Dipendenza da gioco

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Se vi è capitato di sentir parlare di una condizione chiamata dipendenza da gioco, sappiate che si tratta a tutti gli effetti di un disturbo di natura mentale, che è stato inserito a tutti gli effetti, nel manuale dei disturbi di natura mentale, l’area specifica è quella delle dipendenze di natura patologica da gioco. Come si comporta il soggetto che soffre di questo disturbo di natura mentale? In pratica prova un desiderio irrestibile di giocare somme di denaro consistenti, senza per questo motivo, riuscire a porsi un limite o un freno di natura razionale per nessuno motivo. Esistono degli approcci di natura terapeutica, in grado di aiutare il soggetto a uscire in maniera positiva da questa condizione mentale?  

Una volta charita la condizione mentale nella quale si trova il soggetto che soffre di questo specifico disturbo mentale, bisogna fare un approfondimento a parte su quelle che sono le conseguenze nella sua vita di tutti i giorni. Si tratta di soggetti che nel corso del tempo, vedono peggiorare in maniera piuttosto accentuata, le attività di natura personale che solitamente svolgono, i rapporti di natura familiare, e non certo per ultimi, le relazioni lavorative instaurate nel corso del tempo con grrande pazienza e fatica, oltre chiaramente con un impatto pesante sull’attività lavorativa stessa.

Fino a che punto può arrivare un soggetto che soffre di questo disturbo mentale? L’ossessione che sviluppa per il gioco è molto forte, di tratta di una dipendanza che non è assolutamente in grado di gestire, per questo motivo, col tempo, il soggetto senza neanche rendersene conto, o comunque sottovalutando decisamente la serietà della sua condizione, rischia di mandare in rovina la propria attività lavorativa con tutte le conseguenze del caso. Se si tratta di uno studende, potrebbe creare i presupposti per rovinare un percorso di studi brillante, oltre a rovinare decisamente qualsiasi relazione di tipo affettivo che ruota intorno a lui.

Parliamo del gioco d’azzardo e dell’ossessione che il soggetto sviluppa

Quindi potremmo anche parlare in maniera corretta di disturbo da gioco d’azzardo. Di cosa si tratta esattamete? Si tratta a tutti gli effetti di un comportamento reiterato dal soggetto, verso appunto il gioco d’azzardo dove quello che stupisce è la costanza che il soggetto sviluppa oltre che all’ossessione.

Per poter essere riconsciuto come tale, per quanto tempo deve durare nel soggetto che ne soffre? Si parla di una tempistica che arriva ad un massimo di 12 mesi. Quando diciamo gioco d’azzardo, non ci riferiamo a uno specifico che il soggetto segue, si parla di una serie di giochi come carte, slot machine, lotterie, dove il soggetto è portato a scommettere.

Quali sono le differenze sostanziali in base alle quali, possiamo distinguere il gioco come una semplice attività del tutto innocente, uno svago e una distrazione, e il gioco invece portato avanti come un vizio, un’ossessione che mina la qualità stessa della persona che ne soffre? 

Un soggetto che gioca per svago, mantiene un approccio del tutto razionale, sapendo che l’attività è destinata a durare una parte del suo tempo, per poi ritornare a svolgere la sua vita senza impatti di alcuna sorta. La modalità malata del gioco, prevede che un soggetto, sia talmente immerso in questa ossessione, da compromettere in maniera poco consapevole, la sfera dei propri rapporti familiari, lavorativi, sociali in generali.

Nel corso del tempo l’ossessione per il gioco, con la scommessa di soldi, attingendo a risparmi, finanze personali o familiari, si accompagna a perdite di natura finanziaria talmente elevate, da causare problemi di natura economica al soggetto che scommette e alla sua famiglia, oltre a problemi di natura legale.

Sintomatologia specifica

Quali sono i tratti salienti che possiamo identificare in un soggetto che soffre di dipendenza da gioco? Per prima cosa, chi soffre di questi disturbo, prova un certo piacere dal giocare, quindi vive una sorta di dipendenza legata alla gratificazione che l’atto del giocare gli procura, non è per nulla raionale, anzi al contrario agisce in maniera molto impulsiva. Non riesce a fare un’analisi nella quale si rende conto di quelle che potrebbero essere le conseguenze alle quali si espone nel giocare.

Oltre a queste emozioni irrazionali, è dominato da un certo impulso che è quello del desiderio non controllabile del gioco, ama rischiare, se per un periodo non gioca, va in astinenza. Tuttavia, per diagnosticare correttamente questo disturbo, il manuale dei disturbi mentali, parla di una serie di sintomi precisi e inequivocabili sui quali ci si deve basare; andiamo a vedere quali sono:

  1. Il soggetto ha la necessità di avere a propria disposizione una quantità di denaro che tende a crescere
  2. Se il soggetto cerca di uscire da questa condizione, cambia il proprio carattere. Diventa irritabile e inquieto
  3. Nel corso della sua vita, può aver cercato di smettere di giocare per ripetute volte, senza esserci riuscito
  4. Il soggetto può avere una forma di preoccupazione che riguarda il gioco
  5. Prima di giocare, il soggetto può essere preda di una serie di emozioni negative quali stati di ansia o forme depressive
  6. Se gioca e perde una determinata somma di denaro, vuole subito giocare nuovamente
  7. La sua dipendenza, lo porta a creare tensione in una relazione, fino all’inevitabile rottura
  8. Cerca di procurarsi denaro chiedendo l’aiuto di altri

Disturbo ossessivo compulsivo

Potremmo anche dire che il soggetto che soffre di questa condizione mentale, similarmente ad altre patologie, soffre di un disturbo di natura ossessivo-compulsiva. Perchè la sua ossessione si traduce a tutti gli effetti in una sostanziale incapacità a controllarsi e a non riuscire a cessare di giocare. Tuttavia, pur essendo simili, esiste una differenza tra il soggetto che soffre di disturbi ossessivo compulsivi e il soggetto che ha una dipendenda da gioco.

Nel primo caso, il soggetto mette in atto dei comportamenti che devono ridurre il carico emotivo di una condizione psicologica che è l’ansia, nel soggetto che gioca d’azzardo, il comportamento messo in atto produce eccitazione, emozioni piacevoli, stati d’animo ai quali il soggetto non riesce a rinunciare.

Identikit psicologico del giocatore d’azzardo

Esiste una sorta di identikit di natura psicologica in base alla quale, si possono identificare la caratteristiche tipiche di chi gioca d’azzardo? Si, le persone che perdono cifre di denaro al gioco, provano eccitazione e euforia nell’atto del scommettere cifre di denaro sempre più alte. 

Per cercare di recuperare in parte le perdite accumulate, punterà cifre più alte per recuperare il capitale perduto. Una volta esaurite le cerchie delle persone alle quali chiedere denaro per alimentare questa ossessione, il soggetto potrebbe adottare anche comportamenti di natura criminale quali il furto, la frode e la contraffazione.

Da un punto di vista psicologico, ci si trova spesso davanti a persone molto irrequiete, che tendono ad annoiarsi e per certi versi generose. 

Quando si presenta il disturbo

Quando fa la sua comparsa la dipendenza da gioco? In linea generale, si presenta nel soggetto quando è adolescente, o nell’età adulta in fase iniziale, tuttavia questo non toglie che si possa manifestare anche in uomini di una certa età. Il fattore che influenza questo disturbo, è la facilità di accesso al gioco, ultimamente in molti casi di tratta di una pratica legale. Infatti, si sta assistendo ad un autentica proliferazioni di macchine di gioco, slot di vario genere. 

Bisogna anche dire che i soggetti che soffrono di questo disturbo, possono anche problematiche di natura psicologica, quali ad esempio:

  1. Forme depressive
  2. Disturbi borderline

Spesso, i soggetti che vivono questa condizione mentale, hanno tentato nella loto vita di suicidarsi, in termini percentuali, siamo intorno a un 15 per cento.

Approcci terapeutici

Come si può curare in maniera efficace una persona che soffre di questo disturbo? La psicoterapia, in particolare quella cognitivo-comportamentale, è quella che viene più utilizzata. Consiste nell’aiutare il soggetto ad analizzare il gioco, a riconoscere i momenti nei quali il soggetto presenta un maggior grdo di vulnerabilità al gioco, oltre a una sorta di educazione di quelle abitudini che non sembrano rilevanti collegate al gioco. Si possono utilizzare anche farmaci che stabilizzano il livello umorale del soggetto ma questi non sostituiscono la psicoterapia, piuttosto la coadiuvano.