Idrocefalo anziani

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L’idrocefalo negli anziani spesso definito normoteso può avere una serie di manifestazioni che vanno dal:

  •  L’anziano potrebbe avere delle difficoltà quando cammina;
  • L’anziano potrebbe soffrire di incontinenza a livello urinario;
  • L’anziano potrebbe soffrire di una forma di demenza.

Qual’è la causa principale di problematiche del genere? Si tratta essenzialmente di un aumento in termini di liquido che in condizioni normali circonda la zona del cervello. Tuttavia parlano di sintomi è bene ricordare anche:

  • Il paziente potrebbe presentare un quadro di instabilità diffusa e generale;
  • Il paziente potrebbe avere una perdita che riguarda l’equilibrio;
  • Potrebbe percepire una sensazione particolare, quella di avere come i piedi fissati al pavimento;
  • La demenza potrebbe essere una fase di sviluppo che in quanto tale tende a non svilupparsi fino a quando la malattia non è in uno stadio evoluto;
  • Quali sono gli esami specifici per determinare quale sia il livello di liquido presente nella zona del cervello? Solitamente si provvede con una risonanza magnetica tramite immagini e o una puntura lombare;
  • Da questo punto di vista un approccio efficace è quello che prevede l’inserimento di uno shunt nel cervello e che consente di poter eliminare il liquido presente in eccesso;

Parliamo del liquido cerebrospinale

Quando si parla di liquido cerebrospinale, ci stiamo riferendo a un liquido che come tale ha una funzione di natura protettiva che è prodotto in forma costante. Il liquido in quanto tale risulta essere presente negli spazi che sono presenti all’interno del cervello. Questa condizione definita normotesa si ipotizza si verifichi quando il liquido non ha un processo di riassorbimento nella norma e di conseguenza tende ad accumularsi.

Parliamo di una forma univoca di idrocefalo oppure al contrario parliamo di forme differenti di idrocefalo? In realtà è più corretto dire che potrebbe trattarsi di una forma di natura secondaria e in questo caso è innescato da altre problematiche quali:

  • Si parla di emorragia subaracnoidea;
  • Potrebbe essere la conseguenza di una meningite;
  • Potrebbe essere la conseguenza di un trauma di natura cranica.

Parliamo di sintomatologia

Qual’è la sintomatologia specifica che è alla base dell’idrocefalo? I sintomi maggiormente presenti sono quelli legati all’instabilità e alla mancanza di equilibrio. In concreto cosa accade alle persone che hanno una problematica del genere? Vediamolo insieme:

  • Le persone potrebbero avere una camminata caratterizzata dalla lentezza;
  • L’andatura potrebbe essere caratterizzata da instabilità;
  • Le gambe potrebbero assumere una posizione divaricata.

Tuttavia i sintomi potrebbero anche riguardare incontinenza di natura urinaria e la tendenza a cadere. Il fatto che il paziente possa sviluppare una forma di demenza è legata ad una fase avanzata della malattia stessa. Ci sono in tal senso sintomi che possono indicare una fase iniziale di demenza? Si, vediamo quali sono:

  • Il paziente potrebbe avere delle difficoltà che si esprimono in fase di pianificazione;
  • Il paziente potrebbe avere delle difficoltà che si esprimono in fase di organizzazione;
  • Il paziente potrebbe avere delle difficoltà se deve formulare idee;

Parliamo di diagnosi

Il processo di diagnosi prevede degli step specifici quali:

  • Per prima cosa il paziente dovrà essere sottoposto a una visita di natura medica;
  • Il secondo approccio riguarderà una Rmi;
  • L’eventuale rimozione del liquido cerebrospinale presente in quantità eccessiva, aiuterà il paziente ad avere meno sintomi;

Quando nasce il sospetto che il paziente possa soffrire di questa problematica? In tal senso potrebbero esserci problemi legati a:

  • Difficoltà oggettive quando cammina;
  • Problemi di incontinenza urinaria;
  • Problematiche di demenza.

Il processo di diagnosi si dovrà basare su:

  • Per prima cosa si indagheranno a fondo i sintomi. Potrebbe essere utile porre in tal senso domande alle persone, ai familari;
  • Lo step successivo verrà fatto eseguendo un esame di natura obiettiva con una valutazione di natura neurologica;
  • Dovrà essere fatto un esame per comprendere quale sia lo stato mentale del soggetto;

Non si può escludere che si debba ricorrere a un esame neurologico maggiormente approfondito, dove si valuteranno aree legate alla funzione mentale oltre al livello umorale del paziente stesso. Per quale motivo viene eseguito? Principalmente consente al medico di poter operare una distinzione tra una patologia come la demenza da altre patologie che hanno sintomi del tutto similari.

I sintomi che riguardano il livello di memoria del soggetto, sono essenzialmente indicativi di demenza. Mentre il delirio è una patologia che riguarda essenzialmente l’attenzione. La diagnosi prevede tra gli step immagini relative alle aree del cervello e una Rmi che consentirà di stabilire se sia presente liquido cerebrospinale in quantità eccessiva. Tuttavia la conferma della diagnosi si potrà avere solo tramite una puntura lombare.

Per drenare il liquido presente in eccesso, verrà inserito un drenaggio di natura temporanea che interessa la zona del midollo spinale. Il fatto che in tal senso possano ridursi i sintomi lamentati del paziente, indicano che siamo in presenza sicuramente di un idrocefalo normoteso.

Parliamo di shunt

Posizionare uno shunt nei ventricoli cerebrali consente di drenare il liquido in eccesso presente nella zona del cervello. Come avviene la procedura? Verrà inserito un tubicino sottile che tramite la zona addominale. Quali sono i vantaggi che può trarre il paziente che verrà sottoposto a questo trattamento? La procedura può dare vantaggi quali:

  • Per prima cosa consentirà di migliorare la capacità di camminare;
  • Un altro miglioramento riguarderà l’incontinenza della quale il paziente può soffrire.

Non si può non ricordare quanto sia importante effettuare una diagnosi che sia il più precoce possibile. Infatti in questa maniera si potrà intervenire facendo in maniera tale da evitare che si possa sviluppare una forma di demenza o almeno ridurre questo rischio.

Demenza

Tuttavia se il paziente soffre di demenza allora si renderà necessario adottare una serie di misure idonee. Tra queste abbiamo:

  • Per prima cosa sarà importante ricreare un ambiente luminoso e allegro;
  • Puntare su delle abitudini.

Un altro aiuto che può essere dato a persone che soffrono di demenza è costruire un programma basato su attività quotidiane quali ad esempio:

  • L’abitudine a lavarsi;
  • L’abitudine a mangiare;
  • L’abitudine a dormire.

Tuttavia anche chi vive e assiste una persona che soffre di demenza può andare incontro a forme depressive e esaurimenti data la pesantezza dell’incarico svolto. Da questo punto di vista sarà bene avere tutte le informazioni che necessitano a una persona che deve svolgere questo incarico. Se si è in difficoltà sarà molto importante avvalersi di aiuti quando ce ne sia la necessità.

Non di deve poi dimenticare che l’idrocefalo negli anziani, quando si tratta di una forma normotesa richiede che chi assiste queste persone abbia anche la massima cura verso la propria persona. Quindi andranno coltivate passioni, hobby e interessi.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.