Vaiolo delle scimmie

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Che cos’è esattamente il vaiolo delle scimmie? Si tratta di un processo di natura infettiva che può essere trasmesso da un animale ad un uomo ed è sostanzialmente prodotto da un virus. Ci sono zone specifiche del pianeta nelle quali si può produrre una problematica del genere? Si, si verifica con maggiore frequenza in zone come l’Africa. Si parla sia della parte orientale che di quella occidentale, si tratta di una malattia che è diffusa nella Repubblica Domenicana del Congo.

Nonostante la sua classificazione sia avvenuta su scimmie che si trovavano in uno stato completo di cattività, nel corso del tempo si sono raccolte ulteriori informazioni che suggeriscono che sia in realtà portato da quelli che vengono definiti roditori africani. In tal senso si parla di:

  • Si tratta di una forma portata da scoiattoli;
  • Si tratta di una forma portata da ratti;
  • Si tratta di una forma portata da topi.

Si tratta di un processo di natura infettiva conosciuto da poco o al contrario se ne conosce l’esistenza da vario tempo? La risposta corretta è che la sua esistenza è nota e risaputa da un periodo di almeno venticinque anni. Negli ultimi periodi in tal senso si è assistito a un incremento dei casi negli uomini anche se di fatto c’è un fattore del quale va tenuto conto.

Vaccino antivaiolosa

Si tratta di un aspetto del quale tenere conto ed è giè emerso nel 2010 tramite alcuni ricercatori che hanno messo in evidenza come potrebbe esserci una correlazione tra l’aver interrotto la somministrazione del vaccino antivaiolosa in maniera massiva sulla popolazione e i casi di vaiolo in corso.

Situazione italiana

Chiaramente la situazione italiana da questo punto di vista è sottoposta a un attento monitoraggio, per cercare di capire quale possa essere l’effettivo trand di crescita di una malattia del genere, Ad oggi non si prevede possa prodursi un escalation di contagi fuori misura, tenendo presente le informazioni in possesso, tra queste il fatto che il rischio è maggiore per quelle persone che nel corso del tempo hanno avuto un contatto stresso con un parente magari infetto.

Contagio da scimmia a uomo

Come avviene il contagio da scimmia a uomo? Vediamolo insieme:

  • In tal senso si parla di contatto con possibili fluidi di natura corporea;
  • Potrebbe avvenire tramite lesioni che interessano la cute;
  • Tramite goccioline emesse in fase di respirazione da animali infetti;
  • Pur non potendo entrare nell’organismo di una persona se la pelle non presenta ferite, può al contrario insinuarsi se il soggetto presenta specifiche ferite;
  • Altre vie di ingresso sono il naso, gli occhi e la bocca.

Tuttavia il contagio da animali a uomini potrebbe anche avvenire tramite:

  • Si parla in tal senso di morsi di animali infetti;
  • Se si viene a contatto con sangue infetto;
  • Tramite il consumo di carne infetta.

Contagio da uomo a uomo

Parlando invece del possibile contagio da uomo a uomo è bene per prima cosa ricordare che per contagiarsi si deve avere un contatto molto stretto con una persona che ha il virus. Un fattore importante da rilevare secondo le informazioni a disposizione è legato al fatto che il livello di contagiosità non è particolarmente alto.

Per quanto riguarda le notizie apparse sul possibile contagio tramite rapporti di natura sessuale, ad oggi non è ancora chiaro se questo avvenga tramite saliva o mucose genitali.

Il livello di contagiosità sembra essere particolarmente elevato quando il paziente sviluppa i primi sintomi. Da questo punto di vista è molto importante che tenga bene coperte le lesioni che presenta sul corpo per ridurre i rischi del contagio.

Parliamo di rischi

Quali possono essere i rischi oggettivi alle quali vanno incontro le persone? Per prima cosa è assodato che la diffusione di questa forma di vaiolo avviene in aree specifiche del mondo. Si parla infatti delle zone rurali e boscose del continente africano. Può avvenire se si lavora la carne di animali di provenienza selvatica. Si è anche notato che questa forma di vaiolo colpisce maggiormente gli uomini. Tuttavia in tal senso non si è a conoscenza del motivo specifico in base al quale avviene.

Incubazione

Quali sono i tempi specifici di incubazione di un virus del genere? Per prima cosa è bene dire che il virus, una volta entrato nell’organismo di una persona tramite la bocca, il naso o magari una ferita, tende a replicarsi nel punto di ingresso, per poi in una fase successiva diffondersi ai linfonodi vicini.

Successivamente, attraverso il flusso sanguigno, inizia la sua diffusione. Questo avviene nel periodo definito di incubazione, si tratta di un arco temporale compreso tra la fase di contagio e la comparsa dei primi sintomi. In termini di tempistiche si parla di un periodo che può essere di una settimana fino ad arrivare a tre.

Parliamo di sintomi

Qual’è la sintomatologia che lamenta il soggetto? Vediamola insieme:

  • Nella fase iniziale il soggetto ha febbre con temperature superiori ai 38 gradi;
  • Potrebe avere un forte mal di testa;
  • Potrebbe lamentare dei dolori a livello muscolare;
  • Potrebbe avere mal di schiena;
  • Potrebbe lamentare stanchezza;
  • Potrebbe lamentare un ingrossamento a livello di linfonodi.
  • Successivamente, in un periodo compreso tra le ventiquattro ore e le 48 ore, faranno la loro comparsa le prime lesioni nella zona della bocca e in seguito nella zona delle mani e dei piedi.

Non è detto che l’eruzione cutanea si diffonda ad altre zone del corpo. Parlando invece di grandezza delle lesioni, si parla di lesioni che hanno una grandezza variabile tra i 2 millimetri e i 10 millimetri. Tuttavia si tratta di lesioni che avranno un’evoluzione in tal senso diventeranno vescicole e croste simili a quelle della varicella.

Si tratta di una malattia che ha tempistiche di risoluzione comprese tra le tre settimane circa, questo almeno è il dato rilevante analizzabile nella maggior parte dei casi.

Possibili complicazioni

Per quanto riguarda le possibili complicazioni è bene dire che solitamente i pazienti tendono a guarire nell’arco di quattro settimane, contando in tal senso la fase iniziale di manifestazione della malattia. Questo non esclude che un numero minore di pazienti possa andare incontro a complicazioni quali:

  • Potrebbe avere disidratazione;
  • Potrebbe avere delle infezioni di natura batterica inerenti alla pelle;
  • Potrebbe andare incontro a polmonite;
  • Potrebbe sviluppare una sepsi;
  • Potrebbe sviluppare una forma di encefalite.

Processo diagnostico

Quali sono gli step necessari per sviluppare in tal senso una diagnosi attendibile? Per prima cosa il medico dovrà porre una serie di domande al paziente, cercando di capire se nell’ultimo periodo ci sono stati viaggi verso paesi in zone dove si sa la malattia è maggiormente diffusa.

Un sintomo rilevante è la presenza di lesioni nella zona della cute che saranno in ogni caso da confermare con tramite un’analisi definita Pcr. In tal senso verrà analizzato il liquido che si trova all’interno delle lesioni. Ad oggi la medicina moderna non è riuscita in tal senso ancora a trovare una cura per una malattia del genere.

In tal senso infatti il focus è sulla cura dei sintomi che il paziente lamenta.

Parliamo del vaccino

Per quanto riguarda il vaccino sul vaiolo delle scimmie, ha elevati livelli di efficacia tuttavia è bene tenere presente che l’antivaiolosa aveva degli effetti collaterali che erano anche piuttosto seri. In tal senso si potrebbe utilizzare un vaccino che si chiama Imvanex e viene somministrato nella zona superiore del braccio. Non è privo di effetti collaterali quali:

  • Mal di testa;
  • Nausea;
  • Dolore ai muscoli;
  • Un senso di stanchezza.