Cinofobia

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Alcune persone nella loro vita, possono sperimentare una paura irrazionale chiamata cinofobia che non ha alcun tipo di fondamento verso i cani. Cosa accade a una persona che magari sta passeggiando per la strada e vede passare un cane? Il soggetto sente improvvisamente di avere un forte senso di ansia, che non ha alcun tipo di fondamento razionale, questo può accadere ogni volta che si trova nelle vicinanze di un animale del genere. Si tratta a tutti gli effetti di una fobia che provoca stati di ansia piuttosto accentuati, tuttavia è bene anche cercare di spiegare quale sia la paura profonda nella quale il soggetto si trova davanti a un cane. Quello che lo spaventa, al punto tale da provare un vero e proprio stato di ansia è il fatto che il cane potrebbe attaccarlo in maniera improvvisa e moderlo.

Si tratta di una paura che si manifesta solo in presenza dell’animale o è talmente radicata che il solo pensiero oppure una foto sono in grado di scatenare la fobia? In realtà è radicata nel soggetto in maniera molto profonda al punto tale che solo il pensiero è in grado di scatenare questa fobia.

Si tratta di una forma specifica di disturbo inserita a tutti gli effetti nel manuale dei disturbi mentali e solitamente è equiparata a stati di ansia, volendo essere più precisi è inserita nel capitolo delle fobie.

Definizione di fobia

Ora se dovessimo dare una definizione specifica del termine fobia, come potremmo intenderla? Diciamo che a tutti gli effetti ci troviamo in presenza di un soggetto che sperimenta una forma di paura che non ha alcuna base razionale. Non esiste una proporzione reale tra l’evento reale che il soggetto percepisce come essere un pericolo, e la paura in sè.

I soggetti che soffrono di queste problematiche hanno una paura irrazionale, un timore profondamente radicato nel loro animo nei riguardi di un’azione che nelle altre persone non provoca alcun tipo di reazione. Anzi al contrario si tratta di gesti che possono avere anche una cadenza quotidiana che in un soggetto non fobico non scatenano alcun tipo di reazione. Nella maggior parte delle volte ad un soggetto non fobico una situazione specifica del genere lascia solo indifferenza.

Il soggetto fobico è perfettamente consapevole di vivere una paura del tutto irrazionale che non ha alcun fondamento nella realtà di tutti i giorni, tuttavia sperimenta delle sensazioni fisiche e psicologiche che sfuggono al suo controllo.

Scarsa comprensione dagli altri e sensazione di isolamento

Un soggetto che vive questa condizione, preda di questa fobia può subire anche una sorta di penalizzazione nell’ambito sociale. Infatti le persone che non vivono questa condizione non sono in grado di capire cosa accade nell’animo di un soggetto fobico. Vedere un cane, un cucciolo affettuoso e morbido, magari giocherellone che di solito suscita tenerezza e voglia di accarezzarlo come può venire vissuto come una paura?

Quindi la percezione che hanno gli altri è quella non di una fobia ma di una esagerazione da parte del soggetto che lamenta questa problematica. Questo comporta in molti casi l’isolamento e la scarsa comprensione. Si tende semplicemente a pensare che il soggetto esageri e quindi capita che chi soffre di questa sensibilità specifica si senta dire che si tratta di un cane buono e di non avere una reazione del genere.

Cosa accade nell’animo della persona fobia quando incontra disapprovazione sociale e scarsa comprensione? La persona inizia a provare quasi un senso di vergogna, il fatto che il giudizio degli altri sia così netto e di disapprovazione causano una sofferenza nel soggetto fobico che non si sente compreso e accettato. Al punto tale che per evitare il giudizio degli altri tenderà con il tempo a cercare di nascondere la sua fobia. Magari anche inventando scuse che possano in qualche modo giustificare il suo profondo senso di malessere.

Motivazioni legate alla paura dei cani

Esistono delle motivazioni specifiche che possano spiegare la paura per i cani? Non è così semplice riuscire a comprendere quali siano i motivi veri per i quali un soggetto inizia ad avere una fobia del genere. In alcuni casi potrebbe essere il risultato di un evento concreto nel quale il soggetto ha subito veramente un attacco diretto da parte di un cane. Oppure in forma del tutto passiva gli è capitato di assistere a un evento del genere.

In ogni caso se dobbiamo parlare di questa fobia, potremmo dire che è il risultato di una serie di variabili che andiamo a vedere:

 

 

  1. Potrebbe essere il risultato di un avvenimento reale e concreto accaduto al soggetto
  2. Potrebbe essere il risultato di un evento al quale si è stati presenti che ha riguardato magari un componente della propria famiglia
  3. Potrebbe essere il risultato di una sorta di condizionamento sociale nel quale si sono ricevute informazioni o si sono visti filmati che sottolineavano la pericolosità di un evento del genere

Come si comporta un soggetto che prova una paura del genere? Con la classica tecnica dell’evitamento, pensando che a tutti gli effetti evitare tutte quelle situazioni nelle quali la fobia si potrebbe scatenare, rappresenti la soluzione migliore. Purtroppo le cose non stanno così. Il sollievo derivato dall’evitare la situazione ansiogena è solo momentaneo. Con il passare del tempo proprio l’evitare la situazione che scatena la paura, porterà il soggetto ad avere sempre più radicata nel proprio animo questa fobia che acquisterà forza e renderà sempre di più la vita limitata nell’ambito sociale.

Sintomatologia della cinofobia

Quali sono i sintomi specifici che accompagnano questa specifica fobia? In presenza di un cane, un soggetto che ha queste problematiche potrebbe avere sintomi quali:

  1. Il soggetto potrebbe avere un diffuso malessere generalizzato
  2. Potrebbe avere problemi di battito accellerato ( tachicardia)
  3. Potrebbe percepire come un senso di soffocamento
  4. Potrebbe iniziare a sudare in maniera abbondante
  5. Potrebbe avere tremori
  6. Potrebbe avere vertigini

Su un piano psicologico, la fobia scatena i seguenti sintomi:

  1. Il soggetto sperimenta un senso di ansia diffusa e generalizzata
  2. Sente di non avere il controllo e avverte un senso di impotenza
  3. Potrebbe anche avere una grande paura: quella di morire
  4. Potrebbe avere un attacco di panico

Tutta la sintomatologia di cui abbiamo parlato, svanisce improvvisamente nel momento in cui la persona si allontana dall’animale.

Rivolgersi a uno specialista

Se la fobia è talmente accentuata in un soggetto al punto tale da non riuscire più a vivere in maniera soddisfacente la tua vita sociale, è arrivato il momento di rivolgersi a uno specialista. Uno psicologo che potrà aiutarti a gestire la problematica e ad acquisire un certo grado di consapevolezza del tuo problema.

La terapia maggiormente consigliabile per la cinofobia è quella cognitivo-comportamentale, basata su un lavoro che riguarda i sintomi che il soggetto presenta quando è in presenza dell’evento scatenante. In modo tale da riuscire ad acquistare nel corso del tempo un maggior livello di aucontrollo fino a risolvere del tutto il problema.

Si dovranno progressivamente utilizzate delle tecniche che progressivamente espongano il soggetto alla situazione tanto temuta. In maniera tale da riuscire col tempo a fargli vivere l’evento con la calma e la razionalità che sono necessarie.

 

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.