Il motore immaginario : approfondiamo questa dinamica

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Che cos’è il motore immaginario? Da un punto di vista cognitivo è un binomio tra mente e corpo nel quale si ipotizza di poter rinforzare la massa muscolare avvalendosi del pensiero. Quanto ad oggi sappiamo sulle reali potenzialità della mente umana? Sicuramente ne conosciamo una parte, tuttavia non c’è giorno in cui non si scoprano nuove dinamiche molto interessanti che vanno approfondite. Questa notizia arriva dal Regno Unito dove uno scienziato teorizza sia possibile avvalersi della parte cognitiva per poter rinforzare e allenare delle fasce muscolari. Questa tipologia di motore che è prettamente legato alla mente, sarebbe uno strumento attraverso il quale il corpo viene stimolato e attivato con la mente. Siamo nell’ambito di nuove ricerche e scoperte che come tali teorizzano il fatto che per far funzionare il nostro corpo, intervangano anche altri fattori quali ad esempio la coscienza

Secondo questo scienziato che si chiama Tony Kay, la sua teoria è legata al fatto che l’allenamento fisico possa essere fatto anche tramite la mente, la nostra capacità di immaginare. In pratica il fatto di riflettere in maniera attenta a dell’esercizio fisico, potrebbe in tal senso contribuire a innescare delle reali reazioni simili a quelle che si innescano quando una persona si allena veramente da un punto di vista fisico.

Chiaramente questa teoria è stata supportata da un esperimento a livello pratico. Lo scienziato si è avvalso della collaborazione di sette volontari che avevano una caratteristica comune; erano tutte persone che conducevano uno stile di vita poco attivo, basato sulla sedentarietà. Non si trattava di persone sportive, al contrario si parla di persone che non amavano lo sport nè praticarlo, basandosi su uno stile di vita sedentario al massimo, dove i movimenti erano limitati al minimo indispensabile. 

Scegliere un gruppo muscolare specifico

L’esperimento non verteva sul fatto di muovere realmente muscoli del corpo, quello che dovevano fare era solo pensare di muovere questo specifico muscolo del corpo. 

Dopo un mese cosa è successo?

L’arco temporale per verificare la validità della teoria esposta è stata un mese di tempo, il gruppo scelto all’inizio è stato poi successivamente esaminato nuovamente avvalendosi degli stessi strumenti che si erano utilizzato all’inizio. Il riscontro ha portato alla luce che non c’era stato un aumento nella massa muscolare coinvolta nell’esperimento ma tutti i volontari coinvolti in questo esperimento, avevano aumentato la forza muscolare legata alla zona dei polpacci. Per avere un riscontro in tal senso si è ragionato in termini di percentuali e si è visto che effettivamente la percentuale specifica nell’utilizzo di questo muscolo era effettivamente aumentata.

Allenamento mentale secondo Tony Kay

Quindi l’allentamento mentale al quale sono stati sottoposti i volontari cosa ha realmente prodotto? Si è trattato di un allentamento che è stato costante, portato avanti in maniera giornaliera, al punto tale che secondo Kay questo ha reso i volontari decisamente più consapevoli di quel muscolo, del movimento che esegue. Questo cosa ha comportato nella vita di tutti giorni? La maggior consapevolezza a livello mentale del muscolo specifico, di come lavora e di come si muove ha portato i volontari ad un utilizzo maggiore di questo specifico gruppo muscolare nell’ambito della loro vita quotidiana.

Questa percezione più attenta, rafforzata del muscolo ha portato i volontari a produrre una quantità di forza maggiore nell’area oggetto dell’esperimento nel momento in cui veniva mossa in maniera concreta e reale. 

Cervello

Parliamo ora del cervello e facciamo un piccolo approfondimento, cercando di mettere in evidenza a cosa serve e quali sono le sue funzioni specifiche. Per prima cosa è importante sapere che in assoluto è l’organo più complesso che abbiamo dentro al nostro corpo, svolge in tal senso innumerevoli funzioni. 

Una delle funzioni che il cervello regola è quella della respirazione, oltre ai movimenti di carattere involontario, i movimenti di carattere volontario. Non dimentichiamo poi il fatto di generare pensieri ed emozioni. Vediamo ora le aree interessate al cervello, tra queste abbiamo:

  • Il cervello è un organo adibito al controllo dei pensieri.
  • Un’altra funzione che svolge è quella della memoria.
  • Controlla l’area del linguaggio.
  • Controlla il movimento delle braccia oltre al funzionamento di tutti gli organi che fanno parte della struttura di una persona.
  • Non dimentichiamo poi il respiro.
  • Il battito del cuore.
  • Si tratta di un organo molto importante che di fatto è direttamente coinvolto nel modo in cui una persona tende a reagire a situazioni stressanti che si possono presentare nella vita di tutti i giorni.

Per quanto riguarda il funzionamento dei singoli emisferi, se ci riferiamo a quello sinistro possiamo dire che è responsabile delle funzioni che sono collegate al linguaggio. Mentre se parliamo dell’emisfero destro è bene sapere che è adibito a come vengono interpretate le informazioni di natura visiva e del modo in cui si processa il livello spaziale.

Per esempio l’area del cervelletto è adibita al coordinamento e all’equilibrio, la zona della corteccia che viene anche spesso definita come “materia grigia” è quella in cui prendono forma i pensieri e i movimenti definiti volontari. Dentro al cervello abbiamo l’ipotalamo, si tratta di una struttura che come tale ha il compito di gestire le informazioni che provengono dal sistema nervoso definito autonomo, molto importante per la regolazioni di funzioni quali:

  • Una delle funzioni che è adibito a regolare è quella dell’alimentazione.
  • Un’altra delle funzioni che è adibito a regolare riguarda il comportamento a livello sessuale.
  • Un’altra delle funzioni che regola è legata alla fase del riposo.
  • Un’altra funzione di natura regolativa è quella legata al controllo della temperatura corporea.
  • Un’altra funzione che è legata all’ipotalamo è quella della produzione di ormoni.
  • Un’altra funzione che è legata all’ipotalamo è quella legata al movimento.

  Nel cervello sono anche comprese l’epifisi e l’ipofisi. La prima tende a svolgere una funzione che ad oggi non è ancora stata chiarita del tutto, tuttavia sembra proprio sia legata al processo di maturazione a livello sessuale. Per quanto invece riguarda l’ipofisi, si sa che la sua funzione è quella di regolare la produzione di ormoni, avvalendosi di questa si controlla la crescita, lo sviluppo e la funzionalità di organi differenti oltre che di ghiandole.  

Considerazioni finali

Per quanto riguarda il motore immaginario, ci sono atleti che mettono in campo questa tecnica al fine di migliorare le loro prestazioni sportive. Sicuramente questo esperimento mette ancora una volta quanto sia importante un organo come il cervello e la centralità del suo ruolo.