Ependimoma

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Se utilizziamo il termine ependimoma a quale problematica ci stiamo riferendo? Si tratta di una patologia tumorale che interessa il sistema nervoso centrale. Si tratta di un tumore che fa parte di un nutrito gruppo di neoplasie che vanno sotto al nome di gliomi. Per capire meglio come si sviluppa è bene fare un piccolo approfondimento sulla struttura del sistema nervoso centrale. Per prima cosa è bene dire che è strutturato da cellule che vengono chiamate neuroni. Si tratta di cellule che attivamente recepiscono, analizzano e trasmettono quelli che vengono definiti impulsi nervosi. Poi c’è un gruppo di cellule che svolgono una funzione di supporto che si chiamano cellule gliali. Queste a loro volta sono suddivise in quattro sottotipi di cellule, vediamo quali:

  • Parliamo di cellule chiamate astrociti
  • Parliamo di cellule chiamate oligodendrociti
  • Parliamo di cellule ependimali
  • Parliamo di cellule della microglia

Cellule ependimali

Parliamo ora delle cellule ependimali e di quale sia la loro forma. Hanno una forma cubica e occupano spazi attorno alla zona del cervello e del midollo spinale. Tuttavia potrebbero anche occupare zone interne del cervello e del cervelletto. Se queste cellule sane iniziano a modificare la loro struttura e si trasformano in tumorali danno origine alla neoplasia che stiamo analizzando.

Quant’è la percentuale di diffusione di questa neoplasia tumorale? Parlando di sistema nervoso centrale possiamo dire che si tratta di un tumore che ha una certa frequenza dopo le leucemie e i linfomi. Qual’è la fascia di popolazione maggiormente colpita da questo tumore? In prevalenza colpisce bambini e di questi i maschi sono maggiormente interessati alla patologia tumorale rispetto alle femmine.

Soggetti a rischio

Quali sono i soggetti maggiormente a rischio in questo tipo di tumore? In linea generale presentano un profilo di maggior rischio quei bambini che sono affetti da patologie di natura genetica quali:

Tuttavia è bene specificare che in questi soggetti colpiti da questa malattia genetica il tumore tende maggiormente a manifestarsi durante la fase dell’adoloscenza in concomitanza ad altre patologie tumorali.

Classificazione delle patologie tumorali

Esiste una classificazione in base alla quale si può stabilire quanto sia aggressivo un tumore? Si esiste una scala di classifiazione in base alla quale i tumori vengono identificati vediamola insieme:

  • Primo e secondo grado si parla di tumori con un livello di malignità relativamente basso
  • Terzo e quarto grado si parla di tumori con livello di malignità elevato

Sintomatologia

Qual’è la sintomatologia relativa a questo gruppo di tumori che riguardano la zona del cervello? Per prima cosa è bene dire che non si tratta di sintomi improvvisi ma possono manifestarsi in maniera progressiva o del tutto improvvisa. Vediamo insieme i sintomi:

  • Il soggetto potrebbe avere mal di testa
  • Il soggetto potrebbe avere nausea
  • Il soggetto potrebbe avere vomito
  • Il soggetto potrebbe iniziare ad avere problemi di vista
  • Il soggetto potrebbe manifestare problemi di equilibrio
  • ll soggetto potrebbe avere disturbi che riguardano il comportamento
  • Il soggetto potrebbe avere crisi di natura epilettica

Tuttavia nei bambini piccoli potrebbero esserci anche altri sintomi associati quali:

  • Il bambino potrebbe avere fasi di irritabilità
  • Il bambino potrebbe soffrire di inappetenza

Un dato molto importante del quale occorre tenere conto è che i disturbi o i sintomi lamentati dal paziente dipendono molto da dove è collocato esattamente il tumore. Per portare un esempio se parliamo di una patologia tumorale che interessa la zona del midollo spinale il soggetto potrebbe avere dolori alla schiena, un senso di debolezza, problemi nella zona intestinale. Purtroppo in maniera frequente la sintomatologia è comune a malattie molto meno gravi.

Approcci preventivi

Ad oggi non sono ancora note le cause specifiche dei tumori in linea generale, anzi si può decisamente parlare di un insieme di fattori per questo motivo è molto difficile pensare di mettere in atto meccanismi di prevenzione. Lo è già nel mondo degli adulti per i quali spesso si punta a consigli su comportamenti definiti a rischio, lo è ancora di più parlando di bambini.

Processo diagnostico

Se un bambino dovesse presentare una sintomatologia simile a quella descritta in questo post, sarà bene faccia una visita specialistica presso un pediatra. Il medico specialista raccoglierà informazioni relative alla storia del paziente, e farà una visita che gli consentirà di valutare quale sia la funzionalità riscontrata a livello di cervello e midollo spinale.

Se in sede di visita dovessero emergere delle anomalie, si ricorrerà a quel punto a un neuropsichiatra che farà fare al piccolo paziente degli esami di approfondimento specifici quali:

  • Al paziente verrà fatta fare una risonanza magnetica. Utilizzando campi magnetici è possibile anche vedere tumori
  • Il paziente potrà essere sottoposto a una tomografia computerizzata che tramite raggi x consente di vedere i tessuti interni

Servirà fare un prelievo del tessuto neoplastico per capire meglio dove si trovi il tumore, quale tipo di tumore sia. Ricordiamo anche che c’è il rischio oggettivo che alcune cellule tumorali possano raggiungere il liquido cefalorachidiano. Per questo motivo si dovrà procedere con una puntura nella zona lombare per ottenere una quantità di liquido da analizzare.

Grado di diffusione del tumore

In linea generale quando si parla di un tumore come l’ependimoma possiamo dire che si tratta di una neoplasia che ha la caratteristica di di non estendersi al di fuori del cervello o del midollo spinale. Parlare di prognosi del paziente vuol dire necessariamente fare i conti con una serie di variabili che vanno considerate quali:

  • Quanto è esteso il tumore e a che grado è
  • Quanto le cellule tumorali abbiano un Dna alterato

Approcci curativi

Quali sono gli approcci curativi che si possono mettere in campo per curare questa forma tumorale specifica? Se si può utilizzare l’approccio che viene preferito a tutti è quello dell’intervento chirurgico con relativa eradicazione del tumore. Tuttavia in tal senso ci possono essere dei limiti che non consentono questo approccio quali:

  1. Il tumore potrebbe trovarsi in un punto molto difficile quasi inaccessibile
  2. L’intervento è rischioso a tal punto che durante il suo svolgimento si potrebbe danneggiare un’area molto importante
  3. L’intervento rischia di danneggiare in maniera irreversibile le funzioni motorie o cognitive del piccolo paziente

Quindi queste variabili richiedono un approccio del tutto differente. Per questo motivo i medici potrebbero decidere di utilizzare la radioterapia. Sfruttare quindi una quantità di radiazioni sufficienti somministrate in più giorni per cercare di distruggere il tumore. La radioterapia non è molto efficace per questo tipo di tumore specifico.

Tuttavia le cure al paziente non si devono limitare all’asportazione dove possibile del tumore, si dovrà anche prevedere un intervento di riabilitazione che consenta di al paziente di avere una migliore risposta alle cure e tenga conto della qualità della vita del paziente stesso.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.