Singhiozzo

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Oggi parliamo del singhiozzo, un disturbo che da un punto di vista organico non rappresenta certo una condizione grave, una patologia, tuttavia può rivelarsi in alcuni casi piuttosto fastidioso e persistente. Parliamo dal presupposto che si tratta di un disturbo che non risparmia nessuno, sarà capitato ad ognuno di voi nel corso della vostra vita di manifestare questi piccolo disturbo fastidioso. Su come intervenire, su quali sono le cause effettive e su quali sono i possibili metodi per cercare di farlo passare, ci sono una serie di credenze che sicuramente vanno corrette e invece alcune regole molto utili che è bene seguire per poter fare in modo che passi. Penso sia un tipo di manifestazione che nel corso della vita capita ad ognuno di noi, in alcuni casi passa senza che il soggetto debba fare nulla.

Quando invece è persistente e non passa, si possono utilizzare alcuni rimedi pratici che nella vita di tutti i giorni siamo soliti adottare, vediamo quali sono:

  • Il soggetto può provare a bere dell’acqua in maniera lenta
  • Il soggetto oltre a bere l’acqua magari trattiene il fiato
  • Un altro modo per cercare di farlo passare è invitare qualcuno a farci un grande spavento
  • Un altro modo per riuscire a farlo passare è quello di starnutire

Tuttavia non conosciamo praticamente nulla di questo fastidioso sintomo, a parte i rimedi citati più o meno conosciuti a tutti non sappiamo nulla di questo tic, proprio per questo motivo è bene fare degli approfondimenti.

Definzione del disturbo

Per prima cosa è bene dire che si tratta di una manifestazione legata a delle contrazioni che investono la zona del diaframma. Si tratta a tutti gli effetti di un muscolo che ha delle contrazioni che sono legate alle fasi della respirazione di un soggetto. C’è un motivo specifico per il quale si scatena questo tic specifico?

Si, la causa veramente scatenante della sindrome è legata a una fase irritativa di un nervo chiamato frenico che in condizioni normali è deputato al controllo delle contrazioni che vengono effettuate nella zona del diaframma. Una irritazione localizzata nella zona del nervo frenico, sia essa localizzata in qualsiasi punto scatena questa sindrome piuttosto fastidiosa.

Cosa dobbiamo ancora sapere di questo disturbo? Un dato importante da sapere è il fatto che il suono che viene prodotto è la conseguenza di una chiusura della glottide.

Glottide

Si trova nella zona della laringe un organo molto importante che ci consente di emettere suoni ( organo della fonazione). La glottide è invece formata da una sorta di apparato scheletrico formato di cartilagine che è a sua volta diviso in tre sezioni specifiche. Qual’è il compito specifico della glottide? Diciamo che corde vocali e glottide sono strettamente collegate, le corde vocali possono assumere differenti posizioni, in base a queste l’aria che deve arrivare ai polmoni viene modificata dalla glottide e questo consente di creare differenti tipologie di suoni.

Questo disturbo è solo collegato alla glottide o ad altri apparati? In realtà c’è coinvolto anche il sistema nervoso in alcune sue parti. Parliamo di quelle zone del sistema nervoso che hanno la funzione specifica di regolare e controllare il meccanismo della respirazione e l’ipotalamo.

Ipotalamo

Quando parliamo di ipotalamo ci stiamo riferendo a una struttura che fa parte del sistema nervoso centrale. Si trova tra i due emisferi, esattamente è situato in una zona centrale tra di essi. Qual’è la caratteristica principale dell’ipotalamo? Si tratta di una zona del cervello che non siamo in grado di regolare, controllare e gestire attraverso la nostra volontà. Questa è anche la motivazione principale per cui il disturbo di cui stiamo parlando si manifesta in maniera repentina e improvvisa senza che da parte nostra ci sia alcuna possibilità di poterlo controllare.

Possibili cause del disturbo

In maniera molto frequente non si conoscono le cause specifiche per le quali si origina questo disturbo, in altri situazioni invece è più chiaro perchè si possa manifestare un disturbo del genere, vediamole insieme:

  • Se si mangia in maniera troppo rapida gli alimenti, lo stomaco potrebbe avere una dilatazione e causare il disturbo
  • Un fattore che può innescare questo disturbo può essere legato a un mutamento climatico improvviso legato a un abbassamento o innalzamento piuttosto rapido della temperatura
  • Se si consuma un pasto abbondante accompagnato da una serie di alcolici ingeriti in quantità eccessiva, possono dare origine al disturbo
  • Potrebbe anche essere un fattore di origine psicosomatica, legata magari a una tensione di natura emotiva che ci porta a ingoiare una quantità di aria superiore al normale

Disturbo e possibili patologie

Se si tratta di una forma di singhiozzo che tende a manifestarsi in maniera del tutto occasionale e si tratta di una condizione passeggera, non ci si deve preoccupare per nessuna ragione. Tuttavia se invece il disturbo non passa, tende a rimanere allora può essere la spia di un problema legato magari all’organismo umano.

Potrebbe trattarsi di una problematica che riguarda l’apparato digerente. Se c’è reflusso, se quello presente nello stomaco risale questo potrebbe causare il sintomo. La gastrite che è un’infiammazione delle pareti interne dello stomaco potrebbe essere un altro motivo.

Approcci preventivi

Esistono degli approcci di natura preventiva che consentono di ridurre il rischio che si manifesti questo disturbo? Si, vediamo insieme quali sono:

  • Mangiare con lentezza non ingoiando il cibo in fretta
  • Cercare di masticare il cibo a lungo prima di ingoiarlo
  • Cercare di ridurre il consumo di alcolici
  • Cercare di non bere bevande troppo fredde o troppo calde

Per quanto tempo possiamo avere un disturbo del genere? Possiamo dire che la durata è variabile, può andare da qualche minuto fino a quale ora, in alcuni casi può durare alcuni giorni.

Possibili rimedi

Esistono rimedi efficaci e legati alla storia che hanno più di 2000 anni. Un rimedio che viene usato anche oggi. Consiste nell’espirare una buona quantità di aria, trattenere successivamente il respiro per circa 15 secondi. Questo è un possibile rimedio, ovviamente ce ne sono anche altri come ad esempio bere acqua in maniera veloce ma a piccole quantità. Ingoiare un cucchiaino di zucchero molto velocemente, ingerire succo di limone.

Cosa fare invece se il problema non passa ed è persistente nel corso del tempo? In questi casi la cosa migliore che si può fare e rivolgersi al proprio medico, oppure recarsi al Pronto Soccorso. Questo per poter eseguire una serie di esami di controllo che aiuteranno a capire quale sia la causa, vediamo quali sono:

  • Una radiografia nella zona toracica
  • Una ecografia
  • Una risonanza magnetica

Se si tratta di episodi violenti, possono essere assunti farmaci ad azione rilassante, sedativa.