Entesite inserzionale

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Quando parliamo di entesite inserzionale a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una problematica che si può presentare nel momento in cui una persona deve muovere il piede, magari piega un ginocchio, magari piega un gomito. Perchè tutto questo possa accadere, serve che uno specifico segnale passi dalla fascia muscolare che è interessata e che di fatto guida il movimento fino alla zona dell’osso. Questo a tutti gli effetti necessita di un collegamento che si crea tra il muscolo e il legamento deputato al controllo dell’articolazione e dell’osso stesso.

Quindi quando parliamo di questo collegamento che esiste tra muscoli-legamenti e lo scheletro, potremmo dire che esiste una sorta di “fettuccia” chiamata in maniera tecnica entesi. Qual’è la sua funzione? La risposta corretta è che è quella di legare tra di loro delle strutture di natura anatomica.

Questa fettuccia definita in gerco tecnico entesi, potrebbe essere soggetta a un processo di natura infiammatoria, questo di fatto potrebbe innescare un’entesite. Non esiste una forma standard in tal senso ma è più corretto dire che le caratteristiche sono differenti in base a della sede del corpo dove tende a manifestarsi.

Da questo punto di vista è corretto dire che potrebbe fare la sua comparsa come processo di natura infiammatoria legato ad un tendine o a più tendini. Questo ovviamente è legato al tipo di articolazione interessata dalla problematica. Le caratteristiche differenti che assume riguardano anche la zona dove si manifesta, sarà quindi diversa se si manifesta nella zona della spalla, se il dolore interessa la zona del gomito, fino ad arrivare ad un’altra problematica definita fascite plantare che interessa il piede.

Parliamo di cause

Quali sono da questo punto di vista le cause maggiormente comuni che possiamo in tal senso identificare? Per prima cosa è corretto dire che se non ci sono in corso particolari patologie che possono interessare le articolazioni e l’apparato osteo-articolare (possiamo in tal senso citare le classiche malattie reumatiche), le cause sono di altra natura, vediamo quali:

  • Potrebbero essere collegate ad un sovraccarico di natura funzionale;
  • Potrebbero essere legate a traumi.

Potrebbero esserci delle attività che in quanto tali possono far rischiare al soggetto di avere questa problematica? La risposta è si, pensiamo a persone che magari come sport praticano la corsa indossando in tal senso calzature che da questo punto di vista non sono idonee.

Potrebbe anche accadere a quelle persone che sono appassionate di palestra e fanno esercizi a corpo libero magari allenando una determina fascia muscolare. Il movimento ripetuto potrebbe in tal senso portare ad un livello di “stanchezza” i tendini e fa aumentare il rischio che il soggetto possa andare incontro a entesite.

Parlando invece di traumi, in maniera particolare rischiano quei soggetti che possono andare incontro a cadute, oltre a sforzi molto intensi, che il corpo da questo punto di vista non è assolutamente in grado di sostenere. Un esempio potrebbe essere quello di caricarsi magari sulle spalle in maniera del tutto repetina e improvvisa un peso di alcune decine di chili. Se in tal senso non si è più che preparati, si può seriamente rischiare di andare incontro ad un trauma.

Sintomatologia

Quale può essere da questo punto di vista la sintomatologia alla quale si potrebbe andare incontro? In linea generale le manifestazioni che potremmo avere in tal senso sono:

  • Il paziente potrebbe andare incontro a una sindrome dolorosa;
  • Il paziente potrebbe andare incontro a gonfiore;
  • Il paziente potrebbe avere un’incapacità di muovere in maniera del tutto normale l’articolazione coinvolta.

In molti casi, oltre ai sintomi appena descritti, il paziente potrebbe avere una sensazione di calore ( in alcuni casi di arrossamento da questo punto di vista) che riguarda la zona interessata. Da questo punto di vista è bene dire che potrebbero presentarsi i classici legati ad un processo di natura infiammatoria allo stesso modo di com’erano soliti descriverli i latini.

Quindi avremo calore e una sindrome dolorosa, oltre ad un arrossamento ed un gonfiore che si assocerà a calore e sindrome dolorosa.

Affaticamento nello sport

Quando si parla di affaticamento nello sporta a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta essenzialmente di una sensazione negativa che di fatto si traduce in un mancato recupero da un punto di vista fisico e mentale, potremmo da questo punto di vista parlare a tutti gli effetti di un eccesso di fatica con relativi sintomi. Quali sono? Vediamolo insieme:

  • Quando si parla di sintomi relativi ad un’eccessiva fatica, possiamo in tal senso riferici a problematiche quali la sonnolenza e la letargia da un punto di vista mentale. Un’altra problematica alla quale il soggetto potrebbe andare incontro è la difficoltà a concentrarsi;
  • Se invece dobbiamo riferirci a sintomi che sono legati ad un affaticamento da un punto di vista fisico, potremmo avere una perdita di forza, una perdita di resistenza, una perdita di mobilità;
  • Nella vita di tutti i giorni tra i sintomi invece che potremmo avere c’è l’alterazione dello stimolo della fame, da questo punto di vista il soggetto potrebbe soffrire di inappetenza oppure al contrario potrebbe avere un aumento nell’appetito, sperimentando in desiderio del tutto incontrollato per determinati alimenti.

In linea generale fare attività motoria è caldamente consigliato e fa bene al corpo e alla mente, tuttavia non si deve esagerare, superando magari quel limite oltre al quale diventa controproducente. Il superamento di quella soglia, potrebbe portare una persona ad avere un calo di capacità atletiche o magari compromettere il proprio stato di salute.

Cause legate all’affaticamento

Quali possono essere le cause legate al processo di affaticamento? Vediamole insieme:

  • Per prima cosa una causa che in tal senso potremmo identificare è quella di sottoporre il nostro corpo ad un carico eccessivo in termini di allenamento, questo sia per quanto riguarda l’intensità sperimentata, il volume e la densità;
  • Un altro fattore molto importante che in tal senso non va sottovalutato è il regime alimentare del soggetto. Un’insufficienza a livello nutrizionale che riguarda i nutrienti specifici, può essere un’altra motivazione più che valida. Parliamo in tal senso di proteine, vitamine, minerali;

Questi fattori che abbiamo appena descritto ed analizzato, potrebbero creare una compromissione a livello di:

  • Un fattore che ne potrebbe risentire è sicuramente legato all’efficienza del muscolo;
  • Un altro fattore che potrebbe risentire è sicuramente l’efficienza del sistema nervoso, portiamo in tal senso l’esempio di una marcata ed eccessiva concentrazione di serotonina che risulta essere presente nel cervello.
  • Parlando invece di cause generali legate alle fatica mentale potremmo annoverare eventi in tal senso traumatici, depressione, ansia, disturbo bipolare, disturbo ossessivo compulsivo;
  • La fatica fisica potrebbe invece essere legata a patologie quali la miastenia, la fibromialgia, l’ipotiroidismo, processi infettivi, l’anemia, l’emocromatosi.

Considerazioni finali

Come affrontare l’entesite inserzionale? In tal senso potrebbero essere indicati farmaci definiti di automedicazione, si parla per esempio degli antinfiammatori non steroidei. Un fattore molto importante del quale tenere conto è il fatto che ci sono persone che magari hanno patologie reumatiche che sono in tal senso maggiormente a rischio nello sviluppare l’entesite.

Versamento endoarticolare