Confabulazione

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Se non avete mai sentito parlare della confabulazione sappiate che si tratta solitamente di una spia che mette in evidenza come il soggetto possa avete delle patologie specifiche. Queste portano il soggetto a costruire un mondo di ricordi inerenti al proprio vissuto che non hanno alcun tipo di evidenza nel mondo reale. Si tratta quindi di racconti e ricordi fasulli, inventati che non hanno alcun riscontro con la realtà che la persona sta vivendo. Si tratta di una problematica che può riguardare tipologie specifiche di pazienti che hanno magari subito un danno nella zona frontale. Qual’è fondamentalmente la caratteristica specifica di pazienti del genere?

Si tratta di persone che hanno una caratteristica specifica, quella di raccontare aneddoti, ricordi, storie che in prima battuta riportandole ad un ascoltatore esterno potrebbero sembrare concrete e con un loro fondamento specifico. Tuttavia ad uno sguardo più attento e con un minimo di analisi dell’ascoltatore che le analizza emergono poi per quello che sono: storie inventate che non hanno alcuna attinenza con il reale della persona.

Identikit psichico della persona che mente

La cosa interessante che emerge da questo disturbo è che la persona che è interessata da questa problematica, non ha alcuna percezione di raccontare storie che sono semplicemente il frutto della sua fantasia e che non hanno in alcun modo un elemento di concretezza che si aggancia con il reale.

Quindi quando le raccontano oltre a non avere alcun tipo di percepito che effettivamente stanno inventando delle storie che non hanno alcun tipo di aggangio con il mondo reale che vivono, non hanno alcun tipo di percezione che la loro storia sia inventata o che stanno raccontando bugie a una persona.

Insomma sono a tutti gli effetti animati da una buona fede che gli fa credere che quello che stanno raccontando al loro interlocutore non sia il frutto di una pura invenzione ma sia effettivamente un evento concreto e come tale collegato a un reale episodio della loro vita. Sono quindi del tutto inconsapevoli, non sanno di raccontare una storia inventata e non hanno neanche l’intezione di mentire in maniera voluta alla persona alla quale raccontano la storia perchè sono totalmente in buona fede.

Questo approccio può essere il risultato di due modi differenti di distorcere il contenuto reale delle cose che un soggetto vive:

  • Potrebbe trattarsi di storie effettivamente completamente inventate che effettivamente non hanno alcun riferimento alla realtà.
  • Potrebbe invece trattarsi di storie che in realtà sono realmente capitate al soggetto ma che sono disclocate a livello temporale in un tempo differente da questo presente. In pratica il soggetto non avrebbe percezione del fatto che la storia che sta raccontando, il vissuto è in realtà collocato in un periodo temporale differente.

Comprendere che il racconto è inventato

Com’è possibile per la persona che ascolta chi racconta questa storia ricca di fantasia e invezioni comprendere che si tratta di un qualcosa di completamente inventato? Ci sono una serie di elementi che in quanto tali, consentono a chi ascolta la storia con attenzione di comprendere che si tratta di un racconto del tutto fittizio e inventato che nulla ha a che fare con la realtà di tutti i giorni.

Vediamo quali sono gli elementi che in quanto tali fanno comprendere che siamo di fronte a un racconto del tutto inventato:

  • Per prima cosa spicca il fatto che il racconto sia nettamente discrepante rispetto al contesto nel quale si trova calato
  • I contenuti non hanno un livello di coerenza tale per rendere credibile quello che viene raccontato
  • Il racconto come tale si presta a analisi, valutazioni scettiche da parte di chi lo sta ascoltando

 La menzogna potrebbe nascere da una domanda

In alcuni casi si è notato che questo approccio che ha la persona che soffre di questa problematica può essere il risultato di uno stimolo che giunge dall’esterno. Gli viene magari posta una domanda specifica e a quella domanda risponde creando dal nulla una storia che non ha alcuna inerenza con la realtà.

Poi ci sono i casi in cui questo tipo di approccio creativo che ha la persona che soffre di questo disturbo non è il risultato di una domanda diretta fatta da un altro interlocutore ma si tratta invece di un meccanismo che nasce spontaneo dalla sua mente e che lo porta a costruire il racconto fantastico.

Ci sono poi pazienti che possono anche adottare dei comportamenti che sono completamente coerenti con le storie che hanno raccontato, dimostrando in tal modo di essere totalmente in buona fede e di credere fermamente alle storie che raccontano e di avere una grande fiducia che riguarda queste loro memorie completamente inventate.

Studi e ricerche sulla problematica

Recenti studi hanno messo in evidenza come le persone che in maniera spontanea tendono a costruire una storia, un racconto, un aneddoto sulla loro vita che ha caratteristiche del tutto illusorie e fittizie, presentano una sostanziale incapacità che è quella di riuscire a riconoscere in maniera chiara e e corente l’ordine delle informazioni che devono memorizzare.

Questa sostanziale incapacità di traduce di fatto in una sequenza di ricordi che hanno un ordine cronologico errato. Nel caso in cui invece il paziente risponda a uno stimolo esterno, magari a una domanda specifica, il problema essere collegato a un processo mnemonico carente.

Si tratta di persone che in linea di principio non riconoscono di avere un problema, non sono assolutamente persuasi di avere problemi di deficit cognitivi e per questo motivo tendono a essere convinti di non avere alcun tipo di problema in tal senso. Proprio per questo livello di persuasione personale, il disturbo si accresce. Tenderanno quindi ad accrescere il loro livello di produzione fantastica di racconti che non hanno alcun tipo di fondamento idoneo con la realtà.

Sindrome di Korsakoff

Esiste un tempo specifico inerente a questo disturbo? Tende a perdurare nel tempo o è di durata variabile? Per prima cosa è bene dire che in molti casi questi processi di confabulazione sono il risultato di soggetti che nel corso della loro vita hanno avuto traumi che hanno coinvolto aree del cervello.

Parlando della sindrome di Korsakoff la durata della problematica è piuttosto variabile. Può comparire nella prima fase della malattia per poi magari regredire completamente fino a scomparire del tutto in una fase successiva delle malattia.

Si tratta di pazienti che hanno problematiche specifiche. Infatti il loro cervello non funziona come dovrebbe, in modo particolare l’area temporale e quella legata al processo di orientamento presentano dei deficit notevoli. Proprio per questo motivo spesso sono del tutto ignari di quali siano le ragioni in base alle quali si trovano in una struttura ospedaliera.

Un nuovo racconto fantastico

Proprio per una sorta di meccanismo del tutto patologico, le persone che vengono piano piano messe di fronte all’evidenza di raccontare storie fantastiche, inventate, senza alcun tipo di fondamento con la realtà rimangono del tutto sorpresi quando comprendono questa cosa. La loro sorpresa è talmente accentuata che tendono a inventare nuove storie che di fatto cercano di dare una giustificazione e un senso profondo a quello che gli è accaduto e al perchè gli accade.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.