Fecaloma

1311

Quando parliamo di fecaloma a cosa ci stiamo riferendo? Qual’è la sintomatologia che può manifestarsi nel soggetto? Come si interviene per cercare di dare sollievo al paziente? Modificando le abitudini alimentari e magari svolgendo una sana e regolare attività di tipo fisico, possiamo in anche qualche modo favorire la motilità del nostro tratto intestinale evitando di avere problematiche che possono causarci anche dolori di natura fisica? Quali sono i rimedi che un paziente può adottare per favorire una corretta evacuazione del materiale fecale evitando invece problematiche come la stipsi? Se nel tratto intestinale si ferma del materiale fecale che il paziente non riesce ad espellere nella maniera solita e abituale, quali possono essere le conseguenze alle quali va incontro? Ci sono delle variazioni specifiche che si possono apportare al nostro regime dietetico per favorire in tal modo il transito intestinale?

La problematica della quale parliamo oggi viene anche spesso definita con altri termini specifi quali stecoroma, coproma o scatoma. Di cosa si tratta esattamente? Stiamo parlando di un problema che coinvolge un tratto intestinale specifico, in modo particolare l’ultima parte dell’intestino. Il materiale fecale che è solito transitare e che verrà in seguito espulso dal nostro corpo attraverso la defecazione cambia il proprio livello di consistenza.

Mutamento consistenza materiale fecale

Il materiale fecale in condizioni normali ha una durezza e una consistenza che aiutano il transito dall’ultimo tratto dell’intestino verso la zona rettale-anale dove verrà correttamente espluso in seguito attraverso la defecazione. Tuttavia se la sua consistenza abituale dovesse per qualche modo variare e magari diventare maggiormente dura, questo potrebbe causare degli invetitabili problemi. 

Il suo consolidamento e il suo diventare una massa piuttosto dura, potrebbe causare una sorta di ostruzione con il materiale fecale che rimane fermo proprio in questo ultimo tratto dell’intestino. Questa problematica si può presentare ed è in maniera frequente correlata a soggetti che soffrono di stipsi ( stitichezza). 

Permanenza del materiale fecale

Se in condizioni normali il materiale fecale rimane in questo tratto per un certo periodo per proseguire e poi essere espulso in maniera corretta in una fase successiva, il suo rimanere nel tratto intestinale finale porta ad un’altra conseguenza. L’acqua che transita nell’intestino viene progressivamente riassorbita da questa massa fecale dura. 

Le conseguenze di questo riassorbimento sono il progressivo indurimento del materiale fecale che diventa sempre più duro e secco. Queste suone nuove caratteristiche fanno in modo tale che il processo di evacuazione diventi sempre più difficile. Per questo motivo, la permanenza per periodo più lungo del previsto del materiale fecale in questo tratto specifico dell’intestino causa come conseguenza lo sviluppo del fecaloma.

Forma asintomatica

Questa massa dura di feci almeno in una fase iniziale quando si forma e rimane nell’ultimo tratto intestinale, non è detto porti ad avere delle sintomatologie specifiche. Anzi potremmo trovarci in presenza di una massa che non dà alcun tipo di sintomo al paziente, del tutto asintomatica. Proprio per questo motivo almeno in una fase iniziale potrebbe essere difficile accorgersi della presenza di una massa indurita di materiale fecale nel tratto intestinale.

Seconda fase : la sintomatologia

Come abbiamo visto almeno in fase iniziale il soggetto che ha questa occlusione intestinale non presenta alcun tipo di sintomo. Tuttavia in una fase successiva, la sintomatologia che il paziente tenderà a percepire e a riscontrare è tipica di una occlusione che interessa la zona intestinale avremo quindi:

  • Il soggetto potrebbe avere dei dolori che interessano la zona addominale
  • Il soggetto potrebbe avere una distensione di natura addomonale. Si tratta di una condizione nella quale nella zona dell’intestino si avverte del gonfiore che potrebbe correlarsi a disturbi quali il meteorismo o l’intestino irritabile e può invece presentarsi come una occlusione
  • Il soggetto potrebbe avere delle fasi in cui avviene una contrazione di natura anale spasmodica. Il termine spasmodica indica un contrazione che si manifesta in maniera del tutto repentina e improvvisa e involontaria
  • La zona anale potrebbe essere interessata da una sindrome dolorosa che il soggetto avverte
  • Il soggetto potrebbe avere una forma di nausea
  • Il soggetto potrebbe avere una manifestazione come il vomito

Condizione patologica correlata all’occlusione

Nel caso di un’occlusione causata dall’indurimento di materiale fecale, potremmo trovarci in presenza di una patologia correlata a questa problematica? Si, andiamo a vedere quali potrebbero essere:

  • La problematica a livello intestinale potrebbe essere correlata a un cancro del colon. Si tratta di una neoplasia di natura tumorale che si manifesta in seguito alla crescita incontrollata di cellule che rivestono la mucosa relativa a questo organo. Per fortuna si tratta di una patologia tumorale rara. Tende a manifestarsi in soggetti che hanno un’età compresa tra i 60 e i 75 anni. Ci sono dei fattori specifici che possono incrementare i risch di sviluppare una patologia del genere?

Si, da un punto di vista alimentare un soggetto che è solito consumare alimenti ricchi di grassi e di proteine di derivazione animale è maggiormente predisposto alla formazione di tumori del tratto intestinale. Esistono in tal senso anche dei fattori di tipo genetico che possono aumentare il rischio che il soggetto sviluppi una patologia del genere?

Si, se nel ceppo familiare ci sono parenti che hanno avuto nel corso del tempo patologie come il tumore del colon retto in forma ereditaria i rischi sono sicuramente maggiori. Tuttavia i fattori di rischio che si possono innescare possono anche essere di natura non ereditaria. Per esempio abitudini come il fumo, patologie del tratto intestinale come ad esempio il morbo di Crohn possono aumenare il rischio di sviluppare questa neoplasia specifica.

Sintomatologia

Nella maggior parte dei casi il cancro nella zona del colon si sviluppa a causa della presena di polipi intestinali che presentano un quadro del tutto asintomatico. In alcuni casi invece possono causare delle perdite di natura ematica che si possono rilevare con l’esame del sangue occulto nelle feci.

Tuttavia la sintomatologia per quanto possa essere vaga non va assolutamente sottovalutata, vediamo quali sono le manifestazioni:

  • Il soggetto potrebbe avere una sensazione di stanchezza diffusa
  • Il soggetto potrebbe avere una condizione di inappetenza
  • Nei casi più seri il soggetto potrebbe diventare anemico
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a una perdita di peso
  • Il soggetto potrebbe alternare periodi nei quali soffre di stipsi alternata poi a diarrea

Un’altro possibile disturbo correlato 

Un’altra causa correlata all’occlusione intestinale dovuto alla permanenza di materiale fecale può essere la stipsi ( stitichezza). Si tratta di un problema che riguarda la fase della defecazione che impedisce al soggetto di espellere nella maniera più naturale possibile le feci. Per poter essere definita come tale, il disturbo deve reiterarsi nel tempo per almeno un periodo di tre mesi.

Nell’approfondire la stitichezza possiamo anche dire che potremmo trovarci in presenza di due forme specifiche:

  • La primaria si caratterizza per un transito del materiale fecale più lento rispetto al normale
  • La secondaria si caratterizza per l’utilizzo di farmaci in maniera eccessiva che possono averla causata quali per esempio antidepressivi.

Rimedi per il fecaloma

Quali sono i rimedi che si possono mettere in campo per un problema del genere? Una cosa molto importante da fare è cercare di modificare la consistenza del materiale fecale agendo attraverso l’utilizzo di supposte o clismi. Si può anche utilizzare un approccio differente che prevede la progressiva riduzione della massa che ostruisce la zona dell’intestino tramite apposito sgretolamento manualmente.

Se si tratta di un’ostruzione seria, nella quale si è provato a intervenire con le metodologie adesso citate senza risultati, si dovrà allora procedere con un intervento chirurgico che per rimuovere la massa di materiale fecale. 

In termini di prevenzione è bere condurre uno stile di vita sano, basato su un regime alimentare dove si prediliga il consumo di frutta e verdura. Potrà sicuramente aiutare svolgere una moderata attività fisica e bere molta acqua.