Torace carenato

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Quando parliamo di Torace carenato ci si riferisce ad una malformazione nella zona della parete toracica anteriore nella quale risulta esserci una sporgenza anomala della zona dello sterno e delle coste che tende ad accentuarsi durante la fase di sviluppo del soggetto nell’adolescenza. Quando utilizziamo il termine carenato, ci stiamo riferendo  non solo a una sorta di protrusione inerente alla parete del torace nella parte anteriore.

In realtà la terminologia si riferisce anche a un gruppo di malformazioni che tendono a coinvolgere in maniera variabile la zona delle articolazioni tra le coste, oltre alla cartilagine e la zona dello sterno. Da questo punto di vista parlando di cartilagine è bene dire che questa potrebbe essere coinvolta in maniera bilaterale o monolaterale. Potrebbe esserci un coinvolgimento della parte superiore o della parte inferiore dello sterno.

Parliamo di cause

Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a determinare per quale motivazione si possa produrre una condizione del genere, si ipotizza in tal senso che sia legata a una crescita anomala della cartilagine nella zona dello sterno collegata a difetti di fusione dello sterno stesso.

Possiamo parlare di predisposizione a livello genetico? La risposta è si, visto e considerato che almeno un quarto dei pazienti presenta dei familiari che hanno questa deformità che interessa la zona del torace. In termini invece percentuali è bene dire che almeno un quindici per cento dei soggetti presenta un legame con patologie che interessano il tessuto connettivo.

Sua manifestazione

Riferendoci in tal senso all’estetica di una persona che soffre di questa problematica è bene dire che nella maggior parte dei casi, si parla di un buon novanta per cento, la sporgenza in questione riguarda lo sterno e le cartilagini costali. La sporgenza delle coste potrebbe essere in tal senso anche di natura asimmetrica. Tuttavia in tal senso ci potrebbero anche essere forme definite miste con protusioni e depressioni da rotazione dello sterno.

Si può parlare di un difetto caratterizzato da una minore frequenza? La risposta è si, quello meno frequente è legato alla sporgenza del manubrio sternale.

Sintomi

Volendo parlare di sintomi è bene dire che in linea generale si tratta di una forma del tutto asintomatica, tuttavia nei casi più gravi e in età adolescenziale, potrebbe innescare dei sintomi quali la dolorabilità a livello muscolare e scheletrica. Potrebbe dare dei sintomi nella zona del torace e nella zona epigastrica nel momento in cui ci si trova nella posizione disteso a pancia in giù.

In casi molto rari potrebbe provocare sintomi quali:

  • Una ridotta capacità di resistere agli sforzi;
  • Un’insufficienza a livello respiratorio;
  • Una forma di asma che potrebbe essere indotta a seguito di esercizio di natura fisica.

Queste problematiche da cosa sono causate? La motivazione principale potrebbe essere collegata alla limitata capacità di dilatarsi del torace, in conseguenza di questa problematica si potrebbe assistere a una frequenza respiratoria piuttosto elevata. I sintomi potrebbero essere non solo di natura fisica ma anche di natura psicologica.

Approcci terapeutici

Quali sono gli approcci di natura terapeutica in tal senso? Si punta ad un approccio di natura conservativa nel quale non è prevista l’opzione chirurgica ma si utilizzano dei busti di natura ortopedica che determineranno in tal senso una compressione nella zona posteriore del torace.

Questo consentirà nel corso del tempo di arrivare a un graduale rimodellamento del torace medesimo. Da questo punto di vista è bene dire che questo approccio consente di avere un esito positivo in almeno il 65-80 per cento dei casi. Si parla di ragazzi che non hanno ancora compiuto i diciotto anni.

Si può intervenire in maniera chirurgica? La risposta è si, parliamo di pazienti che non vogliono un trattamento relativo al busto o potrebbe essere una tipologia di intervento che come tale non è stata efficace. In cosa consiste la tecnica? Si parla di un approccio che ha un livello di invasività minimo, consiste essenzialmente nel posizionare una barra definita di Nuss.

Si tratta in tal senso di una barra di natura metallica che risulta essere piegata a C nella zona del torace del paziente. In tal senso è bene dire che viene inserita al di sopra di quello che risulta essere il difetto nella zona dello sterno. Come si procede? Con incisioni di natura toracica laterali.

La barra introdotta serve come tutore nella zona dello sterno e nelle cartilagini definite costali, questo consente di riacquisire una posizione corretta. Nei casi in cui sia necessario il taglio delle cartilagini al fine di correggere il difetto, si potrà procedere in tal senso in maniera minima a livello invasivo praticando una resezione delle cartilagini tramite il torace. Si procede in tal senso con l’introduzione di un endoscopio attraverso un piccolo taglio nella pelle.

Possibili complicazioni

Bisogna dire che in linea generale le complicazioni sono un evento molto raro, questo sia nel caso in cui il paziente venga sottoposto alla tecnica chirurgica classica o alla tecnica chirurgica mini invasiva. Tuttavia è anche bene dire che la seconda tecnica, parlando di dolore post operatorio, tempistica di ospedalizzazione, cicatrice in seguito all’intervento presenta innegabili vantaggi.

Quali possono essere in tal senso le complicazioni maggiormente frequenti? Per prima cosa nonostante l’intervento, potrebbe ripresentarsi la problematica in seguito a una resezione delle cartilagini che risulta essere del tutto incompleta.

Sterno

Quando parliamo di sterno ci stiamo riferendo a un osso che ha una forma lunga e piatta e si trova collocato al centro della zona toracica e di fatto è una delle zone più importanti relative alla gabbia toracica. Quando pensiamo allo sterno, dobbiamo immaginarci un osso che è diviso in sostanza in tre regioni che hanno una certa importanza, vediamo quali sono:

  • Si parla di manubrio;
  • Si parla di corpo;
  • Si parla di processo xifoideo.

Qual’è la sua funzione specifica? Trattandosi di una zona fondamentale relativa alla gabbia toracica, lo sterno concorre nel proteggere organi quali:

  • Tende a proteggere un organo come il cuore;
  • Tende a proteggere un organo come il polmone;
  • Tende a proteggere un organo come l’esofago;
  • Tende a proteggere i vasi sanguigni che sono collocati nella zona del torace.

Lo sterno può essere interessato da fratture che sono a tutti gli effetti le problematiche più comuni che possono interessare questa zona. Si tratta di problematiche rare che sono legate a traumi da impatto legate ai danni nella zona del torace. In tal senso è bene dire che si tratta di conseguenze classiche degli incidenti di natura automobilistica.

Considerazioni finali

Quando si parla di torace carenato è bene rivolgersi a un medico per gli opportuni accertamenti del caso e per valutare insieme quale potrebbe essere la possibile terapia da mettere in campo.

Dolore allo sterno

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.