Tumore ai testicoli

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Se vi è capitato di sentir parlare di tumore ai testicoli, sappiate che si tratta di una patologia tumorale che colpisce con maggior frequenza, un segmento specifico di popolazione più giovane. Ci sono degli approcci di natura preventiva che si possono mettere in atto, validi per cercare di ridurre i rischi che si possa, nel corso del tempo, sviluppare una patologia tumorale del genere? Quali sono invece gli approcci legati a cure che si possono applicare, per cercare di debellare con successo questa patologia tumorare? Si tratta del classico intervento chirugico, oppure si tratta di chemioterpia e radioterapia combinate tra di loro per consentire al paziente un miglior approccio in termini di cure e anche un tasso di sopravvivenza più alto?

Prima di approfondire questa forma tumorale, è molto importante soffermarci un attimo per capire meglio quale sia la funzione dei testicoli, dove sono posizionati e quale sono le anomalie a cui dobbiamo stare attenti che possono avere, per applicare una minima strategia preventiva. Per prima cosa è bene sapere che parlando di testicoli, ci riferiamo a due organi specifici che ha l’uomo, nei quali durante il rapporto sessuale si formano gli spermatozoi oltre ad alune tipologie specifiche di ormoni.

Dove si trovano esattamente i testicoli e dove sono contenuti? I testicoli sono posizionati sotto al pene, dentro a una sacca scrotale formata da pelle. Quando parliamo di cancro nella zona dei testicoli, ci stiamo riferendo a una patologia di natura tumorale che si origina in seguito alla formazione nei tessuti di uno dei due testicoli, di cellule tumorali. Questa neolplasia, colpisce entrambi i testicoli o solo uno dei due? In linea generale, la neoplasia tumorale, tende a colpire uno dei due testicoli, esiste perà un rischio oggettivo per un uomo che ha avuto questo specifico tumore.

Se si tratta di persone che nel corso della loro vita, hanno avuto un cancro che coinvolgeva uno dei due testicoli, questa categoria di persona rischia di sviluppare una seconda patologia anche all’altro testicolo.

Percentuali di diffusione

Dopo aver un minimo approfondito la funzione di questi organi, dove sono posizionati e quali sono i rischi ai quali si può andare incontro nello sviluppo di un tumore, è bene capire un attimo quali sono le numeriche in termini di diffusione di questo cancro. La prima cosa che è bene sapere, come abbiamo accennato in precedenza, è che questa forma tumorale colpisce con maggiore frequenza, una fetta di popolazione che una un’età più giovane. Qual’è la fascia di età nella quale c’è il grado di diffusione maggiormente elevato? La fascia di età maggiormente a rischio è quella compresa tra i 15 anni e i 40 anni. Al contrario, è molto più rara la sua manifestazioni in soggetti che hanno oltre 60 anni di età.

Si tratta di una forma tumorale che garantisce un buon livello di sopravvivenza o parliamo invece di una forma tumorale piuttosto aggressiva, con percentuali molto basse? Per fortuna si tratta di un tumore che garantisce un buon livello di sopravvivenza in ex pazienti che lo hanno avuto. Se prendiamo come riferimento, un arco temporale pari a 5 anni, dalla diagnosi e dall’intervento al tumore, sopravvive circa il 90 per cento delle persone.

Tuttavia, negli ultimi anni, l’utilizzo di metodologie specifiche nell’ambito della diagnosi precoce, hanno consentito di arrivare a percentuali di cura con successo anche più elevate. Chiaramente le percentuali variano a seconda di qual’è lo stadio del tumore, vediamole nel dettaglio:

  1. Se la diagnosi precoce del tumore, ha consentito una diagnosi in fase iniziale, le percentuali possono essere anche superiori al 90 per cento
  2. Se la diagnosi, non ha consentito di scoprire la patologia tumorale in fase iniziale, ma c’è magari un interessamento dei linfonodi localizzati nella zona addominale, la percentuale scende al 90 per cento
  3. Se la diagnosi è stata tardiva, e quindi ci troviamo con un tumore metastatizzato, che ha coinvolto organi come i polmoni, la zona delle ossa o il fegato, la percentuale di sopravvivenza si abbassa e si attesta intorno all’80 per cento

Probabili cause di sviluppo del tumore

Ad oggi, i motivi per i quali si sviluppa questa specifica patologia tumorale, non sono conosciuti. Ci sono però dei rischi, legati a particolari condizioni, nei quali si può trovare un soggetto di sesso maschile. Per esempio uno di questi è associata a una condizione particolare, presente in alcuni soggetti, nei quali, non tutti e due i testicoli sono correttamente scesi come avrebbero dovuto, e si dovrebbero trovare nella sacca scrotale.

Uno dei testicoli rimane nella zona dell’addome o nella zona inguinale. Questa particolarità che caratterizza alcuni soggetti, di fatto aumenta in maniera esponenziale il rischio di sviluppare nel corso del tempo la patologia, in termini perercentuali si sviluppa un rischio incrementato di una decina di volte.

Proprio per questo motivo, se si interviene in maniera tempestiva quando il bambino è piccolo, meglio ancora verso i 6 anni, tramite un intervento chirurgico correttivo, i rischi vengono ovviamente ridotti. Un altro fattore di rischio è rappresentato da tutte quelle persone che hanno avuto una precedente patologia tumorale. Chiaramente, i fattori di rischio sono anche rappresentati da una familiarità nell’ambito di questa patologia tumorale che riguarda magari parenti o familiari che se ne sono ammalati.

La patologia tumorale si presenta in più forme

Se vi state chiedendo se stiamo parlando di una patologia tumorale che si manifesta in una forma specifica, vi diciamo subito che in realtà possiamo avere due differenti tipologie di tumori, vediamoli insieme:

  1. Si parla di un tumore chiamato Seminoma, nel quale le cellule adibite allo sviluppo degli spermatozoi, subiscono una trasformazione e diventano tumorali
  2. La seconda forma di tumori sono quelli non Seminomi, tra i quali possiamo annoverare ad esempio i teratomi

Manifestazioni fisiche della forma tumorale

Quali sono le manifestazioni fisiche in base alle quali il tumore si manifesta? Ci sono precise sintomatologie legate alla forma tumorale in questione? Solitamente, il soggetto percepice un fastidio localizzato nella zona del testicolo, potrebbe anche notare un’espasione nel volume solito del testicolo stesso. Quindi come ci si deve approcciare? Sicuramente, visto che si tratta di un tumore che colpisce prevalentemente la popolazione compresa tra i 15 e i 40 anni, è bene acquisire un’abitudine molto importante. Esaminare attentamente la zona dei testicoli in maniera autonoma, con la palpazione, per capire se sono presenti anomalie, possibili aumenti nella dimensioni dei testicoli. Un altro segnale che non va sottovalutato è quello di un testicolo che progressivamente, si riduce di dimesioni.

Prevenzione

Ad oggi, non ci sono esami specifici che possano costituire una valida forma preventiva per questo tipo di tumore. Cosa si può fare quindi? Sicuramente i ragazzi giovani devono imparare ad avere una certa attenzione e quelle zone del corpo, confrontando nel tempo, tramite apposita palpazione le dimensioni dei testicoli, per riuscire eventualmente la rilevare la presenza di noduli. In questo caso, è importante rivolgersi al medico il prima possibile.

Processo diagnostico

Per effettuare la corretta diagnosi di un tumore del genere, bisogna rivolgersi a uno specialista. Dopo aver effettuato un’opportuna visita, deciderà se è necessario procedere con degli esami di approfondimento. Quali sono le corrette procedure in base alle quali lo specialista diagnostica correttamente il tumore? Vediamole insieme:

  1. Per effettuare la diagnosi, si può fare un’ecografia nella zona dei testicoli
  2. Si possono verificare alcune sostanze rilevabili nel flusso sanguigno, che vengono generate da cellule tumorali
  3. Si può effettuare un intervento nella zona dell’inguine, tramite un’incisione che consente di valutare se si tratta di una patologia tumorale. In tal caso, si procede asportando il testicolo.
  4. In seguito all’intervento, l’esame istologico consente di determinare quali siano le caratteristiche del tumore
  5. Per escludere la presenza di eventuali metastasi, vengono effettuate una Tac addominale e della zona del torace

Stadi della patologia tumorale

Chiaramente, il tipo di patologia tumorale, viene classificata in base al grado di sviluppo di tumore stesso, può quindi trovarsi:

  1. Stadio iniziale, il tumore interessa solo la zona del testicolo
  2. Il tumore si è diffuso raggiungendo la zona dei linfonodi addominali
  3. Tumore metastatico diffuso, verso altri organi quali il fegato o i polmoni

Trattamenti disponibili

In seguito alla diagnosi e alla corretta individuazione della forma tumorale, serve capire in che stadio è il tumore, per poter poi avere l’approccio più corretto. Se il tumore è in uno stadio iniziale, si può procedere con un intervento chirurgico nel quale si procederà alla rimozione del testicolo nel quale si trova il tumore.

Per cercare di ridurre gli impatti a livello estetico, unitamente all’asportazione del testicolo ammalato, si può inserire una protesi, fatta di silicone che riproduce in pieno forma e dimensioni del testicolo che si è provveduto ad asportare. Nei casi di forme tumorali che si sono maggiormente espanse, interessando magari la zona dei linfonodi addominali, si può procedere a un intervento chirurgico per rimuoverli.

L’approccio farmacologico tramite chemioterapia, si è dimostrato valido per entrambe le tipologie di tumori. Un fattore molto positivo che ha consentito di elevare il tasso di sopravvivenza delle persone. Ovviamente anche in questo caso, vanno tenuti in considerazioni parametri specifici quali lo stadio evolutivo del tumore e le sue dimensioni.

La radioterapia sul tumore ai testicoli invece ha un’efficacia limitata, circoscritta solo ai tumori chiamati seminomi.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.