uso abbondante di prodotti detergenti e disinfettanti. 

Utilizzerà guanti e anche grembiuli appositi ogni volta in cui si troverà ad avere un minimo contatto con tracce di sporco. Questi comportamenti lo aiuteranno ad evitare attacchi di ansia di fronte a questa specifica fobia. Tuttavia il limite di questo approccio è chiaro, se dovesse trovarsi suo malgrado in un contesto nel quale lo sporco è presente e non può fare nulla in tal senso, percepirà un forte disagio e una forma di ansia piuttosto accentuata fino a poter arrivare ad avere degli attacchi di panico.

Disturbo di natura ossessiva

Com’è possibile determinare se il soggetto ha un disturbo di natura psicologica marcato che si traduce in atteggiamenti ossessivi? Diciamo che esistono delle sintomatologie specifiche che possiamo mettere in evidenza vediamo quali:

 

 

  1. Il soggetto presenta un profilo psicologico con ossessioni e immagini di natura mentale che scatenano in lui un forte disagio
  2. Si tratta di una persona che sperimenta il timore legato a una possibile contaminazione. Questo può riguardare la sua persona o magari i familiari. 
  3. Potrebbe avere un forte timore di potersi ammalare per un processo di contaminazione
  4. Da un punto di vista psicologico può provare una sensazione piuttosto marcata di disgusto a livello personale. Questo se il suo pensiero si focalizza sulla possibile presenza di sostanze con le quali potrebbe entrare in contatto
  5. Alterna momenti in cui il suo pensiero è più razionale è consapevole del fatto che determinati comportamenti e ossessioni sono del tutto eccessivi. In altri momenti invece è preda di una forma di ansia talmente accentuata da ritenere invece giustificati determinati comportamenti
  6. Il soggetto mette in atto dei comportamenti specifici, che potremmo definire a tutti gli effetti dei veri e propri “rituali” che riguardano la pulizia di certi ambienti, lavare determinate cose, magari anche riuscire a sterilizzare determinati ambienti abitativi. Questi comportamenti nella mente del soggetto, dovrebbero aiutarlo a eliminare la presenza di determinati germi. Questo costituisce per lui una forma di tranquillizzazione dal rischio di un possibile contagio. Questo comportamento può essere messo in atto anche nei riguardi di familiari che devono evitare, dietro pressione sua, luoghi nei quali potrebbero correre il rischio di subire una contaminazione o magari doversi lavare più volte per tranquillizzare la persona fobica
  7. Nella mente del soggetto che soffre di questo disturbo si radica la convinzione di poter controllare determinati accadimenti. Quindi se si adotteranno certi comportamenti scrupolosi quali la ripetizione di una determinata azione, questo consentirà al soggetto di evitare determinate malattie
  8. Il soggetto mette in atto in maniera volontaria dei comportamenti che come tali gli consentono di evitare qualsiasi contatto con lo sporco
  9. Si parla di un soggetto che ha l’ossessione del controllo ed è molto perfezionista
  10. Alterna momenti nei quali è maggiormente lucido e si rende conto che alcuni suoi comportamenti sono il risultato di ossessioni
  11. Potremmo trovarci in presenza di un soggetto ipocondriaco. Per paura di determinate malattie si sottopone a visite mediche specialistiche ma nonostante il quadro rassicurante fornito dal medico, la sindrome ansiogena relativa al suo stato di salute non si placa

Conseguenze alle quali va incontro il soggetto

Il disturbo al quale il soggetto va incontro, fa sì che imposti la sua vita sulla ripetizione di una serie di gesti o rituali che chiaramente occupano ore e ore. Questo di fatto crea delle difficoltà nel riuscire a vivere in maniera abituale alcune abitudini legate alla propria vita quotidiana.

In presenza di un disturbo molto accentuato, il soggetto si può trovare in una situazione difficile. Infatti la pulizia e i rituali ai quali la sua mente lo sottopongono, portano via molte ore di lavoro. Questo può interferire direttamente con il corretto svolgimento del suo lavoro, al punto tale da non riuscire più a svolgere in maniera continua e costante la mansione lavorativa.

Per questo motivo può capitare che la sfera lavorativa venga sacrificata, costringendo il soggetto ad accettare qualifiche che lo demansionano. Non solo la sfera lavorativa ma anche quella dei rapporti sociali, interpersonali e di amicizia ne risente fortemente. Al punto tale che nelle forme più accentuate che diventano croniche, la vita di una persona subisce forti limitazioni.

Cura del disturbo

Per poter curare questo disturbo nella maniera più efficace possibile, di solito ci si basa su una terapia di natura cognitivo-comportamentale. Si dovrà quindi lavorare insieme al paziente per cercare di attenuare la sintomatologia che presenta e lavorare sui pensieri di natura ossessiva che sono legati alla presenza della rupofobia

 

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.