I disturbi della coagulazione

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Quando parliamo di disturbi della coagulazione a cosa ci stiamo riferendo? La risposta corretta è che si tratta di disfunzioni che come tali riguardano la capacità che ha l’organismo di controllare quella che risulta essere la formazione di coaguli nel sangue. Cosa potrebbero produrre nel corso del tempo queste disfunzioni? Vediamolo insieme:

  • Il paziente potrebbe avere una coagulazione del tutto insufficiente, la quale potrebbe portare ad un sanguinamento del tutto anomalo (viene definita emorragia);
  • Il paziente potrebbe avere una coagulazione del tutto eccessiva, questa a sua volta potrebbe causare la formazione di coaguli di sangue ( viene definita in tal senso trombosi);

Quando parliamo di un sanguinamento del tutto anomalo a cosa ci stiamo riferendo? La risposta corretta è che ci stiamo riferendo ad una grande facilità nella formazione di quelli che sono i lividi, oltre al sanguinamento. Quando si parla di sanguinamento anomalo, ci stiamo riferendo a disturbi potrebbero essere legati al:

  1. Si parla di sistema di coagulazione;
  2. Si parla di vasi sanguigni;
  3. Si parla di piastrine.

Quando e in quale circostanza possono verificarsi questi disturbi ? La risposta corretta è che tendono a verificarsi nel momento in cui l’organismo non è in grado in tal senso di produrre una quantità di proteine che siano sufficienti per consentire la coagulazione e arrestare quello che risulta essere il processo di sanguinamento. Come vengono definite in termini medici queste proteine? La risposta è che vengono chiamate fattori della coagulazione.

Da quale organo vengono prodotti? Dal fegato, in tal senso è bene dire che per riuscire a generare alcuni fattori definiti della coagulazione, il fegato necessita di vitamina definita K. In alcuni casi potrebbe essere presente quella che viene definita un’anomalia nel processo di coagulazione del sangue. In tal senso risulta essere aumentato il rischio che si possano formare dei coaguli.

Loro origine

Quale origine possono avere questi disturbi? La risposta corretta è che possono essere di due differenti tipologie, vediamo quali:

  • Potrebbero avere un’origine ereditaria;
  • Potrebbero essere secondari magari ad altre tipologie di disturbi.

Quali possono essere i disturbi di natura ereditaria? Quelli maggiormente diffusi in tal senso sono:

Quali sono invece le cause principali che possono essere legate a problematiche come quelli della coagulazione? Vediamoli insieme:

  • Potrebbe essere legato allo sviluppo di anticorpi che hanno la funzione di ridurre l’attività relativa ad un fattore della coagulazione;
  • Questo disturbo potrebbe essere legato ad una problematica definita coagulazione intravascolare disseminata;
  • Potrebbe essere legata ad una patologia di natura epatica in forma grave, quale la cirrosi, l’epatite, l’insufficienza epatica in forma acuta, una steatosi epatica acuta che si verifica durante il periodo della gravidanza;
  • Potrebbe essere legata alla carenza di vitamina K.

 Insufficienza epatica acuta

Quando parliamo di insufficienza epatica acuta a cosa ci stiamo riferendo? La risposta corretta è che si tratta di una problematica in base alla quale l’organo fegato, non funziona come dovrebbe e in tal senso smette di svolgere in maniera corretta la sua funzione. In linea generale è bene dire che l’insufficienza epatica è una problematica che ha la tendenza a svilupparsi in maniera lenta nel corso del tempo, se invece ci riferiamo alla forma acuta e detta in tal senso anche fulminante, il fegato ha una reazione del tutto differente. In pratica cessa di funzionare in maniera del tutto improvvisa, in un arco temporale che è pari ad alcuni giorni.

Possiamo parlare in tal senso di un’emergenza medica? Si e bisogna in tal senso ricoverare il paziente presso una struttura ospedaliera in tempi brevi. Per quale motivo? La risposta corretta è che se si tratta della forma acuta, il paziente è da questo punto di vista in serio pericolo di vita.

Potrebbero esserci in tal senso delle complicazioni? La risposta è si, vediamo quali:

  • Il paziente potrebbe andare incontro ad una condizione definita encefalopatia epatica;
  • Il paziente potrebbe avere delle emorragie interne;
  • Il paziente potrebbe avere un’insufficienza renale;

Alla luce di queste motivazioni ci si dovrà rivolgere quanto prima ad un medico, nel caso in cui facessero la loro comparsa in maniera del tutto improvvisa dei sintomi quali ad esempio l’ittero nella zona della pelle, nella zona degli occhi, una sindrome dolorosa che interessa la parte superiore della zona addominale, potrebbero manifestarsi degli improvvisi mutamenti nella personalità del paziente, potrebbero manifestarsi delle alterazioni in quello che risulta essere il normale comportamento che ha il paziente.

Quale risulta essere in tal senso l’intervento di natura risolutiva? La risposta corretta è che in alcuni casi si potrebbe risolvere la problematica sottoponendo il paziente ad trattamenti specifici. In altre casistiche l’unica soluzione a disposizione da questo punto di vista è un trapianto a livello di fegato.

Parliamo di cause

Quali possono essere le cause che portano ad una problematica del genere? Vediamole insieme:

  • Una delle possibili cause è in tal senso l’assunzione di una quantità eccessiva di paracetamolo;
  • Un’altra delle cause possibili è l’utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei definiti anche FANS;
  • Potrebbe essere legata all’utilizzo di alcuni farmaci quali gli antibiotici e gli anticonvulsivanti;
  • Potrebbe essere legata all’utilizzo di fitoterapici;
  • Potrebbe essere legata a virus dell’epatite A,B,C in alcuni casi anche E;
  • Potrebbe essere legata alla presenza di altri virus quali l’Epstein-Barr, il citomegalovirus, l’Herpes Simplex;
  • Potrebbe essere legata anche alla presenza di una patologia come l’epatite autoimmune;
  • Potrebbe essere legata a patologie di natura vascolare quali la sindrome di Budd-Chiari;
  • Potrebbe essere legata alla presenza di patologie di natura metabolica rara quali la degenerazione epatolenticolare.

Quali possono essere i sintomi che manifesta il paziente? La risposta corretta è che tra i sintomi maggiormente comuni abbiamo:

  • Il paziente va incontro ad una colorazione giallastra della pelle;
  • Il paziente va incontro ad una colorazione giallastra relativa alla sclera degli occhi;
  • Il paziente potrebbe andare incontro ad una sindrome di natura dolorosa relativa alla zona dell’addome;
  • Il paziente potrebbe avere la nausea;
  • Il paziente potrebbe avere il vomito;
  • Il paziente potrebbe andare incontro ad un senso di malessere generalizzato;
  • Il paziente potrebbe avere delle difficoltà in fase di concentrazione;

Approcci preventivi

Ci sono degli approcci oggettivi che in tal senso riducono il rischio che si possa arrivare ad un’insufficienza epatica acuta? Vediamoli insieme:

  • Non utilizzare droghe;
  • Fare il vaccino contro l’epatite;
  • Avere un’alimentazione equilibrata, riducendo in tal senso il consumo di grassi;
  • Mantenere un peso che sia nella norma.

Approccio diagnostico

Quali possono essere gli esami che vengono prescritti in tal senso? Vediamoli insieme:

  • Esami del sangue;
  • Un’ecografia;
  • Una biopsia del fegato.

Per quanto riguarda i trattamenti si potrebbe intervenire con un trapianto di fegato, con farmaci che consentono di ridurre edema cerebrale.

Considerazioni finali

Uno dei parametri nei disturbi della coagulazione che consente all’organismo di interrompere il sanguinamento in corso è il conteggio del numero di piastrine.

Coagulazione intravascolare disseminata sintomi