Utero ingrossato

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Quali possono essere i fattori che possono portare a una condizione di utero ingrossato? Si tratta di una condizione particolare nella quale questo organo ha avuto un accrescimento oltre le sue normali dimensioni. L’utero è l’organo riproduttivo per eccellenza nella donne ed è anche quello che ha la funzione di contenere il feto quando una donna rimane regolarmente incinta. Tuttavia un eventuale ingrossamento di un organo del genere, può essere il risultato di patologie presenti nella donna oppure anche non necessariamente di condizioni di natura patologica. Qual’è il corretto iter diagnostico che consente a un medico di stabilire con una certa precisione le motivazioni che hanno causato una fase espansiva dell’utero? Si tratta di una condizione che necessita sempre di uno specifico approccio terapeutico?

Espansione dell’utero

Per prima cosa è bene chiedersi se un utero che ha avuto una fase espansiva e si presenta più grande del normale è una condizione che deve destare in ogni caso nel paziente preoccupazione o può essere il sintomo di una patologia latente che va indagata a fondo. La risposta è dipende, infatti tutto dipende da qual’è il motivo effettivo per il quale l’utero ha avuto questa fase espansiva. Se si tratta di una motivazione non seria, questa condizione non deve destare nella paziente donna alcun tipo di preoccupazione, se invece si tratta di una patologia, andrà indagata a fondo quale sia e si dovranno mettere in atto delle cure specifiche per curarla. 

Utero a sua funzione

Prima di approfondire ulteriormente quali possono essere la cause specifiche che hanno comportato una fase di espansione del normale volume dell’utero, è bene fare un piccolo approfondimento su questo organo e su quale sia la sua funzione. Si parla dell’organo genitale femminile, la sua funzione è quella di riuscire ad ospitare il feto se dovesse avvenire il processo di fecondazione relativo alla cellula uovo.

Dove si trova esattamente l’utero? Si tratta di un organo che è collocato tra la vescica, la vagina. L’utero ha una forma fissa, statica o tende a modicarsi? Si tratta di un organo che tende a mutare forma. 

Esiste un arco temporale specifico nel quale una donna rispetto ad un’altra può avere una fase espansiva dell’utero? Si, questa condizione riguarda donne che hanno circa 30 anni di età oppure donne che sono in procinto di affrontare il delicato periodo della menopausa. 

Motivazioni legate alla fase espansiva

Quali possono essere quindi le motivazioni specifiche che possono causare un ulteriore espansione del volume uterino? Si tratta di causa che possono essere patologiche o non patologiche. Tra le condizioni che possono causare questa fase espansiva troviamo:

  • Una donna che aspetta un bambino ha sicuramente un volume relativo all’utero che è in fase di espansione
  • Potrebbe trattarsi di una donna che ha un fibroma uterino. Si tratta di neoplasia di natura benigna che si sviluppano in una zona specifica chiamata tessuto muscolare liscio. Il loro sviluppo può dare origine a sintomatologie quali:
  1. Una perdita di sangue che interessa la zona dell’utero
  2. La donna può avvertire un dolore localizzato nella zona pelvica
  3. La donna può avere sintomi che riguardano il momento nel quale viene espulsa l’urina dal corpo

Diagnosi del fibroma uterino

Quali sono gli esami specifici che consentono di diagnosticare correttamente un fibroma uterino? Vediamo insieme gli esami possibili:

  • Può essere prescritta un’ecografia
  • Si può procedere attraverso un esame della zona pelvica

Approcci terapeutici

I possibili approcci terapeutici che si possono mettere in campo variano a seconda del tipo di fibroma con il quale si ha a che fare, infatti possono essere suddivisi in due specifici vediamo quali:

  • Se si tratta di un fibroma che non dà alcun tipo di sintomo alla paziente ( di natura asintomatica) non sarà necessario intervenire in alcuna maniera specifica. La paziente dovrà sottoporsi a controlli periodici almeno una volta ogni sei mesi o ogni dodici mesi
  • Se si tratta invece di fibromi che si manifestano con relativa sintomatologia, allora si potrà intervenire con differenti modalità. Dal cercare di arrestare la fase ormonale ovarica per consentire di ridurre o eliminare del tutto il sanguinamento fino all’intervento di natura chirurgica.  

Adenomiosi

La fase espansiva uterina potrebbe essere causata da una patologia chiamata adenomiosi. Per prima cosa è bene dire che si tratta di una problematica che può colpire qualsiasi donna che si trovi in una fascia di età definita fertile. In questa condizione l’endometrio, la mucosa che avvolge la cavità dell’utero al suo interno è presente anche nella zona del miometrio. Questa particolare condizione causa una sindrome di natura infiammatoria di fatto cronica che porta nel corso del tempo a una fase di inspessimento della parete dell’utero.

Perimenopausa

Si tratta di un periodo particolare che potremmo tranquillamente identificare come una anticipo della menopausa che si verifica nelle donne all’incirca 5-10 anni prima della menopausa effettiva. In questo preciso periodo la donna è ancora fertile, tuttavia iniziano ad avvenire dei cambiamenti nel ciclo di funzionamento delle ovaie. In questo periodo la produzione ormonale solita può avere una riduzione percepita anche dalle donne. Si tratta di un periodo nel quale la funzionalità stessa delle ovaie inizia a rallentare, inizia la loro lenta atrofizzazione, una produzione di ovuli che lentamente cala. La conseguenza di questi mutamenti si vedono sui cicli mestruali che iniziano ad essere sempre meno regolari. 

Uno dei segnali più marcati durante questo periodo è la progressiva diminuzione nella produzione di ormoni femminili e un ciclo che fornendo alcune percentuali statistiche che diventa irregolare in almeno un ottanta per cento delle donne. Un’altra manifestazione specifica di questo periodo riguarda proprio il flusso mestruale.

Comincia ad avere un andamento irregolare che fa sì che ci possano essere momenti nei quali le mestruazioni hanno un flusso molto abbondante e periodi nei quali il flusso è piuttosto scarso.

Neoplasia dell’endometrio

L’utero ingrossato potrebbe anche essere una condizione che segnala la presenza di una neoplasia di natura tumorale che è il tumore dell’endometrio. La sintomatologia associata a questa forma di cancro è legata a una perdita ematica nella zona della vagina che avviene dopo la menopausa.

La diagnosi viene effettuata attraverso la biospia il prelievo di un campione che verrà poi esaminato al microscopio. Ci sono dei fattori che possiamo identificare come fonti di rischio nello sviluppo di questa forma tumorale specifica? Si, andiamo a vedere quali sono:

  • Il fattore età è un parametro oggettivo di rischio nello sviluppo di questa patologia tumorale. Si parla di donne che hanno oltre 50 anni
  • Un altro fattore di rischio che deve essere considerato è la presenza di uno squilibrio di natura ormonale a livello di estrogeni
  • Una condizione di forte sovrappeso in alcuni casi obesità è un altro fattore di rischio
  • Donne che hanno il diabete hanno maggiori rischi di sviluppare questa patologia

Sintomatologia

Esiste una precisa sintomatologia associabile a una condizione legata all’utero che si è espanso? In realtà dipende, la problematica può essere del tutto priva di sintomi in alternativa possiamo avere una sintomatologia quale:

  • La donna potrebbe avvertire una tensione localizzata nella zona pelvica
  • La donna potrebbe diventare anemica a seguito di perdite ematiche piuttosto consistenti durante il flusso mestruale
  • La donna potrebbe avere una sindrome dolorosa nella zona pelvica
  • Potrebbe avere problematiche legate a eventuale stitichezza
  • Potrebbe lamentare un gonfiore localizzato nella zona delle gambe
  • Potrebbe avere un frequente stimolo a urinare
  • Potrebbe avere una sindrome dolorosa durante il rapporto sessuale

Processo diagnostico

Per riuscire diagnosticare quale possa essere la causa che ha fatto espandere un organo come l’utero, si dovrà andare da un ginecologo che fare un’esame della zona pelvica, controllando la zona esterna e interna della vagina, dell’utero, del retto, delle ovaie. Potrà anche prescrivere un esame come l’ecografia della zona pelvica. I trattamenti messi in campo saranno differenti in base al tipo di problematica riscontrata. Potrebbe trattarsi di una rimozione dell’utero tramite intervento chirurgico in presenza di un tumore. Se si tratta di fibromi potrebbe essere prescritta la pillola anticoncezionale o a un intervento di natura chirurgica.

Se si tratta di una condizione correlata ad adenomiosi il trattamento sarà tramite pillola anticoncezionale e antidolorifici.