Xantomi sintomi

151

Quali sono i sintomi degli Xantomi? La risposta corretta è che si tratta principalmente di xantelasmi di natura palpebrale. Nella maggior parte dei casi non sono una problematica tale da innescare nel soggetto problemi di salute, parliamo quindi a tutti gli effetti di un solo e semplice inestetismo relativo alla pelle. Motivo per il quale non si dovrà procedere ad alcuna terapia. Parlando di quelli che sono i sintomi legati agli xantelasmi di natura palpebrale abbiamo:

  • Palpebre in tal senso leggermente appiccicose;
  • Potrebbero manifestarsi degli spasmi legati alla palpebra;
  • Potrebbero manifestarsi degli abbassamenti delle palpebre;
  • Il paziente potrebbe avere la palpebra gonfia;
  • Il paziente potrebbe subire un abbassamento improvviso della palpebra stessa.

Nel caso in cui nel paziente dovessero manifestarsi i sintomi che abbiamo appena approfondito, sarà consigliabile che si proceda con una visita da un medico di chirurgia generale o in alternativa si potranno comprare in farmacia delle soluzioni di natura detergente per palpebre che risultano essere pruriginose.

Approfondiamo la problematica

Quando parliamo di Xantomi ci stiamo riferendo a degli accumuli in termini di grasso che tendono a depositarsi al di sotto della superficie della pelle. Come si presentano? Si parla in tal senso di rigonfiamenti che hanno una colorazione gialla e arancione e hanno da questo punto di vista un contorno con un certo livello di definizione.

Si tratta di accumuli che hanno dimensioni fisse e variabili? La risposta corretta è che hanno dimensioni variabili, da questo punto di vista è bene dire che tendono ad assumere la forma di una chiazza di ridotte dimensioni. Possono dare in tal senso dolore? La risposta corretta è in generale no.

C’è un’età nella quale nel paziente tendono a manifestarsi in forma più accentuata? La risposta corretta è che sono più frequenti in persone che sono nella fascia della terza età. Sono più probabili in persone che hanno un livello elevato di grassi definiti in tal senso anche lipidi nel flusso sanguigno.

Possono manifestarsi in persone che hanno un sistema immunitario collegato a patologie quali:

  • Si parla in tal senso di gammopatie monoclonali;
  • Si parla di mielomi;
  • Si parla di linfomi.

In base alla tipologia e alla relativa distribuzione sul corpo di un paziente, potrebbero distinguersi in:

  • Parliamo della forma eruttiva, vengono in tal senso definti anche papule, hanno una dimensione compresa tra un millimetro e i quattro millimetri e li possiamo ritrovare maggiormente in zone come i gomiti, le ginocchia, i glutei e le mani;
  • Parliamo della forma definita tuberosa, si tratta in tal senso di noduli che possono avere delle dimensioni fino a tre centimetri e si trovano maggiormente in zone come le ginocchia e i gomiti;
  • Parliamo della forma definita tendinea, si tratta in tal senso di noduli di differenti dimensioni che possiamo trovare nel palmo delle mani e nella zona delle palpebre;
  • Parliamo della forma definita verruciforme che si manifesta con placche che hanno una superficie che risulta essere irregolare.

Parliamo di cause

Quali possono essere invece le cause di questa problematica? Ad oggi, la medicina moderna non è ancora riuscita a stabilire una causa specifica, partendo dal presupposto che la forma palpebrale è quella maggiormente diffusa. In tal senso è bene dire che è associato a un rischio di natura cardiovascolare, questo in maniera del tutto indipendente da quelli che sono definiti fattori di rischio identificabili come comuni.

In termini percentuali è bene dire che almeno il cinquanta per cento di questi xantelasmi, sono strettamente correlati a una forma di disordine per i lipidi presenti nel sangue. Questo disordine è causato da delle anomalie che sono legate alle lipoproteine e alle apolipoproteine.

Quando parliamo della forma tendinea e tuberosa, ci stiamo riferendo a un qualcosa di tipico che è legato all’eccesso di colesterolo presente nel flusso sanguigno. Questo potrebbe essere la conseguenza di un ipercolesterolemia autosomica dominante oppure potrebbe essere legato a patologie rare quali:

  • Si parla in tal senso di xantomatosi cerebrotendinea;
  • Si parla in tal senso di beta sitosterolemia familiare.

Se si parla invece della forma eruttiva, si tratta di una manifestazione sulla pelle di una quantità molto marcata di trigliceridi presenti nel flusso sanguigno. Se si trattasse di un caso del genere, c’è un rischio piuttosto marcato che il paziente possa sviluppare:

  • Una pancreatite in forma acuta;
  • Un diabete di tipo 2.

Se si parla invece di xantomi definiti piani oltre ad essere diffusi in tutta la superficie del corpo, in maniera frequente sono collegati alla presenza di una quantità del tutto anomala di paraproteine presenti nel flusso sanguigno.

Approccio diagnostico

Se un paziente dovesse rendersi conto di avere uno xantelasma definito palpebrale, generalmente localizzato tra l’angolo della palpebra e il naso, sulla palpebra inferiore o quella superiore, su una delle due palpebre o su entrambe, sarà consigliabile in tal senso procedere a farsi visitare da un medico.

Questo è molto importante per determinare quale sia l’esatta causa. In maniera molto frequente agli xantomi è spesso collegata una quantità di colesterolo presente nel sangue (definita anche ipercolesterolemia) molto elevata e marcata. Il medico una volta visitato il paziente, potrà valutare se sia il caso di prescrivere un controllo da uno medico specialista, in questo caso il dermatologo, per consentirne la rimozione.

Approcci terapeutici

Qual’è il corretto iter a livello terapeutico? Nonostante quelli palpebrali siano forme che possiamo considerare del tutto benigne e quindi è bene dire che non creano rischi per la salute del paziente, potrebbero tuttavia provocare uno stress di natura psicologica. Motivo per il quale quando si parla di cure è bene dire che saranno mirate a risolvere l’inestetismo a livello estetico. Purtroppo gli xantomi hanno la caratteristica di potersi riformare pur avendo in tal senso applicato sul paziente qualsiasi trattamento.

In tal senso i possibili approcci terapeutici prevedono:

  • Una terapia di natura sistemica che si basa su antipilidemizzanti;
  • Una terapia a base locale nella quale viene utilizzata l’acido tricloroacetico;
  • Un’altra terapia che potrebbe essere utilizzata prevede l’ablazione chirurgica. Lo xantoma viene rimosso attraverso il bisturi;
  • Un altro approccio possibile è quello rappresentato dalla terapia laser dove vengono eradicati gli accumuli di grasso tramite il calore che viene provocato dal laser.

Approcci preventivi

Quali possono essere gli approcci di natura preventiva? Per prima cosa è bene dire che la familiarità è un fattore che rende più semplice la diagnosi. Se il paziente dovesse avere i sintomi degli Xantomi, nel caso in cui il paziente dovesse avere delle patologie collegate a questa problematica, si renderà necessaria l’assunzione di farmaci che verranno prescritti dal medico ai fini della cura.

Trisma cura