Candidosi

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Avete mai sentito parlare di candidosi? Si tratta di un’infezione che può colpire varie zone del corpo, tuttavia qual’è la causa specifica di questa forma infettiva? Quali sono gli approcci di natura terapeutica che possono combattere questa forma infettiva in maniera efficace? Sono risolutivi o corriamo il rischio di avere delle forme recidive? In pratica abbiamo curato l’infezione causata da questo fungo, ma si ripresenta sempre con gli stessi sintomi. 

In condizioni normali, l’essere umano possiede un sistema immunitario più che adeguato, in grado di mettere in campo delle difese che contrastano e neutralizzano in maniera adeguata, agenti patogenti che sono presenti nel nostro organismo e cercano di colonizzare l’ambiente circostante.

Cosa accade invece in un soggetto immunodepresso? Cosa capita quanto il paziente per problematiche di vario genere, ha un sistema immunitario indebolito, compromesso, poco reattivo e per questo inadatto a mettere in campo quelle barriere difensive che ci consentono di combattere in maniera efficace gli agenti patogeni?

Accade che quel livello elevato di resistenza alla presenza di funghi dentro al nostro organismo viene compromesso, in questi casi specifici, il soggetto diventa sensibile all’azione dei funghi, compreso quello relativo alla Candida. Si diventa quindi suscettibili all’azione di questo fungo.

Come si manifesta in linea di massima questa forma di natura infettiva? La forma più diffusa e conosciuta, si manifesta colpendo la zona della bocca, o zone maggiormente sensibili come la vagina o può colpire anche la cute. Quali sono le manifestazioni tipiche di questa forma infettiva?

Solitamente su manifesta con sintomi specifici, sul corpo della persona colpita, a seconda della zona dove è localizzata la Candida, si evidenziano chiazze di color rosso o bianco, che causano una fastidiosa sensazione di prurito o una forma di irritazione. I sintomi sono lievi e curabili o possono assumere un certo livello di gravita? La risposta è dipende, se ci troviamo in presenza di un soggetto che ha un sistema immunitario fortemente compromesso, la candida può causare infezioni che riguardano il tratto esofageo e anche altri organi.

Analisi di laboratorio

Se c’è il sospetto di aver contratto la candidosi, è bene intervenire prelevando un campione dalla zona interessata alla forma infettiva. Verrà spedita in un laboratorio dove tramite un esame al microscopio, si potrà determinare con certezza se si tratta di questa infezione.  

Una volta diagnostica con successo, è possibile intervenire tramite la somministrazione di farmaci specifici definiti antimicotici. Saranno utilizzati intervenendo direttamente sulla zona oggetto dell’infezione. La somministrazione del farmaco nei casi meno gravi avviene tramite ingestione per via orale. Tuttavia se il livello infettivo è elevato, è necessario intervenire con la somministrazione con un’iniezione praticata in una vena.

Candida e suo sviluppo

Quando parliamo di candida, ci riferiamo a un fungo che è presente in maniera del tutto naturale sulla pelle, nella zona intestinale, e in corrispondenza degli organi genitali femminili. In condizioni normali, non crea alcun tipo di problema, in alcune circostanze, può invece capitare che causino delle piccole infezioni a carico del cavo orale, o nella zona della vagina. In maniera più sporadica, si parla di piccole infezioni che possono interessare soggetti che hanno un sistema immunitario che funziona in maniera normale, in maniera invece più frequente, possono invece interessare soggetti con patologie che hanno compromesso il corretto funzionamento del sistema immunitario, nello specifico si parla di persone affette da:

  1. Persone affette da patologie gravi come il diabete
  2. Persone che hanno contratto l’Aids
  3. Persone ammalate di patologie tumorali

Si tratta di una patologia che può mettere in serio pericolo la nostra vita? In linea generale no, tuttavia esistono delle forme specifiche che rispetto alle altre, hanno un grado di gravità maggiore vediamo nel dettaglio quali sono:

  1. Il soggetto può contrarre una forma di candida definita invasiva
  2. Il soggetto può avere una forma infettiva chiamata candidemia

Forma invasiva di candida

Se ci si ammala di una forma invasiva di candida, l’infezione può essere piuttosto estesa, colpendo altre zone del corpo come ad esempio la milza, i reni o gli occhi. In linea di massima, si parla di una forma che colpisce prevalentemente le persone che hanno già un sistema immunitario compromesso. 

La candidemia è invece una forma che si manifesta come infettiva nel sangue, ci sono condizioni specifiche che mettono maggiormente a rischio le persone? Si, persone che hanno subito interventi chirurgici, l’utilizzo di specifici antibiotici.

 Sintomi specifici

Se la forma infettiva riguarda il cavo orale presenta una serie di sintomi ben specifici che andiamo a riportare:

  1. Intorno alla bocca, si possono presentare chiazze di color bianco che causano dolori
  2. La lingua del soggetto, può essere rossa, e si possono avere dolori

 Ci possono essere delle forme infettive che colpiscono la pelle, in questi casi specifici i sintomi riguardano eruzioni di tipo cutaneo con sensazioni di bruciore. Esistono forme di candidosi più serie che possono riguardare altri organi del corpo umano? Si, se la forma infettiva di espande, colpendo altre zone dell’organismo, i sintomi si aggravano con stati febbrili, il rischio di avere una milza ingrossata. Purtroppo in alcuni casi particolarmente gravi, nei quali vengono colpiti più organi in contemporanea, l’infezione può causare il decesso del paziente.

Come viene effettuata la diagnosi

Come si procede a effettuare una diagnosi corretta di questa forma infettiva? Si possono utilizzare differenti approcci, si può prelevare un campione dall’area interessata, che verrà poi esaminato e analizzato. In altri casi, il medico potrebbe decidere di prescrivere degli appositi esami del sangue.

L’accuratezza della diagnosi e la fase di conferma dell’infezione batterica, richiede che il medico utilizzi un microscopio per analizzare un campione e riuscire a identificare in maniera certa i miceti. In alternativa agli esami che abbiamo visto, si possono anche utilizzare indagini di natura differente che riguardano nello specifico la genetica di questi microrganismi.

Quali trattamenti applicare per l’infezione

Quali sono i trattamenti specifici che bisogna applicare, nel caso in cui effettivamente il paziente, presenti un’infezione in corso da candida? Il trattamento specifico, dipende principalmente dalla zona in cui si manifesta la candida. Se si tratta della vagina, della bocca, o la zona della pelle, si può intervenire con l’applicazione di antimicotici direttamente sulla zona interessata.

Se l’infezione è localizzata nella zona esofagea, si utilizzano sempre farmaci antimicotici che verranno assorbiti dal soggetto tramite l’ingestione attraverso la bocca. Se i farmaci si rivelano inefficaci, per via della gravità della forma infettiva contratta, è necessario ricorrere a farmaci antimicotici specifici quali ad esempio la caspofungina o la micafungina. In questo caso è molto probabile che la somministrazione avvenga tramite ago introdotto in una vena di medie o grandi dimesioni. Purtroppo, in soggetti affetti da forme diabetiche, l’efficacia del trattamento è minore.