Riabilitazione dopo ricostruzione chirurgica del crociato anteriore

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La riabilitazione dopo la ricostruzione chirurgica del crociato anteriore prevede degli step precisi e specifici, tuttavia prima di approfondire questo argomento è bene soffermarsi un attimo su quella che risulta essere la funzione specifica del ginocchio. Per prima cosa è bene evidenziare come si tratti di una parte importante del nostro corpo, infatti la sua funzione specifica è quella di riuscire a sostenere nel modo più efficace e funzionale il soggetto in posizione eretta e non solo, dovendo tenere conto di un fattore molto importante: il peso corporeo che ha un soggetto. Un’altra attività alle quale il ginocchio è deputato è quella di consentirci di camminare nella maniera più corretta possibile. Se dovessimo analizzare la struttura del ginocchio per prima cosa dovremmo chiederci di quante parti è formato.

In tal senso è corretto rispondere che la zona del ginocchio è essenzialmente costituita da due segmenti specifici, vediamo quali:

  • Il ginocchio di un soggetto è costituito da due articolazioni una chiamata femoro-rotulea
  • Il ginocchio di un soggetto è costituito a due articolazioni la seconda viene chiamata femoro-tibiale

Quali altre strutture consentono di fare in maniera tale che queste due articolazioni mantengano la posizione ottimale? Questo avviene grazie ai legamenti, nello specifico se ne possono individuare due vediamo quali sono:

  1. Le articolazioni vengono mantenute nella posizione ottimale da un legamento chiamato del crociato anteriore
  2. Le articolazioni vengono mantenute nella posizione ottimale da un lamento chiamato del crociato posteriore

Legamento crociato anteriore e sua funzione

Se dovessimo approfondire la funzione specifica del legamento crociato anteriore cosa potremmo dire in tal senso? Essenzialmente svolge due funzioni specifiche che andiamo a vedere:

  • Ha una funzione molto importante che è quella di prevenire eventuali ed eccessive fasi distensive del ginocchio
  • Ha una funzione molto importante che è quella di prevenire eventuali rotazioni interne eccessive della zona della tibia, in modo particolare la parte interna

Quali sono le peculiarità specifiche di questo legamento? Per prima cosa non ha una resistenza eccessiva, la sua struttura lo rende più fragile rispetto a possibili traumi, lesioni o danni. Trattandosi di un segmento che rispetto ad altri è fragile, può andare incontro a una lesione per motivazioni differenti, vediamo quali sono:

  1. Una sua lesione potrebbe essere la conseguenza di un trauma, pensiamo per esempio a una caduta
  2. Una sua lesione potrebbe essere la conseguenza di una eccessiva sollecitazione che dovuta a un’attività troppo intensa
  3. Una sua lesione potrebbe essere la conseguenza di un utilizzo non idoneo dell’articolazione stessa
  4. Potrebbe avere una lesione che è la conseguenza di una fase di estensione troppo accentuata

 Quali i soggetti maggiormente esposti a questo tipo di trauma

Quali sono le persone che rispetto ad altre sono maggiormente esposte a lesioni in questa zona del corpo? Sicuramente soggetti che praticano sport a livello agonistico, dove è più facile avere un contatto fisico traumatico con un avversario o una fase di distensione della zona delle ginocchia molto pronunciata.

Parlando di sport che possono procurare questo tipo di lesione abbiamo:

  • Si tratta di un tipo di lesione che può prodursi su uno sportivo che pratica calcio
  • Si tratta di un tipo di lesione che può prodursi su uno sportivo che pratica rugby
  • Si tratta di un tipo di lesione che può prodursi su uno sportivo che pratica sci
  • Si tratta di un tipo di lesione che può prodursi su uno sportivo che pratica salti

Tuttavia la problematica non interessa necessariamente solo gli sportivi. Potrebbe anche riguardare soggetti che nel corso della loro vita svolgono un lavoro da un punto di vista fisico usurante, dopo magari si utilizzano molto le ginocchia.

Sintomatologia

Quali sono dunque i sintomi che possono far sospettare che si è generata una lesione che interessa il legamento crociato anteriore? Vediamoli insieme:

  • Un sintomo che il soggetto che ha una lesione a questo legamento è la sindrome dolorosa
  • Un altro sintomo è un’evidente e oggettiva difficoltà quando il soggetto cammina
  • Un altro sintomo è legato al ginocchio stesso che perde di stabilità da questo punto di vista

In ogni caso è bene dire che quando il legamento si rompe, il soggetto sentirà un rumore simile a uno schiocco. Tuttavia non è sempre detto che la sintomatologia sia talmente seria da far sospettare una lesione al legamento. Quindi se si ipotizza di avere una lesione a questo legamento sarà molto importante fasi visitare da un medico che sarà in grado di stabilire con certezza quanto sia serio il problema del paziente.

Approcci terapeutici

Quali sono dunque gli approcci terapeutici che consentono di risolvere questo tipo di lesione? L’opzione a disposizione è di fatto l’intervento chirurgico che dovrà essere necessariamente eseguito per evitare conseguenze più serie quali l’artrosi del ginocchio. Per prima cosa il medico dovrà analizzare la lesione per capire di quale tipologia sia, in tal senso potrebbe essere:

  1. Potrebbe trattarsi di una lesione che ha causato un allungamento del legamento
  2. Potrebbe trattarsi di una lesione che solo in parte ha compromesso il corretto funzionamento del legamento
  3. Potrebbe trattarsi di una lesione che ha compromesso in maniera totale il funzionamento del legamento

Vediamo ora quali sono gli interventi chirurgici che si possono mettere in atto per sostituire questo legamento danneggiato.

Asportazione tendine rotula

L’approccio chirurgico potrebbe prevedere in una prima fase la rimozione del tendine della rotula che di fatto andrà a sostituire il legamento che ha la lesione. I contro sono legati a una maggiore fragilità che può interessare l’intera zona articolare.

Nel secondo tipo di intervento, si utilizzano i tendini di due muscoli che servono a flettere la coscia. Vengono utilizzati quelli dello stesso paziente. I contro di questa soluzione sono legati ai tempi di recupero relativi alla fascia muscolare della coscia. Di conseguenza il paziente avrà un processo di riabilitazione maggiormente lento.

Un ultimo approccio di natura chirurgia che può essere utilizzato in tal senso prevede che si prelevi da un donatore tutto quello che serve per poi eseguire un successivo trapianto sul paziente che presenta la problematica. Tuttavia non ci può essere in tal senso alcun tipo di miglioramento se il paziente non collaborerà da subito.

Riabilitazione

La cosa più importante alla quale il paziente dovrà essere sottoposto in seguito all’intervento è il processo riabilitativo. In tal senso prima si porrà il paziente nell’ottica di intraprendere una terapia di natura fisica riabilitativa, meglio sarà. In tal senso sarà molto importante già dal giorno dopo all’intervento iniziare la ginnastica. Da questo punto di vista è molto importante sottolineare come sia fondamentale la collaborazione del paziente e la sua ferma volontà di recuperare il prima possibile la funzionalità del ginocchio.

Vediamo ora nel dettaglio cosa prevede la riabilitazione dopo la ricostruzione chirurgica del crociato anteriore. In tal senso andranno fatti esercizi relativi al piede e al ginocchio. Sarà importante estendere in maniera attiva il ginocchio. Successivamente sarà utile far eseguire esercizi in una piscina. Il paziente dovrà nuotare con lo stile libero. Per quanto concerne la palestra potranno essere eseguiti esercizi con la cyclette, esercizi di squat con un inclinazione di 45 gradi e anche con leg press con un peso che non sia superiore ai 15 chilogrammi.

Nelle settimane successive il programma andrà portato avanti con costanza, per consentire di recuperare la piena funzionalità del ginocchio nei tempi previsti.

Esostosi