Calo del desiderio sessuale

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Una condizione come quella del calo del desiderio sessuale può interessare in maniera indistinta sia uomini che donne e potrebbe essere la conseguenza di problematiche di natura patologica, oppure potrebbe essere legata a problematiche di natura psicologica o emotiva. Questa condizione può mantenersi come tale per un periodo piuttosto prolungato nel tempo, al punto tale che ci possono essere delle ripercussioni di natura psicologica sul soggetto che ne soffre, oltre a conseguenze nell’ambito della coppia.

Questo non esclude che il calo della libido possa essere anche un fattore del tutto transitorio legata a dei problemi come ad esempio lo stress. In altri frangenti invece è una condizione legata a patologie che possono essere legate a squilibri di natura ormonale.

Desiderio sessuale e patologie

Quali possono essere da questo punto di vista le patologie che possono incidere sul desiderio sessuale facendolo calare? Vediamole insieme:

  1. Questa problematica potrebbe essere legata a apnee notturne;
  2. Questa problematica potrebbe essere legata a cirrosi;
  3. Questa problematica potrebbe essere collegata a problemi di tiroide quali l’ipertiroidismo;
  4. Questa problematica potrebbe essere collegata a problemi di ipogonadismo maschile;
  5. Questa problematica potrebbe essere collegata a problemi di ipotiroidismo;
  6. Questa problematica potrebbe essere collegata a problemi di depressione;
  7. Questa problematica potrebbe essere collegata al morbo di Hashimoto;
  8. Questa problematica potrebbe essere collegata a disturbi relativi all’umore;
  9. Questa problematica potrebbe essere collegata a una patologia chiamata endometriosi;
  10. Questa problematica potrebbe essere collegata a una disfunzione erettile;
  11. Questa problematica potrebbe essere collegata a una riduzione dei livelli di testosterone.

Parliamo di disturbi dell’umore

Quando parliamo di disturbi dell’umore ci stiamo sostanzialmente riferendo a condizioni di natura mentale che coinvolgono la sfera psigologica. Il soggetto potrebbe avere dei periodi di tristezza prolungata e piuttosto marcata ( definita anche depressione) che potrebbero essere alternati a periodi nei quali vive un’allegria eccessiva o uno stato di esaltazione. In alcuni casi queste condizioni potrebbero essere presenti entrambe.

In alcuni casi i disturbi che riguardano l’umore vengono anche definiti affettivi perchè l’affettività è di fatto uno stato emotivo che può emergere dalle espressioni del volto e anche dal modo in cui un soggetto esprime una propria gestualità di natura corporea.

Parliamo di tristezza e gioia

In condizioni del tutto normali la tristezza e la gioia sono emozioni che fanno parte della vita e dell’esperienza di ogni persona, in tal senso è bene dire che queste emozioni normalmente si manifestano nel quotidiano delle persone. Ora volendo approfondire un attimo la tristezza è bene dire che si tratta di un modo naturale con il quale una persona risponde a una serie di eventi quali:

  1.  Potrebbe essere una risposta naturale legata a una perdita;
  2. Potrebbe essere una risposta del tutto naturale legata a una sconfitta;
  3. Potrebbe essere una risposta del tutto naturale legata a una delusione;
  4. Potrebbe essere una risposta del tutto naturale legata a un trauma;
  5. Potrebbe essere una risposta del tutto naturale legata a una catastrofe.

Condizioni come il dolore sono una delle reazioni maggiormente comuni e del tutto normali quando un soggetto deve affrontare delle situazioni quali una separazione, una perdita. Quando si può parlare invece di un disturbo dell’umore? Si tratta di una condizione che tende a manifestarsi quando condizioni emotive come la tristezza e magari uno stato di esaltazione hanno un livello di intensità piuttosto marcato. In tal senso potrebbero essere accompagnate da ulteriori sintomi che in tal senso possono decisamente creare un’interferenza con lo svolgimento di:

  • Svolgere funzioni a livello fisico;
  • Svolgere funzioni a livello sociale;
  • Svolgere funzioni a livello lavorativo.

 Parliamo di disturbo unipolare

Se nel soggetto si verifica solamente uno stato di depressione senza che ci siano in tal senso altri sintomi, si può parlare allora di un disturbo che possiamo definire unipolare.

Parliamo di disturbi bipolari

Ci sono invece disturbi dell’umore che in quanto tali prevedono episodi nei quali il soggetto manifesta una depressione piuttosto marcata alternata a episodi maniacali. Una cosa importante da sapere è che gli epidosi maniacali senza che nel soggetto ci sia in corso anche una depressione sono piuttosto rari. Volendo citare alcune statistiche e percentuali, un buon trenta per cento dei soggetti che vanno in visita dal medico riferiscono di avere problemi di depressione. Tuttavia una percentuale al di sotto del dieci per cento soffre effettivamente di una forma depressiva seria.

Quando si parla di disturbi dell’umore, ci si riferisce a casistiche che come tali potrebbero interessare anche bambini e adolescenti.

I disturbi dell’umore non vanno in alcun modo sottovalutati, infatti chi ne soffre accompagnato da depressione ha il rischio oggettivo di sviluppare altre problematiche. In tal senso potrebbe andare incontro a:

  1. Non riuscire a svolgere attività quotidiane;
  2. Difficoltà a mantenere i rapporti con gli altri;
  3. Potrebbe soffrire di inappetenza;
  4. Potrebbe soffrire di una forma di ansia piuttosto marcata;
  5. Potrebbe soffrire di un disturbo legato all’abuso di sostanze alcoliche.

Purtroppo se si tratta di soggetti che sono depressi e non vengono opportunamente trattati, nel circa quindici per cento dei casi potrebbero porre fine alla loro vita.

Parliamo di disfunzione erettile

Non possiamo parlare di una patolgia quando parliamo di disfunzione erettile ma di un disturbo che può colpire gli uomini in tal senso potrebbe rilevare la presenza di ulteriori patologie quali:

  1. Potrebbe essere la spia della presenza di alterazioni cardiovascolari;
  2. Potrebbe essere la spia di problematiche endocrino-metaboliche;
  3. Potrebbe essere la spia della presenza di una patologia come il diabete.

Quali possono essere i soggetti colpiti? Si tratta di un disturbo che colpisce maggiormente i soggetti che hanno un’età compresa tra i 50 anni e i 60 anni. I sintomi sono legati alla difficoltà di mantenere un’erezione nel corso del tempo, motivo per cui alcuni uomini evitano di avere rapporti sessuali perchè preoccupati del possibile insuccesso.

La diagnosi richiede che il medico valuti i possibili fattori di rischio legati alla disfunzione erettile quali:

  1. Il diabete;
  2. Le malattie cardiovascolari;
  3. Problemi di natura psicologica.

Nel caso in cui le indagini messe in campo per cercare di capire quali siano le cause della disfunzione erettile non dovessero essere sufficienti, ci si dovrà rivolgere a un medico specialista un andrologo. In tal senso i possibili approcci terapeutici si basano su terapie di natura farmacologica con farmaci definiti inibitori della fosfodiesterasi, se non dovessero funzionare si potrà valutare un impianto protesico. Se si dovessero essere delle problematiche di natura vascolare si potrà proporre al paziente una terapia a base di onde d’urto.

Calo del desiderio sessuale : i rimedi

Quali sono i rimedi che si possono mettere in atto se una persona dovesse soffrire di una condizione del genere? Se si tratta di un disturbo di natura relazionale o psicologico, sarà bene indirizzare il paziente verso un percorso di natura psicoterapeutica individuale o di coppia.In ogni caso ci si dovrà rivolgere a un medico andrologo o a un medico ginecologo.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.