Sindrome di Cotard

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Se non avete mai sentito parlare della sindrome di Cotard, sappiate che si tratta di una patologia di origine mentale nella quale il soggetto è coinvinto di essere morto, in alcuni casi è radicata in lui la convinzione che il suo corpo abbia perduto degli organi o addirittura del sangue. Viene anche conosciuta come ” sindrome dell’uomo morto”, in questa forma mentale,  tra le varie ossessioni delle quali è caratterizzato il soggetto una accentuata  è quella secondo la quale si avverte l’odore della propria carne che dal punto di vista del malato psichiatrico è in avanzato stato di decomposizione. Infatti emana proprio un odore specifico, quello della carne in avanzato stato di  putrefazione.

Si tratta di una malattia mentale che si presenta da sola o può essere accompagnata da altre forme mentali? In linea generale in maniera frequente può essere accompagnata da altre patologie di natura mentale e può anche essere la conseguenza di traumi o neoplasie di natura tumorale. 

Nel manuale diagnostico delle malattie mentali è stata inserita nel segmento delle illusioni di derivazione somatica. Si tratta di una forma rara o diffusa? In linea generale possiamo parlare di una malattia piuttosto rara che scatena nel soggetto che ne è affetto una convinzione profonda e radicata. 

La sua esistenza terrena è cessata, di conseguenza il suo corpo, la sua carne sono in stato di decomposizione-putrefazione. Sempre nella mente del soggetto la convinzione di avere perduto alcuni organi del proprio corpo e anche il sangue è un’altra delle ossessioni mentali delle quale soffre. 

Cenni storici della patologia

La malattia fu scoperta e descritta per la prima volta da un neurologo di origine francese di nome Jules Cotard, questo è avvenuto alla fine del diciannovesimo secolo. L’occasione per analizzare questa malattia e cercare di definirla avvenne in seguito al caso di una donna francese che dichiarava di non essere in grado di morire di una morte naturale. Secondo il suo punto di vista era stata infatti condannata a uno stato di dannazione eterno.

Per questo motivo dal suo punto di vista alcuni organi interni non erano più presenti nel suo corpo e per questo motivo non avvertiva più lo stimolo della fame e non aveva più la necessità di mangiare. 

Sindrome e sue specifiche

Questa sindrome definita anche come ” sindrome del cadavere che cammina” è una malattia mentale piuttosto rara. Il soggetto che ne soffre è fermamente convinto di non essere più in vita e per questo motivo di non avere più all’interno del suo corpo alcuni degli organi essenziali per poter continuare a vivere.

Nei casi più gravi e accentuati di questa forma psichiatrica, il soggetto è fermamente convinto del fatto che la sua carne emani un “odore di morte”, il classico odore che è legato alla condizione di decomposizione e di putrefazione di questa. Si tratta di una malattia che si manifesta in maniera improvvisa con associate tutte le ossessioni mentali del soggetto o c’è uno sviluppo graduale? Per poter essere maggiormente chiari, è bene parlare di fasi della malattia andiamo a vedere quali sono:

  • Nella prima fase della malattia il soggetto presenta una sindrome di natura depressiva correlata a stati di ipocondria
  • Nella seconda fase il soggetto che ne è affetto inizia a negare fermamente la propria esistenza nella folle convinzione di essere morto. Proprio in tal senso è persuato di avere perduto gli organi interni insieme al proprio sangue
  • Nella terza fase la malattia evolve e il suo decorso diventa cronico. Il paziente affetto da queste allucinazioni marcate, non riesce più a identificare la realtà nella quale è circondato e non ne trova più un senso

 In questa forma può anche capitare che il malato si convinca del fatto che anche i familiari, i parenti, tutte le persone a lui care e che fanno parte della sua vita affettiva siano decedute. Si tratta di una sindrome di natura psichiatrica che si manifesta da sola o può essere accompagnata da altre patologie psichiatriche?

Diciamo che in maniera molto frequente la sindrome di Cotard è correlata all’illusione di Capgras nella quale nella mente del soggetto prende forma un’altra convinzione sempre delirante: parenti, amici e familiari sono stati sostituiti da persone estranee, impostori. La sindrome si manifesta solo con stati deliranti e allucinazioni?

No, oltre ad avere allucinazioni piuttosto marcate, i pazienti che ne sono affetti possono avere due sintomatologie specifiche, andiamo a vedere quali sono:

  • Il soggetto che ne è affetto, può sperimentare un forte stato di ansia
  • Il soggetto che presenta queste problematiche può avere un senso di colpa piuttosto accentuato

Patologie correlate alla sindrome

Le persone che soffrono di questa sindrome, hanno anche altre problematiche di natura psicologica? Possono soffrire di altre condizioni di natura mentale? Si, andiamo a vedere nel dettaglio quali sono le ulteriori problematiche psichiatriche di un paziente che soffre di questa patologia mentale:

 

 

  • Potremmo essere in presenza di un soggetto che soffre di una forma di schizofrenia
  • Potremmo essere in presenza di un soggetto che soffre di un disordine bipolare
  • Potrebbe trattarsi di un soggetto femminile che soffre di una forma depressiva conseguente al parto
  • Potrebbe essere la conseguenza di condizioni di natura neurologica come l’epilessia
  • Potrebbe trattarsi di un soggetto che soffre di una forma di demenza
  • Potrebbe essere la conseguenza di un trauma 
  • Potrebbe trattarsi di una patologia mentale correlata a una neoplasia tumorale
  • Potrebbe trattarsi di una condizione mentale che si manifesta in seguito a un’infezione di natura celebrale

Esistono delle specifiche importanti correlate all’insorgenza di questa sindrome? Si, la storia della patologia e il suo sviluppo indicano chiaramente che tende a svilupparsi maggiormente in soggetti che hanno una lesione localizzata nel lobo parietale. C’è unpetà precisa nella quale si manifesta? Colpisce in prevalenza i soggetti di sesso maschile o i soggetti di sesso femminile?

In linea generale parliamo di una sindrome che tende a manifestarsi maggiormente in soggetti di sesso femminile che hanno un’età più vicina ai 50 anni. Può essere una condizione che si può scatenare in seguito all’assunzione di farmaci specifici? Si, potrebbe essere la conseguenza di una reazione di natura fisica di rigetto a un farmaco impiegato per curare malattie originate da specifici virus chiamato aciclovir.

Conseguenze sulla vita delle persone

Chiaramente chi soffre di una condizione patologica del genere tende a isolarsi dal contesto sociale e non avere più cura della propria persona. La ferma convinzione di essere morti li porta a trascurare aspetti quotidiani della vita come quello di nutrirsi e di lavarsi. La loro convinzione li porta a frequentare i cimiteri. Essendo fermamente convinti di essere morti, ritengono di essere immortali e quindi possono tentare il suicidio per dimostrare quanto questa loro condizione sia vera. Per questo motivo vanno monitorati attentamente.

Per curare questa sindrome si utilizza una combinazione di farmaci di natura antidepressiva, che stabilizzino l’umore in correlazione alla psicoterapia.