Colaluria – sintomi e possibili cause

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La colaluria a tutti gli effetti è indicatore della presenza di sali biliari nelle urine. Il sintomo tende a manifestarsi in un soggetto sempre per un processo di natura ostruttiva che riguarda le vie biliari. Nel momento in cui il normale deflusso della bile in qualche modo è ostacolato, le sostenze come i sali biliari tendono ad accumularsi nel sangue, questa condizione viene anche definita colalemia. In conseguenza di questo la loro espulsione avviene tramite le urine medesime.

Quali sono le possibili patologie che possono provocare una problematica del genere? Vediamole insieme:

  1. Una delle problematiche che potrebbe innescare una problematica del genere è una malattia chiamata calcolosi della colecisti;
  2. Un’altra malattia che in tal senso potrebbe provocare una problematica del genere viene definita colecistite;
  3. Tuttavia queste sono solo due delle cause probabili, non è detto che non si possa produrre a seguito di una forma di epatite;
  4. Potrebbe trattarsi di una patologia definita epatopatia alcolica;
  5. Potrebbe trattarsi di una patologia definita cirrosi biliare primitiva;
  6. Potrebbe trattarsi di una forma tumorale neoplastica chiamata carcinoma epatico;
  7. Tra le patologie che potrebbero provocare un sintomo del genere possiamo anche individuare quelle non legate al fegato;
  8. In tal senso potrebbe essere legata a un tumore del pancreas;
  9. Potrebbe essere legata a una patologia del pancreas chiamata pancreatite;
  10. Potrebbe trattarsi di una patologia chiamata colangite sclerosante.

Come si riesce a determinare effettivamente la presenza di sali biliari nelle urine? Assumono una colorazione scura e tendono a formare una schiuma di color giallastro. Come si fa a capire se effettivamente il paziente soffre di questa condizione? Lo si sottopone a un test definito di Hay che utilizza il meccanismo relativo alla proprietà dei sali biliari di riuscire ad ridurre la tensione in superficie delle urine. Come si svolge la prova? Si preleva un campione di urine sul quale si inseriscono fiori di zolfo che se ci sono sali biliari tendono ad affondare e a non galleggiare.

Parliamo di cause

Per prima cosa è bene dire che si tratta di una sintomatologia comune a molte patologie. Tra le cause maggiormente comuni abbiamo:

  1. Abbiamo una patologia di natura tumorale definito colangiocarcinoma;
  2. Abbiamo una patologia chiamata colangite sclerosante;
  3. Abbiamo una patologia chiamata colecistite.

I sintomi di questa problematica potrebbero anche essere legati a cause più rare, vediamo insieme quali sono:

  1. Potrebbe essere collegata a calcoli nella zona della cistifellea;
  2. Potrebbe essere collegata a una cirrosi biliare primitiva;
  3. Potrebbe essere collegata a una cirrosi epatica;
  4. Potrebbe essere collegata a una forma di epatite;
  5. Potrebbe essere collegata a una forma di pancreatite;
  6. Potrebbe essere collegata a una forma di steatosi epatica;
  7. Potrebbe essere collegata a una forma di tumore al fegato;
  8. Potrebbe essere collegata a una forma di tumore al pancreas.

Parliamo di colangite sclerosante

La colangite sclerosante è una patologia di natura infiammatoria che riguarda il fegato. Qual’è la sua origine? Si ipotizza un’origine autoimmune in pratica legata a quello che è il sistema immunitario. Quando non funziona nel modo più adeguato invece di produrre delle difese che combattano in maniera adeguata virus e agenti patogeni, il sistema immunitario inizia ad aggredire altri segmenti corporei.

Quali sono le conseguenze specifiche di questa patologia? La malattia causa una cicatrizzazione che si produce nell’arco del tempo dei dotti biliari. Una volta che si è prodotto questo processo di cicatrizzazione si produce una conseguente ostruzione parziale o completa dei dotti biliari. Questo causa chiaramente dei danni al fegato, il tutto avviene in maniera graduale.

Quali sono le tempistiche specifiche di evoluzione della patologia? La patologia nella maggior parte dei casi ha una progressione lenta che porterà il paziente verso la cirrosi e verso l’insufficienza epatica. In tal senso si arriverà a un trapianto di fegato che avverrà nell’arco di 15 anni e 20 anni.

I disturbi tendono ad avere come manifestazione una certa gradualità. Il soggetto in tal senso potrebbe avere:

  • In tal senso il soggetto potrebbe avere un senso di affaticamento;
  • Il soggetto potrebbe avere un senso di prurito;
  • In seguito a questi sintomi il paziente potrebbe avere il colore degli occhi gialli;
  • Il colore giallo potrebbe riguardare la pelle;
  • Il colore giallo potrebbe riguardare le mucose.

Cura colangite sclerosante primitiva

Qual’è l’iter della colangite sclerosante primitiva? La cura si focalizza sul controllo di quello che risulta essere il funzionamento del fegato, sulla gestione di quelli che sono i disturbi, nel caso in cui sia possibile si attuano procedure che aprono in maniera temporanea i dotti biliari.

Sintomatologia

In maniera frequente questa forma di colangite sclerosante primaria si può accertare anche prima che nel soggetto si manifestino dei sintomi. In tal senso in occasione di esami del sangue o successivamente una radiografia che potrebbe essere fatta per altri motivi al fegato.

I disturbi potrebbero essere:

  • Il paziente potrebbe avere un affaticamento;
  • Il paziente potrebbe avere un prurito.

La patologia che tipo di progressione ha? In tal senso è corretto dire che non c’è un iter specifico, infatti molto dipende dal soggetto in tal senso potrebbe avere una progressione lenta o una progressione veloce. In tal senso la sintomatologia potrebbe essere:

  • Il paziente potrebbe avere un dolore che si irradia nella zona superiore dell’addome;
  • Il paziente potrebbe avere la febbre;
  • Il paziente potrebbe avere i brividi;
  • Il paziente potrebbe andare incontro a sudorazioni durante la notte;
  • Il paziente potrebbe avere il fegato ingrossato;
  • Il paziente potrebbe avere la milza ingrossata;
  • Il paziente potrebbe avere una perdita di peso;
  • Il paziente potrebbe avere gli occhi gialli e la pelle gialla.

La malattia durante la sua evoluzione si potranno manifestare ulteriori sintomi, tra questi abbiamo:

  1. Il paziente potrebbe avere un’elevata pressione sanguigna nella vena porta;
  2. Potrebbe esserci un problema di accumulo di liquido nella cavità addominale;
  3. Potrebbe esserci una forma di insufficienza epatica seria.

Quali sono i fattori che possono aumentare il rischio di colangite? In tal senso abbiamo:

  1. Uno dei fattori che potrebbero incidere in tal senso è il fattore età, si parla infatti di un’età compresa tra i 30 anni e i 50 anni;
  2. Si tratta di una patologia che colpisce in maniera più frequente gli uomini;
  3. Potrebbe trattarsi di una patologia infiammatoria legata all’intestino.

 Processo diagnostico

Qual’è il corretto iter diagnostico? Il paziente in tal senso potrebbe essere sottoposto a:

  • Esami del sangue per verificare la funzionalità epatica;
  • Ricerca di anticorpi diretti contro la regione perinucleolare;
  • Potrà essere sottoposto a colangiopancreatografia con risonanza magnetica;
  • Colangiopancreatografia retrogada endoscopica;
  • Biopsia epatica.

  Approccio terapeutico

Essenzialmente la terapia o le terapie sono volte a ridurre il fastidio dei sintomi e potrebbero comprendere:

  1. Somministrazione di ursodiolo per ridurre il prurito;
  2. Sequestranti degli acidi biliari;
  3. Antistaminici;
  4. Antibiotici;
  5. Supporto di natura nutrizionale.

L’ostruzione dei dotti biliari nel caso di colangite verrà fatta in maniera chirurgica con lo stent. Ci si è potuti rendere conto del fatto che la colaluria è un sintomo e come tale può essere associato a varie patologie. Andrà per prima cosa identificata e indagata la causa primaria che ha prodotto questa condizione. Solo in seguito si potrà procedere in tal senso con una terapia opportuna.

Fegato ingrossato