Angioma al fegato

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Angioma al fegato ovvero una patologia di natura benigna che può interessare la zona delle cellule chiamate endoteliali che fanno parte del rivestimento interno dei vasi sanguigni, in questo caso specifico si parla di quelle inerenti l’organo fegato. Da cosa è formato? Si tratta essenzialmente di un ammasso formato da capillari e vasi sanguigni di piccole dimensioni. Si parla di una formazione di piccole dimensioni, generalmente la sua massa è di pochi centimetri e nella maggior parte dei casi non crea alcun tipo di fastidio. Al contrario se la massa dovesse aumentare di dimensioni e espandersi, potrebbe creare una pressione che verrà esercitata sugli organi interni e questo potrebbe causare possibili complicanze.

Se il soggetto si trova in una condizione del genere potrebbe esserci la comparsa di una serie di sintomi tra i quali anche una sindrome dolorosa che riguarda la zona addominale. Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a stabilire quali possano essere le possibili cause di una problematica del genere. Per quanto riguarda possibili approcci di natura terapeutica non sono previsti a meno che non scatenino nel soggetto una possibile sintomatologia.

Si possono poi alcune volte produrre casistiche talmente serie da costringere i medici a intervenire e si dovrà intervenire sul paziente attraverso un trapianto di fegato. Qual’è l’aspetto caratteristico di una forma benigna del genere? Potrebbe avere l’aspetto di una chiazza. In altre casistiche specifiche è più corretto parlare di noduli. Questi possono manifestarsi in zone del corpo come ad esempio organi interni.

Si parla in tal senso ad esempio del cervello o di strati di epidermide profondi. Si tratta di masse che tendono a manifestarsi in zone specifiche del corpo o possono manifestarsi in qualsiasi punto? Partendo dal presupposto che la loro comparsa può interessare qualsiasi punto dell’organismo, ci sono zone dove compaiono più facilmente, vediamo quali sono:

  • Si tratta di una massa che potrebbe presentarsi con maggiore frequenza nella zona della testa
  • Si tratta di una massa che potrebbe presentarsi con maggiore frequenza nella zona delle guance
  • Si tratta di una massa che potrebbe presentarsi con maggiore frequenza nella zona del collo

Quando parliamo di una patologia del genere ci riferiamo essenzialmente a una massa di natura benigna.

Massa benigna

Cos’è esattamente una massa benigna? Si tratta di un nutrito gruppo di cellule che presentano una struttura anomala, tuttavia non si tratta di cellule che si insinuano in organi specifici del corpo dando origine a metastasi. Fino ad oggi non si è mai assistito a casistiche specifiche che riguardano emangiomi che sono evoluti successivamente in forme neoplastiche maligne. Tuttavia bisogna anche dire che non si può escludere a priori che questa condizione possa portare a problematiche più serie quali:

  1. Potrebbe essere collegata a una forma più seria quale la sindrome di Von Hippel Lindau
  2. Potrebbe essere collegata a una forma più seria quale la sindrome di Osler Weber Rendu

Quanto effettivamente siano le persone che soffrono di questa condizione al fegato ad oggi non ci è dato saperlo. Perchè da questo punto di vista ci sono più persone che hanno questa condizione senza neanche saperlo, rispetto a quelli a cui viene realmente diagnosticato.  Tutttavia se si dovesse individuare un’età specifica nella quale questa problematica si può manifestare potremmo dire che le maggiori probabilità sono in un range temporale compreso tra i 30 e i 50 anni.

Probabili cause

Quali sono le cause che innescano una problematica del genere? Ad oggi le cause non sono chiare, ci sono in campo delle ipotesi di vario genere tra cui:

  • Si ipotizza che tra le possibili cause ci possa essere una mutazione di origine genetica relativa al Dna

Sintomatologia

Nella maggioranza dei casi la presenza di angiomi nella zona del fegato, non causa alcun tipo di problematica perchè del tutto asintomatica. Nel caso in cui dovessero manifestarsi dei sintomi potremmo avere:

  • Il paziente potrebbe avere un dolore di natura addominale localizzato nella zona destra
  • Il paziente potrebbe percepire un senso di sazietà pronunciato anche dopo aver consumato un piccolo pasto
  • Il paziente potrebbe andare incontro a un problema di inappetenza e di conseguenza avere un dimagrimento
  • Il paziente potrebbe andare incontro a problemi di nausea
  • Il paziente potrebbe andare incontro a problemi di vomito

Possibili complicazioni

Se ci si dovesse trovare in presenza di una massa piuttosto consistente si parla in tal senso di un angioma di natura epatica gigante, potrebbe innescare in tal senso:

  • Problemi di natura emorragica
  • Potrebbe dare luogo a una trombosi
  • Potrebbe innescare un’insufficenza di natura cardiaca

Processo diagnostico

Qual’è l’iter corretto per fare in modo tale che si possa diagnosticare una problematica del genere? L’iter prevede:

  • Il paziente potrà essere sottoposto a un’ecografia
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una risonanza magnetica nucleare che evidenzierà le strutture interne al corpo, quali ad esempio gli organi
  • La tac invece consente di avere una visione molto dettagliata degli organi interni
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una tomografia computerizzata a tramite fotone singolo. A differenza della tac, fornisce immagini tridimensionali

Approcci terapeutici

Se parliamo di una massa di dimensioni non rilevanti, nella maggior parte dei casi ci troveremo di fronte a un soggetto che non avrà alcun tipo di sintomo. Proprio per questo motivo non è previsto che il paziente venga sottoposto a un trattamento specifico. Se invece la massa è di dimensioni rilevanti, al punto tale da innescare sintomatologie quali:

  • Il paziente potrebbe avere una sindrome dolorosa che si innesca nella zona addominale
  • Il paziente potrebbe avere problemi di nausea
  • Il paziente potrebbe avere problemi di vomito

Approccio chirurgico

Se attraverso indagini si evidenzia la presenza di una singola massa tumorale non localizzata in profondità, si potrà intervenire eridicando la massa e non intervendo in alcun modo sul fegato. Proprio per questo motivo il chirurgo tenderà ad operare con una tecnica definita laparoscopica attraverso alcune incisioni, solitamente due o tre al massimo.

Diversamente si opterà per un intervento chirurgico maggiormente tradizionale che prevede un’uncisione sulla zona addominale del paziente. Per entrambe le procedure si renderà necessario praticare al paziente l’anestesia generale.

Tuttavia l’approccio chirurgico non è necessariamente detto che utilizzi queste due metodologie. Fino a questo momento si è parlato di quando la massa è piccola, è singola e di conseguenza si può intervenire senza per questo dover in qualche modo intaccare il fegato. Tuttavia si potrebbe produrre una situazione nella quale la massa è localizzata in profondità. Per questo motivo si renderà necessario un approccio nel quale si dovrà anche eradicare una porzione di fegato legata alla massa presente.

Tuttavia l’approccio di natura chirurgica, potrebbe prevedere anche una procedura del tutto differente. Si potrebbe puntare a interrompere del tutto l’afflusso di sangue che porta tende a nutrire la massa presente. Il principio sul quale si basa questa metodologia è basato sul fatto che un’interruzione al flusso sanguigno che contribuisce a nutrire questa massa, con il tempo ne causerà la necrosi e la conseguente morte.

Quali sono in tal senso gli approcci che si possono utilizzare? La procedura può essere eseguita un due modalità del tutto differenti quali:

  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una procedura chiamata legatura arteriosa
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una proceduera chiamata embolizzazione

Pur trattandosi di tecniche molto diverse tra di loro, il principio sul quale si basano è sempre quello: bloccare il flusso di sangue che arriva alla massa per causarne la necrosi e di conseguenza la morte nel corso del tempo. Le differenze si basano sostanzialmente sulla procedura differente che viene messa in atto. Nel primo caso parlando di legatura si procederà effettivamente a legare l’arteria per impedire il flusso sangue, nel secondo caso si procede a iniettare all’interno del paziente farmaci specifici che stimoleranno la produzione di coaguli sanguigni.

Se la casistica legata alla presenza di questa massa dovesse avere un livello elevato di gravità, si procederà in tal senso a un trapianto di fegato. In questo caso il fegato malato sarà sostituito e ne verrà inserito uno completamente sano proveniente da un donatore in vita o magari deceduto.

Tuttavia questa tipologia di approccio specifica è legata solo ed esclusivamente a masse multiple che hanno anche dimensioni ragguardevoli.

Radioterapia

Si potrebbe anche procedere con un intervento non di natura chirurgica ma sottoponendo il paziente a sedute di radioterapia basate sull’esposizione del tumore a dosi di raggi x.

Comportamenti da adottare

Quali sono i comportamenti corretti che potrebbe adottare una persona che soffre di un angioma al fegato ? In realtà si possono adottare alcuni accorgimenti volti a limitare i danni che si potrebbero produrre al fegato. Quindi per esempio evitare di fumare, evitare di bere e adottare una dieta sana basata sul consumo di alimenti poveri di grassi.

Bisogna anche dire che in linea generale, gli individui che presentano una massa del genere se di dimensioni ridotte possono avere un decorso del tutto asintomatico. Potranno quindi vivere una vita tranquilla senza doversi sottoporre a trattamenti di natura terapeutica. Al contrario se sottoposti a un trapianto di fegato, i pazienti dovranno assumere farmaci immunodepressivi per evitare un problema di rigetto dell’organo.

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