Tumore uretra

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Il tumore all’uretra è una patologia con un grado di diffusione piuttosto basso, colpisce in maniera più frequente le donne rispetto agli uomini. Quali sono le cause che portano un soggetto, sia esso di sesso maschile o di sesso femminile, a sviluppare una neoplasia tumorale del genere? Quali sono gli approcci di natura curativa che si possono mettere in campo nel momento in cui una persona sviluppa questa patologia? Esistono validi approcci di natura preventiva in base ai quali un soggetto maschile o femminile, può adottare delle regole valide che sono in grado di ridurre il rischio? Esistono precisi sintomi in base ai quali è possibile effettuare una diagnosi corretta per una forma tumorale del genere? 

Prima di parlare di questo specifico tumore, dobbiamo approfondire il funzionamento di questo organo cercando di capire quale funzione svolga all’interno del corpo umano e di dov’è esattamente collocato. Per prima cosa è bene dire che si tratta di un organo che ha una forma specifica, simile a quella di un tubo. Si tratta a tutti gli effetti di un canale che ha la specifica funzione di portare all’esterno del corpo l’urina.

Le differenze a livello anatomico di questo organo tra uomo e donna sono evidenti. Nella donna ha una lunghezza pari a circa 4 centimetri. Nell’uomo questo canale ha una lunghezza maggiore che arriva fino a 20 centimetri. Nel corpo dell’uomo questo organo serve anche per far transitare il liquido seminale.  

Come si sviluppa questa patologia tumorale? Si origina dalle cellule che costituiscono questo organo. 

Percentuali di diffusione della patologia tumorale

Quanto è diffuso questo tumore specifico confontandolo con altre patologie neoplastiche? Si tratta di una forma tumorale piuttosto rara, generalmente è maggiormente diffuso nell’organismo delle donne rispetto a quello degli uomini. Si tratta di una neoplasia che viene diagnosticata ad un’età specifica? In linea generale è un tumore che viene diagnosticato con maggiore frequenza intorno ai 50 anni di età.

Fattori di rischio

Parlando di quelli che sono i fattori di rischio, è stato possibile classificarne alcuni che andiamo a riportare:

 

  1. Questa tipologia tumorale specifica può interessare soggetti di sesso femminile o maschile che hanno avuto una neoplasia che ha coinvolto la zona della vescica
  2. Si tratta di un tumore che si può sviluppare in soggetti che presentano un processo infiammatorio a carico di questo organo di natura cronica
  3. Potrebbe svilupparsi in seguito a patologie di natura sessuale 
  4. Si potrebbe sviluppare se il soggetto è predisposto a frequenti infiammazioni che coinvolgono il tratto adibito a espellere l’urina

Quali sono le categorie maggiormente a rischio nello potenziale sviluppo di questa patologia tumorale? In linea generale si parla di soggetti sia di sesso maschile che femminile che hanno un’età intorno ai 60 anni.

Specifiche forme tumorali

Si tratta di una forma tumorale specifica o ne esistono di differenti tipologie? Si parla di differenti neoplasie determinate dalle cellule coinvolte nella mutazione di natura tumorale. Vediamo nel dettaglio quali sono i tumori che possono colpire questo organo:

  1. Il paziente potrebbe aver sviluppato una patologia tumorale definita carcinoma a cellule squamose. In termini percentuali, rappresenta la forma tumorale più diffusa, con oltre l’ottanta per cento dei casi
  2. Il paziente potrebbe aver sviluppato una patologia di natura tumorale chiamata carcinoma a cellule di transizione
  3. Si potrebbe trattare di una forma di adenocarcinoma, originata da ghiandole che si trovano intorno all’uretra. Questa condizione specifica può interessare sia uomini che donne

Purtroppo si tratta di una neoplasia che può generare delle metastasi. Capita che in fase di diagnosi si possano identificare cellule di natura tumorale nella zona dei linfonodi.

Sintomatologia del tumore all’uretra

Esiste una sintomatologia specifica in base alla quale questa forma tumorale  si può manifestare? In realtà no, purtroppo nella maggior parte dei casi in modo particolare in quelle che sono le fasi iniziali, si tratta di una neoplasia che ha un decorso del tutto asintomatico (privo di sintomi). Nei casi in cui la sintomatologia è presente, si può manifestare in tal modo:

  1. Il soggetto può avere perdite di natura ematica nelle urine
  2. Lo stimolo a urinare, può diventare maggiormente frequente
  3. Presenza di eventuali noduli nella zona del pene 
  4. Eventuali linfonodi ingrossati nella zona inguinale

Approcci di natura preventiva

Ad oggi, non ci sono linee guida efficaci in grado di costituire una valida azione preventiva nei riguardi di questa specifica patologia

Diagnosi della patologia tumorale

Come si effettua una diagnosi corretta di questa forma tumorale? Per prima cosa, in presenza di disturbi sospetti è bene rivolgersi a un medico specialista. Nel corso della visita lo specialista procederà ad un’accurata ispezione della zona dei genitali maschili o femminili. Questo consentirà al medico di poter verificare se sono presenti noduli o linfonodi. Per poter approfondire ancora il tutto, potrà prescrivere delle analisi riguardanti l’urina per appurare se siano presenti eventuali cellule di natura tumorale.

Se questa prima fase non dovesse essere sufficiente in base a quelle che saranno le valutazioni che formulerà il medico specialista, potrebbe decidere di ricorrere ad un’esame maggiormente invasivo per esaminare in maniera approfondita l’uretra.

Si parla allora di far eseguire un’ uretrocistoscopia per vedere nel dettaglio l’uretra oltre a poter asportare alcuni campioni per poterli poi analizzare in un secondo momento (biopsia). Se gli esami di approfondimento danno esito positivo e si tratta a tutti gli effetti di un tumore all’uretra si procederà a prescrivere ulteriori esami di approfondimento volti a stabilire se la massa tumorale è confinata nell’organo o si è espanso al di fuori.

Vediamo insieme nel dettaglio gli esami che possono essere effettuati sul paziente:

  1. Il medico potrebbe decidere di prescrivere una radiografia nella zona toracica
  2. Il medico potrebbe decidere di far effettuare al paziente una tac addominale

Fasi successive alla diagnosi

Successivamente al processo di diagnosi che ha portato alla scoperta della massa tumorale, bisogna capire in quale stadio si trova e il processo di diffusione cellulare al quale è arrivato. Per poterlo classificare in tal senso, si utilizza un criterio specifico che è quello legato a dove si trova esattamente il tumore.

Cura del tumore

Dopo aver stabilito il livello di diffusione della massa tumorale si interviene. L’approccio chirurgico è una delle opzioni che possono essere messe in campo, con l’asportazione a livello fisico della massa tumorale. Unitamente a questo approccio è possibile utilizzare il laser per distruggere il tumore o la corrente elettrica per eliminarlo ( chiamata anche elettroresezione).

L’asportazione dell’organo richiederà la creazione successiva di un passagio per consentire di ripristinare il flusso dell’urina verso l’esterno. Si possono utilizzare chemioterapia e radioterapia insieme o in forma singola in una fase successiva a quella dell’intervento chirurgico per evitare che il tumore possa riformarsi.