Atrofia testicolare

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Qual’ è il fattore che può scatenare in un soggetto l’atrofia testicolare? Per prima cosa è bene dire che si tratta di una problematica nella quale i testicoli e le loro normali dimensioni, tendono ad ridursi nel corso del tempo. Quali possono essere le motivazioni specifiche che di fatto creano una situazione del genere? Andiamo a vederle insieme:

  1. Le cause possono essere di varia natura tra cui problematiche di natura ormonale
  2. Potrebbe essere collegato all’assunzione di specifici farmaci
  3. Potrebbe essere la conseguenza di una patologia come il varicocele

Tuttavia questa condizione potrebbe anche essere la conseguenza di una serie di patologie di varia natura che andiamo a vedere insieme:

  • L’atrofia potrebbe essere la conseguenza di una patologia contratta dal soggetto come l’Aids
  • L’atrofia potrebbe essere la conseguenza di una patologia contratta come la Gonorrea
  • L’atrofia potrebbe essere la conseguenza di una patologia contrattta come l’ipogonadismo maschile
  • L’atrofia potrebbe essere la conseguenza di una patologia chiamata orchite
  • L’atrofia potrebbe essere la conseguenza di una patologia chiamata parotite
  • L’atrofia potrebbe essere la conseguenza di una patologia chiamata Sifilide
  • L’atrofia potrebbe essere la conseguenza di una patologia chiamata tumore ai testicoli

Parliamo di ipogonadismo maschile

Di quale patologia stiamo parlando? Si tratta a tutti gli effetti di una problematica che riguarda quella che è la normale funzionalità di un testicolo. Quindi da questo punto di vista avremo un paziente nel quale non è presente una produzione corretta e ottimale di ormoni come il testosterone. Ricordiamo a tutti che si tratta di un ormone molto importante per fare in maniera tale che in età adulta l’uomo abbia un livello di benessere personale ottimale. Un altro problema in presenza di atrofia nell’area dei genitali è quella collegata alla produzione di sperma. Tale liquido potrebbe risultare alterato sia da un punto di vista quantitativo, sia da un punto di vista qualitativo.

Si tratta di una problematica che si manifesta nel soggetto già all’atto della nascita oppure si può presentare in un secondo periodo? La risposta corretta è che potrebbe manifestarsi in entrambi i casi e può essere causata da processi di natura infettiva. Possiamo identificare in questa forma una univoca e standard oppure possiamo averne differenti tipologie? In realtà potremmo essere in presenza di due forme differenti, vediamo quali sono:

  • Il soggetto potrebbe soffrire di una forma definita ipogonadismo primario se si tratta di una problematica che riguarda effettivamente la zona dei genitali
  • Il soggetto potrebbe soffrire di una forma definita ipogonadismo secondario se si tratta di una problematica che riguarda effettivamente la zona dell’ipotalamo e dell’ipofisi
  • Si tratta di due organi molto importanti per la regolare la stimolazione dell’area dei genitali

Parliamo delle probabili cause

Quali sono dunque le ipotetiche cause che portano il soggetto ad avere una problematica del genere? Vediamole insieme:

  1. Il soggetto potrebbe soffrire di una forma di ipogonadismo maschile in seguito a una sindrome chiamata di Klinefelter. In pratica nel soggetto da un punto di vista dello sviluppo dei cromosomi, si trova un cromosoma definito x in più rispetto a una condizione normale
  2. Il soggetto potrebbe soffrire di una patologia chiamata criptorchidismo che consiste nella mancata discesa di uno dei testicoli o di entrambi nella sacca scrotale. Questa condizione deve essere corretta il prima possibile, per evitare che si possa produrre nel corso del tempo un danno permanente che interessa i testicoli.
  3. Se una persona contrae il virus degli orecchioni quando è già grande oppure in età adolescenziale, potrebbe avere dei danni alla zona dei genitali
  4. Questa condizione potrebbe anche essere la conseguenza di un danno alla zona dello scroto e dei genitali legati a un possibile trauma. Si tratta infatti di una zona delicata, maggiormente esposta a danni che potrebbero arrivare dall’esterno
  5. Potrebbe essere la conseguenza di un soggetto che per altre patologie sta seguendo terapie a base di radoterapia o chemioterapia. Queste come effetti collaterali, possono generare problematiche come ipogonadismo o possono creare infertilità
  6. Questa condizione potrebbe essere prodotta da una condizione definita orchiectomia. Si tratta sostanzialmente di una condizione nella quale viene eradicato uno dei testicoli o di entrambi
  7. Questa condizione potrebbe essere prodotta da una forma chiamata anorchia congenita. Si tratta di una condizione che è rara nella quale nel soggetto non è avvenuto lo sviluppo dei genitali
  8. Potrebbe trattarsi della conseguenza di una patologia piuttosto rara che si chiama adrenoleucodistrofia. Si tratta in questo caso di una malattia piuttosto rara che riguarda il sistema nervoso. Questa può a sua volta causare problematiche collegate alle ghiandole endocrine, al surrene e al testicolo

Parliamo di ipogonadismo secondario

Parlando invece dell’ipogonadismo secondario, si tratta di una forma nella quale i genitali hanno avuto uno sviluppo del tutto regolare, la problematica invece riguarda la produzione di un ormone molto importante che è il testosterone. Questa anomalia nella produzione è a sua volta collegata a alterazioni che interessano due organi specifici:

  • L’alterazione riguarda la funzionalità normale dell’ipofisi che più che un organo potremmo definire una ghiandola
  • L’alterazione riguarda la funzionalità normale dell’ipotalamo

Quali sono le cause che possono portare un soggetto a soffrire di ipogonadismo secondario? Vediamole insieme:

  1. L’ipogonadismo secondario potrebbe essere legato a una sindrome chiamata di Kallmann. Si tratta di una condizione nella quale sono presenti delle condizioni anomale nello sviluppo dell’ipotalamo, deputato a stimolare l’ipofisi nella produzione di ormoni.
  2. L’ipogonadismo secondario potrebbe essere legato a problematiche che riguardano il corretto funzionamento dell’ipotalamo e dell’ipofisi. Pensiamo per un attimo a forme tumorali neoplastiche che coinvolgono questi due organi.
  3. L’ipogonadismo secondario potrebbe essere legato a processi di natura infiammatoria di natura cronica come la sarcoidosi e la tubercolosi.
  4. L’ipogonadismo secondario potrebbe essere legato a una patologia chiamata emocromatosi. In questa patologia nell’organismo del soggetto il ferro tende ad accumularsi in quantità eccessive
  5. L’ipogonadismo secondario potrebbe anche essere collegato a problematiche di natura alimentare. Un soggetto in forte sovrappeso tendente all’obeso o un soggetto troppo magro, potrebbero avere alterazioni che riguardano il normale equilibrio di natura ormonale del soggetto
  6. L’ipogonadismo secondario potrebbe anche essere collegato al processo di invecchiamento fisiologico al quale il soggetto è esposto. Con gli anni la quantità di ormoni prodotti tende a ridursi.

Parliamo delle conseguenze

Ora parliamo un attimo delle conseguenze che possono interessare soggetti che soffrono magari di ipogonadismo magari durante il periodo della pubertà, momento molto importante per lo sviluppo fisico del soggetto. Proprio in questo periodo il fatto che non venga prodotto il testosterone necessario, potrebbe portare il soggetto ad avere una serie di conseguenze vediamo quali:

  1. Il soggetto potrebbe avere problemi relativi allo sviluppo della muscolatura
  2. Il soggetto potrebbe avere un mancato sviluppo dei genitali
  3. Il soggetto potrebbe avere arti troppo lunghi rispetto al resto del corpo
  4. Il soggetto potrebbe avere la voce che rimane infantile e non assume il timbro adulto

Se invece la sintomatologia appena descritta dovesse riguardare l’età adulta di un soggetto i problemi potrebbero essere:

  1. Il soggetto potrebbe soffrire di una problematica alla propria funzionalità di natura erettile
  2. Il soggetto potrebbe avere difficoltà nella fase di erezione
  3. Il soggetto potrebbe andare incontro a un calo generalizzato della libido
  4. Il soggetto potrebbe avere minor massa muscolare e tessuto osseo

Qual’ è il corretto iter diagnostico? La visita da un endocrinologo con la raccolta della storia clinica del paziente e indagini sui livelli ormonali presenti. Per curare la forma primaria si somministreranno al paziente farmaci a base ormonale. Per la forma secondaria potranno essere prescritti sia farmaci per la funzione ipofisaria che farmaci a base di testosterone.

Atrofia testicolare : come si cura

Quali sono gli approcci che si adotteranno se una persona soffre di questa problematica? Per prima cosa come sempre si dovrà determinare quale sia la causa specifica che ha condotto il soggetto ad avere questa problematica. Gli approcci di natura terapeutica potranno comprendere trattamenti a base farmacologica o trattamenti basati sulla chirurgia.

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