Tic

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Se non avete mai sentito parlare dei tic, sappiate che solitamente si associano a una sindrome specifica. Viene chiamata Sindrome di Tourette. Si tratta di una patologia mentale che in linea generale viene diagnosticata a un soggetto quando è piccolo, si manifesta già da bambini. In linea di massima si tratta di manifestazioni di natura motoria che possono essere di molteplice natura, si parla anche di manifestazioni di natura vocale. Esiste un tempo specifico quantificabile per la presentazione di queste problematiche ? Si, solitamente nel momento in cui compaiono nel bambino la loro presenza dura almeno per un anno. Nell’arco di questo anno il disturbo tende a ripresentarsi in maniera frequente, solitamente può esserci un periodo di acquiescenza che dura all’incirca tre mesi durante il quale il disturbo non si presenta. Se dovessimo dare una definzione di questi disturbi come li potremmo classificare meglio?

Quando parliamo di queste problematiche è bene definirle come dei movimenti che hanno la caratteristica di essere improvvisi, tendono a ripetersi nel tempo. Per quanto riguarda quelli vocali di solito sono collegati a un molteplice numero di segmenti muscolari presenti nella persona. 

Possiamo definirli in modo univoco o ci sono delle classificazioni specifiche in base alle quali dobbiamo basarci? Esistono delle classificazioni specifiche, vediamo quali:

  • Potrebbero essere semplici in questo caso il movimento involontario riguarda un solo gruppo muscolare
  • Potrebbero essere complessi e in questo caso si riferiscono a più gruppi muscolari. Il soggetto li manifesta in maniera più lenta e durano più a lungo

Manuale diagnostico e classificazione del disturbo

Basandoci sul manuale diagnostico questi disturbi sono a loro volta suddivisi in quattro categorie specifiche:

  • Potremmo trovarci in presensa di un paziente che ha la sindrome di Tourette
  • Potremmo trovarci in presenza di un paziente che ha un disturbo permanente di origine motoria o di natura vocale
  • Potremmo trovarci in presenza di un paziente che presenza un disturbo che ha una natura transitoria
  • Potrebbe trattarsi di un disturbo non specificato

Criteri diagnostici

Quali sono i criteri diagnostici in base ai quali è possibile parlare di un disturbo del genere? Vediamo insieme quali sono i parametri dei quali occorre tenere conto:

  • Il primo parametro è legato alla presenza di un disturbo di natura vocale
  • Il secondo parametro è legato alla durata del problema
  • Il terzo parametro è legato a quando compare il disturbo
  • Il quarto parametro si basa sul principio dell’esclusione. Dopo una serie di indagini attente si sono escluse altre variabili mediche che potrebbero provocare questo disturbo

 Sempre secondo il manuale dei disturbi di natura medica, questo tipo di problematica specifica deve fare la sua comparsa nel soggetto prima dei 18 anni di età. Per poter parlare di una sindrome come quella di Tourette, deve esserci una storia clinica riguardante il paziente dove in passato si sono presentati problematiche di natura motoria singole o multiple e un problematiche di natura vocale.

Intensità del fenomeno

Queste problematiche ovviamente possono avere periodi di maggiore acquiescenza ( il problema è presente ma si manifesta poco) oppure al contrario possono manifestarsi in maniera più intensa e pronunciata. Quando accade? Vediamolo insieme:

  • Un soggetto che sta vivendo un periodo particolarmente stressante può vedere aumentato il suo problema
  • Un soggetto che si trova in un periodo di tranquillità personale può avere un aumento nelle manifestazioni
  • Al contrario un soggetto che deve svolgere un’attività che richiede una certa attenzione, mirata aiuta a ridurne la presenza

 Parliamo della sindrome di Tourette

Qual’è l’età durante la quale si può manifestare questa sindrome? In linea generale la malattia fa la sua comparsa verso i cinque anni di età. C’è poi un periodo nel quale le problematiche tendono ad acuirsi ed è compreso tra gli 8 e i 12 anni. Durante l’adolescenza di solito il problema ha una progressiva stabilizzazione per poi ridursi di intensità dopo i 18 anni.

Tuttavia è anche bene dire che tutti i giovani che soffrono della sindrome di Tourette hanno anche un’altra serie di problematiche che andiamo a definire:

  • Possono avere atteggiamenti aggressivi
  • Possono essere soggetti che hanno un livello di impulsività piuttosto elevato
  • Possono essere soggetti che hanno disturbi di ansia
  • Possono essere soggetti che hanno problemi nell’ambito familiare

Approcci terapeutici

Quali sono dunque gli approcci di natura terapeutica che sono a disposizione per curare queste problematiche? Ci sono varie tecniche partiamo da una tradizionale per arrivare a quelle più moderne:

  • Il trattamento più classico per i tic prevede di far ripetere al paziente questi movimenti per un lasso di tempo di circa 30 minuti per poi alternare delle pause. Tuttavia il livello terapeutico di questa tecnica è ormai minimo.  
  • La tecnica chiamata Habit Reversal è una delle più studiate e applicate. Parte dal presupposto di fornire al paziente un livello elevato di consapevolezza dei propri problemi, in modo da creare delle controrisposte che andranno a sostituire quelle sbagliate. Comprendere meglio il problema, capirne la dinamica e rendersi conto di quando è in procinto di manifestarsi aiuta il paziente ad avere un maggior grado di consapevolezza. Come combatte il paziente in maniera efficace queste problematiche? Il paziente apprende delle risposte che gli consentono nel corso del tempo di contrastare la problematica fino alla scomparsa dell’esigenza di farla emergere.
  • Contestualmente a questa tecnica una parte importante è un attento monitoraggio che il paziente può mettere in atto per mezzo di un diario, in questo modo sarà possibile identicare le situazioni che più di altre durante il corso della giornata mettono in moto questo meccanismo patologico
  • Un altro approccio molto utile prevede la manipolazione  di quegli eventi, quelle situazioni nelle quali per lungo tempo queste problematiche tendono a non emergere 
  • Se si tratta di un paziente ansioso o comunque parliamo di una persona che sta magari vivendo un periodo molto particolare, basato su eventi fortemente stressanti da un punto di vista emotivo al punto tale da creare le condizioni ideali perchè si manifestino questi problemi, occorrerà puntare su tecniche specifiche per cercare di ridurre il livello di stress e ansia presenti nel soggetto. Quali sono le tecniche che si potranno utilizzare in tal senso? Vediamole insieme:
  1. Al soggetto potrà essere insegnato a respirare in maniera tale da rilassare il proprio corpo e la propria mente
  2. Si può insegnare al sogetto un percorso di training muscolare in maniera progressiva

Esiste poi una tecnica specifica che parte dal presupposto che ci sia una stretta correlazione tra la percezione del paziente del problema che deve arrivare e il problema stesso. Bisogna quindi spezzare questo legame in che modo? Il paziente viene esposto in maniera frequente a quella sensazione che il problema stia per manifestarsi ma deve imporsi di resistere all’insorgenza del tic tollerando quella sensazione poco piacevole che ne accompagna la comparsa.

 

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.