Ipopituituarismo

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Quando utilizziamo un termine come ipopituituarismo indichiano essenzialmente una condizione nella quale l’ipofisi di un soggetto non funziona come dovrebbe. Quindi possiamo sicuramente utilizzare il termine ridotta funzionalità dell’ipofisi. Quali sono le conseguenze di una problematica o patologia del genere? La prima è la produzione in quantità minori o addirittura la mancanza di ormoni che che vengono abitualmente prodotti dall’ipofisi. Qual’è la sintomatologia che può lamentare il soggetto? In realtà è corretto rispondere dicendo che tutto dipende da quale sia l’ormone che non viene prodotto. Tuttavia se dovessimo citare alcune conseguenze alle quali un soggetto potrebbe andare incontro potremmo avere:

  • Il soggetto con problemi all’ipofisi potrebbe avere uno sviluppo ridotto in termini di altezza
  • Il soggetto con problemi all’ipofisi potrebbe avere problemi di infertilità
  • Il soggetto con problemi all’ipofisi potrebbe avere problemi legati al livello di sopportazione di basse temperature
  • Il soggetto con problemi all’ipofisi potrebbe avere un senso di affaticamento generalizzato e diffuso
  • Il soggetto con problemi all’ipofisi potrebbe avere problemi con assenza totale di secrezione a livello latteo

Come si arriva a una diagnosi per una patologia del genere? Essenzialmente si fanno degli esami che andranno a misurare i livelli ormonali che l’ipofisi ha prodotto nel flusso sanguigno. In che modo intervenire se in un soggetto l’ipofisi non funziona come dovrebbe e secerne quindi una quantità di ormoni minori rispetto a quelli che dovrebbe? 

In linea generale si tende a intervenire con una terapia a base di ormini sintetici che vanno a sostituire quelli mancanti. Tuttavia in alcuni casi si deve intervenire in maniera chirurgica o con terapie mirate qualora ci fossero neoplasie dell’ipofisi. 

Parliamo di ipofisi

Facciamo ora un piccolo approfondimento sull’ipofisi. Per prima cosa è bene dire che ci troviamo in presenza di una ghiandola che in termini di dimensioni non è molto grande. Tuttavia ha una funzione molto importante perchè in condizioni normali produce una serie di ormoni che a loro volta controllano una parte consistente di altre ghiandole endocrine.

Quando ci riferiamo a questa specifica patologia la prima cosa che possiamo dire è che si tratta di una problematica molto particolare e non comune. I fattori che possono causare questa problematica sono di varia natura tra cui:

  • Potrebbe essere la conseguenza di disturbi di natura infiammatoria
  • Potrebbe essere la conseguenza di neoplasie dell’ipofisi
  • Potrebbe essere la conseguenza di una scarsa irrorazione di sangue dell’ipofisi

Tra le cause che potrebbero interessare la zona dell’ipofisi abbiamo:

  • Potrebbe trattarsi di una problematica legata alla presenza di neoplasie dell’ipofisi
  • Potrebbe trattarsi di un problema legato all’apporto di sangue nella zona dell’ipofisi che non è adeguato in seguito a per esempio coaguli di sangue
  • Potrette trattarsi di una problematica legata a infezioni
  • Potrebbe essere la conseguenza di disturbi di natura infiammatoria
  • Potrebbe trattarsi della conseguenza di malattie di origine autoimmune

Problemi all’ipotalamo

Non dimentichiamo in tal senso che eventuali problemi presenti nella zona dell’ipotalamo colpiscono anche la zona dell’ipofisi in tal senso potremmo avere:

  • Potremmo trovarci in presenza di una neoplasia che ha colpito la zona dell’ipotalamo
  • Potrebbe trattarsi della conseguenza di problematiche di natura infiammatoria
  • Potrebbe essere la conseguenza di traumi localizzati nella zona del cranio
  • Potrebbe trattardi problemi di natura ormonale legati agli ormoni dell’ipotalamo

Parliamo di sintomi

Parlare di sintomi in una problematica di ormoni non prodotti non è semplice, molto dipende dal tipo di ormone e da quale sia la sua funzione. Per esempio se dovessimo parlare di un deficit prodotto dall’ormone della crescita molto dipende se colpisce i bambini i gli adulti. Nei bambini si manifesta con uno sviluppo non adeguato in termini di altezza, tuttavia le influenze riguardano anche lo sviluppo complessivo del bambino. Negli adulti non si manifesta in bassa statura ma in sintomi quali scarsa energia, una eccessiva presenza di grasso nel corpo e poca muscolatura, problemi in termini di colesterolo.

Se si tratta di un deficit riguardante le gonadotropine in donne che non sono ancora arrivate alla menopausa potrebbe causare problemi al ciclo mestruale con improvvise interruzioni. Negli uomini questo problema potrebbe invece causare riduzione nel volume testicolare e ridotta capacità di produrre gli spermatozoi.

Se si parla di deficit relativi all’ormone tirestimolante si possono produrre problematiche legate alla tiroide con episodi di ipotiroidismo. Il soggetto in tal senso potrebbe avere sintomi quali:

  • Il soggetto potrebbe avvertire uno stato di confusione
  • Il soggetto potrebbe avvertire una scarsa tolleranza al freddo
  • Il soggetto potrebbe avere un aumento di peso
  • Il soggetto potrebbe soffrire di stipsi

Ormone adrenocorticotropo

Se la carenza in termini ormonali dovesse riguardare un ormone chiamato adrenocorticotropo i sintomi che il soggetto potrebbe avere sono:

  • Senso di stanchezza
  • Un livello di pressione bassa a livello di arterie
  • Una quantità di glucosio bassa
  • Poca tolleranza a sforzi

Se il deficit riguarda l’ormone prolattina una donna avrà una produzione di latto successivamente al parto insufficiente o del tutto assente.

Il soggetto potrebbe essere una condizione chiamata apoplessia ipofisaria dove non c’è una adeguata irrorazione sanguigna dell’ipofisi. Si parla comunque di pazienti che hanno un tumore dell’ipofisi e tra i sintomi abbiamo:

  • Il soggetto ha cefalee piuttosto marcate
  • Il soggetto percepisce rigidità a livello del collo
  • Il soggetto può avere febbre

Processo diagnostico

Come si arriva alla diagnosi per una problematica del genere? Tendenzialmente si punterà su esami del sangue che dovranno servire a misurare i livelli ormonali presenti nel soggetto. Si faranno anche esami diagnostici tramite l’acquisizione di immagini. Il medico dovrà essere molto attento, tendendo sempre presente che se ci sono problemi in termini di ormoni ipofisari questa condizione causerà necessariamente una riduzione negli ormoni prodotti da altre ghiandole.  

Per esempio valutare la produzione dell’ormone della crescita nell’ipofisi non è per nulla semplice. Infatti l’ormone viene prodotto in cicli differenti durante le ore notturne e l’ormone viene anche utilizzato in maniera molto rapida. Per questo motivo si punterà a determinare quali sono i livelli dell’Igf-1. Tuttavia non è sufficiente il monitoraggio dell’Igf-1 per arrivare a una diagnosi di deficit dell’ormone della crescita.

Per questo motivo si utilizzerà un test per per stimolare l’ipofisi e indurla a produrre l’ormone della crescita.

Approcci terapeutici

Quali saranno quindi gli approcci di natura terapeutica che si potranno mettere in campo per cercare di risolvere l’ipopituituarismo? Per prima cosa bisognerà stabilire quale sia la causa della problematica relativa all’ipofisi. Se si tratta di un tumore in maniera frequente l’approccio migliore sarà quello di asportare il tumore. Molto dipende anche dalle dimensioni effettive del tumore, per questo motivo se se questo dovesse essere talmente grande da estenersi oltre alla struttura ossea del cervello si procederà a somministrare una   radioterapia ad elevato voltaggio.

Se si tratta di patologie tumorali legate alla produzione di prolattina, si interviene con terapie farmacologiche mirate a base di:

  • Dopamina
  • Bromocriptina
  • Cabergolina

Quali sono i vantaggi di questi farmaci? In linea generale sono in grado di ridurre le dimensioni del tumore e anche di prolattina. Unitamente a questo si dovrà intervenire con una terapia che vada a sostituire quelli che sono gli ormoni che mancano. 

 

  

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.