Sclerosi a placche

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Sclerosi a placche di quale patologia stiamo parlando? Si tratta di un processo di natura infiammatoria che ha carattere cronico relativo al sistema nervoso centrale. Quali sono le cause che portano allo sviluppo di una patologia del genere? Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a stabilire quali siano le cause specifiche. Si tratta di fattori di varia natura e non si è ancora riuscito a definirli. Quali sono le caratteristiche di questa patologia? Vediamole insieme:

  • Possiede la caratteristica di essere autoimmune
  • Nel soggetto c’è sicuramente una predisposizione genetica
  • Oltre alla predispozione ci sono una serie di fattori legati all’ambiente
  • Un soggetto che fuma è maggiormente predisposto
  • Un soggetto che ha un livello di vitamina D basso
  • Un soggetto che ha un livello di esposizione minima ai raggi del sole Uvb
  • Un soggetto che può avere un processo di natura infiammatoria in corso con un virus chiamato Epstein-Barr

 Come si manifesta in un soggetto

Come si manifesta questa specifica patologia? Nell’organismo del soggetto si producono delle lesioni a livello di cellule facenti parte del sistema nervoso centrale. Queste lesioni o anche definite placche, contengono al loro interno differenti tipologie di globul bianchi. Questi a loro volta sono responsabili della comparsa di processi di natura infiammatoria. Nel corso del tempo un altro danno che tendono a creare è quello della perdita di una sorta di scudo di natura protettivo che legato alle cellule nervose.

Quali sono le conseguenze specifiche nell’organismo di una persona che perde questo scudo di natura protettiva? La perdita dello scudo di fatto genera un malfunzionamento delle cellule nervose che non svolgono più la loro funzione di trasporto del segnale nervoso. Questa tipologia di deficit è all’origine dei problemi che il soggetto in termini di sintomi può manifestare tra i quali abbiamo:

  1. Il soggetto potrebbe iniziare ad avere problematiche che riguardano la capacità visiva
  2. Il soggetto potrebbe iniziare ad avere problematiche che riguardano la mobilità di braccia e gambe
  3. Il soggetto potrebbe iniziare ad avere delle problematiche che riguardano il proprio livello di mantenimento dell’equilibrio

Tende a colpire con maggiore frequenza la popolazione maschile o quella femminile? Le fasce di popolazione che vengono colpite appartengono a paesi specifici? Alla prima domanda è corretto rispondere segnalando che l’incidenza nelle donne è doppia rispetto a quella negli uomini. Per quanto riguarda i paesi dove la malattia si diffonde, è maggiormente presente nei paesi del Nord Europa.

Sintomatologia

Qual’ è la sintomatologia alla quale il soggetto che è affetto da questa patologia è sottoposto? Per prima cosa parlando di questa malattia è bene evidenziare due caratteristiche specifiche molto importanti, vediamo quali:

  • La patologia può manifestarsi in parti del corpo differenti
  • La patologia può manifestarsi a distanza di tempo

Il processo infettivo può avere un decorso del tutto asintomatico oppure al contrario ci possono essere una serie di sintomi o problematiche neurologiche in base alle quali il soggetto può avere dei sintomi. Da questo punto di vista il soggetto nel corso del tempo potrebbe andare incontro a una problematica di natura fisica e di natura cognitiva che lo rendono di fatto disabile. Questo chiaramente inciderà in maniera negativa sulla qualità della sua vita.

Volendo parlare di sintomi che si possono manifestare abbiamo:

  1. Il soggetto potrebbe avere delle problematiche che investono la sua capacità di vedere
  2. Il soggetto potrebbe avere delle problematiche che riguardano un formicolio che potrebbe avvertire agli arti o magari perdere la sensibilità per quanto riguarda il senso del tatto
  3. Il soggetto potrebbe avere delle problematiche che riguardano la capacità di avvertire il freddo e il caldo
  4. Il soggetto potrebbe avere delle problematiche legate alla capacità di utilizzare la forza dei propri muscoli

I sintomi appena descritti possono avere un andamento molto altalenante, quindi ci saranno periodi nei quali il soggetto manifesterà questa problematica, insieme ad altri periodi nei quali la problematica sarà del tutto acquiescente.

Parliamo delle varie forme di malattia presenti

In realtà non è corretto parlare di una forma ma di varie tipologie della malattia, andiamo a vedere quelle attualmente classificate:

  • La prima forma è quella in cui i sintomi tendono ad avere una fase nel quale si manifestano e una fase nella quale sono completamente acquiescenti. Si tratta della forma di sclerosi maggiormente diffusa
  • La seconda forma di sclerosi è quella progressiva in maniera secondaria. In questo caso si tratta di una forma nella quale i problemi relativi alla disabilità sono costanti e gli episodi nei quali il soggetto manifesta benessere sono rari
  • La terza forma è di tipo primario ed è progressiva. La sintomatologia tende a presentarsi in maniera del tutto graduale per poi arrivare a un progressivo peggioramento
  • Esiste una forma con un decorso che è caratterizzato dalla progressività e con possibili ricadute

Processo diagnostico

Qual’ è l’iter corretto in termini di diagnosi per una forma del genere? La diagnosi verrà fatta sulla base dei sintomi che il paziente lamenta e di una serie di esami di approfondimento quali:

  1. Al soggetto verrà prescritta una risonanza magnetica dell’encefalo
  2. Al soggetto verrà prescritta una risonanza magnetica del midollo spinale

Tuttavia per poter avere una diagnosi corretta in tal senso, sarà bene che il paziente venga indirizzato su centri altamente specializzati dove ci siano neuorologi con un certo grado di esperienza per determinare e comprendere la problematica del paziente. Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a trovare una cura che possa curare e risolvere una patologia come la sclerosi a placche. Da questo punto di vista il paziente potrà essere sottoposto a una serie di trattamenti di natura farmacologica che potranno ridurre i sintomi e rallentare l’evoluzione medesima della patologia.

La terapia quindi si pone alcuni obiettivi di fondo, vediamo quali:

  1. Cercare di prevenire al meglio la possibile disabilità alla quale andrà incontro il paziente
  2. Cercare di migliorare la qualità della vita del paziente stesso

Approcci terapeutici

Quali sono gli approcci terapeutici che si possono mettere in campo per la cura di questa malattia? Oltre ai tradizionali e a quelli già conosciuti, nel corso dell’ultimo ventennio, la medicina ha fatto notevoli passi in avanti, soprattutto per quanto riguarda gli approcci di natura sperimentale.

Vediamo insieme quali nuove terapie sono disponibili per il paziente:

  1. Una terapia si basa sull’utilizzo di anticorpi monoclonali verso i linfociti di gruppo B
  2. Ci sono poi dei farmaci quale ad esempio quello delle statine che eventualmente viene utilizzato per il colesterolo e la sua sintesi
  3. Ci sono poi dei trattamenti che in quanto tali non sono mirati al sistema immunitario o alle cellule relative al sistema nervoso centrale che aiutano però a ridurre i sintomi della sclerosi quali:
  • Il soggetto può andare incontro a sbalzi legati all’umore
  • Il soggetto presenta disturbi relativi alla sensibilità
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a problemi di disfunzione di natura erettile
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a problemi di minzione
  • Il soggetto potrebbe avere dei disturbi di natura intestinale
  • Il soggetto potrebbe avere dei tremori legati alla postura

Si tratta di una patologia di natura contagiosa? No, in realtà non è una patologia contagiosa e non è detto che porti il soggetto al decesso, tuttavia si tratta in ogni caso di una patologia che in quanto tale va monitorata e va trattata in maniera costante e continua. Motivo per cui da un punto di vista sociale ha dei costi di trattamento piuttosto elevati sul paziente e chiaramente vanno tenuti in considerazione anche gli impatti di natura sociale sempre sul paziente.

Parliamo di operatori sanitari

Gli operatori sanitari nel trattamento di questa patologia si dovranno approcciare con:

  • Terapie mirate al paziente
  • Processi di riabilitazione

Vita del paziente

La vita del paziente si alternerà tra l’ospedale, il lavoro e il contesto di casa. Si dovrà cercare di costruire attorno al paziente le condizioni in base alle quale si possa muovere e possa vivere con il livello di autonomia maggiore possibile. Non è da sottovalutare da questo punto di vista un fattore come quello legato alla vita quotidiana del paziente dove andranno stimolati alcuni aspetti tra questi:

  1. Si dovrà fare in maniera tale che il paziente mantenga un livello di autostima elevato
  2. Si dovrà puntare nel paziente allo sviluppo delle conoscenze
  3. Non dimentichiamo poi un altro aspetto molto importante che si basa sulla capacità di ascolto che sapranno mettere in campo gli operatori sanitari.

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