Priapismo sintomi

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Quali sono i sintomi del priapismo? Sia che si parli di ragazzi, sia che si parli di giovani adulti esistono alcuni sintomi specifici che se tendono a manifestarsi sintomi quali:

  • Un dolore piuttosto marcato
  • Si è in presenza di un paziente che presenta un’età inferiore ai 10 anni
  • Se si tratta di evento traumatico che ha riguardato la zona del pene
  • Se si tratta di un evento traumatico che ha riguardato la zona dell’inguine
  • Se un soggetto inizia ad avere febbre
  • Se inizia a soffrire di sudorazione durante le ore notturne

Questi sono tutti sintomi che in quanto tali non devono in alcun modo essere sottovalutati. Se ci si accorge di avere una problematica del genere, sarà bene consultare un medico per fare consentire a questo specialista di stabilire quali siano le motivazioni per le quali il paziente soffre di un’erezione dolorosa e persistente. Questa manifestazione potrebbe essere la conseguenza di:

  1. Un disturbo di carattere anomalo
  2. Un disturbo con un certo livello di gravità

 Parliamo di priapismo

Quando parliamo di una problematica del genere a cosa ci stiamo essenzialmente riferendo? Si tratta di una persona che soffre di un’erezione che provoca dolore e si mantiene costante per un certo arco di tempo. Si tratta di un’erezione consequenziale a un processo di eccitazione di natura sessuale nell’uomo? No, la condizione non è collegata in alcun modo a pulsioni e desideri di natura sessuale o a un determinato livello di eccitazione.  C’è un’età specifica nella quale si può manifestare una problematica del genere? Si in generale si parla di soggetti che hanno:

  • Si parla di persone che hanno un’età compresa tra i 20 anni e i 50 anni.
  • Si parla di bambini piccoli che hanno un’età compresa tra i 5 anni e i 10 anni di età.

Parliamo del pene

Qual’è la struttura anatomica specifica del pene? Il pene è composto da quelli che vengono definiti seni urogenitali, strutture apposite adibite a far fluire il sangue. Poi troviamo i corpi cavernosi? Qual’è il meccanismo fisiologico che consente al pene di un uomo di avere l’erezione? Nei corpi cavernosi fluisce il sangue e quindi la struttura del pene cambia, diventando più grande. I muscoli localizzati nella zona inguinale hanno la funzione di irrigidirsi, in questo modo il sangue non defluisce dal pene e questo consente il mantenimento della fase di erezione.

Parliamo di priapismo di natura ischemica

Perchè il pene maniente per un tempo piuttosto prolungato la fase di erezione? Perchè il sangue non defluisce dalla zona del pene. Tuttavia questo comporta dei seri problemi, infatti non c’è ricambio in termini di flusso sanguigno, in questo modo non c’è la possibilità che arrivi nella zona del membro maschile del sangue nuovo e ricco in tal senso di ossigeno.

Quali sono le conseguenze per il pene del paziente? La mancanza di un’adeguata quantità di ossigeno che non arriva nella zona del pene e proprio questo stato viene chiamato priapismo di natura ischemica. Parliamo ora di tempistiche, cercando capire quali sono le conseguenze su un paziente se l’erezione di mantiene costante nel corso del tempo per un determinato arco temporale.

Se il paziente dovesse avere un’erezione che tende a protrarsi per un tempo maggiore alle quattro ore, percepirà un dolore molto intenso. La fase di erezione poi riguarda il pene mentre la parte chiamata glande potrebbe essere in uno stato di totale distensione e relax. Quali sono le conseguenze alle quali si può andare incontro con un’erezione anomala del genere? Vediamo insieme:

  1. Se il priapismo tende a prolungarsi nel corso del tempo il paziente potrebbe soffrire di disfunzione erettile.
  2. Se il priapismo tende a prolungarsi nel corso del tempo il paziente potrebbe avere il tessuto relativo al pene che va in necrosi.

Tuttavia non è detto che il paziente soffra per forza di una forma di priapismo che si prolunga nel corso del tempo, potrebbe anche trattarsi di una forma che ha fasi di intermittenza. Quindi il soggetto potrebbe avere periodi nei quali l’erezione tende a prolungarsi nel tempo, alternate ad altre fasi nella quali non è presente alcuna erezione.

Parliamo di priapismo in forma non ischemica

Quando il priapismo è rilevabile in forma non ischemica, vuol dire che verso la zona del pene arriva una quantità di sangue molto abbondante. Per quale motivo il flusso di sangue risulta essere così ricco? Perchè probabilmente si è prodotta una lesione o un evento traumatico che interessa un’arteria che si trova nella zona dell’inguine. Quali sono le differenze con le altre forme di priapismo che abbiamo visto fino a questo momento? Vediamole insieme:

  1. Per prima cosa il paziente non prova un dolore così pronunciato in fase di erezione.
  2. Un altro fattore da tenere in considerazione è che non provoca necrosi nei tessuti del pene

Allo stesso modo si tratta di una forma specifica nella quale è molto più difficile che il soggetto possa soffrire di una forma di disfunzione di natura erettile.

Parliamo di cause

Quali sono quindi le cause che possono portare un soggetto a soffrire di priapismo? Vediamole insieme:

  • Potrebbe essere legata ad una possibile anomalia nei vasi sanguigni
  • Potrebbe essere legata a una possibile anomalia legata ai globuli rossi
  • Potrebbe essere legata a una possibile anomalia dei nervi

Si parla di tutte quelle strutture che di fatto consentono di trasportare il sangue nella zona del pene. Volendo identificare una serie di cause che potremmo dire comuni potremmo avere:

  • Se si tratta di soggetti in età adulta, potrebbe essere la conseguenza dell’assunzione di farmaci specifici per la disfunzione erettile. Quali sono i farmaci maggiormente utilizzati? Vediamoli insieme: si parla di avanil, di tadalafil, di vardenafil.
  • Se si tratta invece di soggetti più giovani le cause potrebbero essere collegate a patologie come l’anemia falciforme e in alcuni casi la leucemia.

 Cause meno comuni

Quali sono invece le cause meno comuni? In tal senso potrebbero essere collegate a:

  • Forme tumorali neoplastiche come il tumore alla prostata.
  • Potrebbe essere la conseguenza di una lesione che interessa il pene.
  • Potrebbe essere la conseguenza di una lesione che interessa la zona del midollo spinale.
  • Potrebbe essere la conseguenza nel paziente dell’utilizzo di farmaci antidepressivi, anticoagulanti, corticosteroidi.

Visita medica

Qule sarà l’approccio del medico durante la visita alla quale sottoporrà il paziente? Verranno fatte una serie di domande tra queste:

  • Tempistiche relative all’erezione
  • Se il paziente avverte dolore durante l’erezione
  • Se ci sono stati potenziali traumi che hanno interessato la zona del pene
  • Se il soggetto soffre di una patologia come l’anemia falciforme

Nonostante l’attenzione del medico sia chiaramente rivolta alla zona dei genitali, il medico esaminerà con una certa attenzione la zona addominale, farà un esame rettale. Non è da escludere che non venga fatto un esame di natura neurologica che consente di verificare se sono presenti eventuali patologie nella zona del midollo spinale.

Quali esami verranno fatti al paziente?

Quali sono gli esami che verranno fatti al paziente? Il medico potrebbe prelevare del sangue dalla zona del pene per capire quanto ossigeno sia presente. Potrebbe anche essere fatto un ecodoppler del pene. In presenza di dubbi sull’effetiva causa, si potranno fare altri esami quali:

  • Verrà fatto un emocromo con formula
  • Verrà fatta un’analisi delle urine
  • Potrebbe essere fatta una tomografia computerizzata
  • Potrebbe essere fatta una risonanza magnetica per immagini

Approcci terapeutici

Quali sono gli approcci terapeutici se un paziente manifesta i sintomi del priapismo? Sulla zona interessata potrebbe essere applicato del ghiaccio. Se il paziente avverte un dolore piuttosto marcato potranno essere prescritti farmaci antidolorifici. In altri casi si potrà procedere con l’anestetico nella zona del pene per iniettare un farmaco che consente di restringere i vasi sanguigni che trasportano sangue verso il pene.

In casi estremi potrebbe essere creato uno shunt chirugico che consente di creare un passaggio per fare in maniera tale di deviare il corso del sangue in eccesso.

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