Sandbox mentali : capiamo cosa sono

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Che cosa sono i Sandbox mentali? Prima di affrontare questo approfondimento è bene sapere che viviamo in una realtà complessa, nella quale molte cose che accadano non sono comprensibili, magari rispetto alla nostra mente hanno un valore che possiamo definire del tutto razionale. In linea generale potremmo anche dire che le persone hanno la tendenza a focalizzarsi su un tipo di apprendimento che non richieda da questo punto di vista uno sforzo di natura cognitiva che sia eccessivo. Quindi potremmo anche dire se volessimo parlare di “nemici della conoscenza” nell’ambito umano, dovremmo parlare non di quelle persone che non conoscono, quindi l’ignoranza ma di un altro aspetto che si chiama “illusione della conoscenza”. Si tratta di una sensazione del tutto errata nella quale si pensa di sapere già tutto che serve, se si tratta quindi di dover affrontare delle situazioni che hanno la caratteristica di essere impegnative è meglio rifiutarle del tutto (questa la visione del matematico Stephen Hawking).

Non è certo il metodo ottimale per vivere al meglio le grandi scoperte che possono caratterizzare un preciso momento storico, in maniera particolare se si parla di concetti che rispetto al passato hanno la caratteristica di essere del tutto rivoluzionari. Al punto tale che potrebbero creare una decisa frattura con il modo di pensare che abitualmente utilizziamo. Il fatto di non evolvere deriva spesso da un atteggiamento che porta avanti una persona nel quale nella nostra mente accettiamo solo di inserire solo quello che è in linea con quello che pensiamo, con le nostre convinzioni.

Insomma il fatto di avere una struttura di pensiero che utilizza sempre gli stessi schemi, non rischia, porta una persona ad una sorta di immobilismo da questo punto di vista. Riuscire ad imparare delle cose nuove, parlando di una forma di apprendimento autentico, arriva solo ed esclusivamente se siamo disposti da questo punto di vista a prenderci dei rischi, nel momento in cui decidiamo di allontanarci da quella zona di “confort mentale” per arrivare ad analizzare idee e prospettive diverse.

Parliamo di Weinstein

Ora dobbiamo parlare di Weinstein, si tratta di un matematico oltre che economista e scrittore di origine americana. Proprio a questo studioso si deve il concetto di sandbox collegato alla mente. Di cosa stiamo parlando esattamente? La risposta corretta è che si tratta di spazi di natura psicologica nei quali dovremmo avere il coraggio e la voglia di elaborare quelli che nella vita si manifestano come gli aspetti maggiormente contradditori oltre che irrazionali.

Se volessimo specificare meglio di cosa stiamo parlando, potremmo dire che ci stiamo riferendo a quelle notizie, quei dati, quelle situazioni che provocano nelle persone un senso di frustrazione e che generalmente si possono ritrovare in maniera quotidiana nella nostra esperienza.

Viviamo indubbiamente in una realtà molto contradditoria e complessa ma se tendiamo a lasciare andare quello che risulta essere contradditorio rispetto al modo di comprendere le cose che abbiamo, sicuramente rischiamo anche di perdere delle opportunità legate ai nostri livelli di apprendimento.

Definizione di Sandbox

Questa terminologia deriva direttamente dal mondo informatico e dai software, si tratta di uno spazio come tale definito sicuro nel quale le persone che lavorano nel contesto dell’informatica, possono analizzare con attenzione il comportamento di un determinato virus. Allo stesso modo le persone spesso non sono in grado di risolvere dei problemi complessi perché magari non analizzano tutto quello che rispetto allo standard ha invece la caratteristica di essere del tutto irrazionale. L’errore avviene quando si tende a scartare, al contrario si dovrebbe fare in tal senso uno sforzo per cercare di analizzarlo.

Pensiero conformista

Il vero problema che contraddistingue il modo di utilizzare il nostro cervello non è tanto determinato dal fatto che sfruttiamo una minima parte del nostro potenziale intellettivo, il vero problema è che in generale l’uomo tende ad avere un modo di ragionare del tutto conformista. In pratica tendiamo a dare importanza oltre che una certa validità solo a quelle informazioni che si presentano del tutto conformi alle convinzioni che abbiamo.

Quindi abbiamo l’abitudine di scartare a priori quello che tende a creare una contraddizione nelle nostre convinzioni e si evita di utilizzare il pensiero profondo basato sulla riflessione perché a tutti gli effetti richiede tempo. Sicuramente questa dinamica è anche legata al tipo di società nel quale viviamo che è contraddistinta e caratterizzata dal fatto che ci sono innumerevoli fonti, tante informazioni che sullo schermo dello smartphone tendono a scorrere ogni secondo.

Questa dinamica non ci aiuta certo a riflettere e a fermarci a farlo, al contrario abbiamo l’abitudine di scorrere magari lo schermo invece di soffermare la nostra attenzione su un determinato contenuto e magari fare un’analisi. Quando parliamo di Sandbox mentali ci stiamo riferendo ad una sorta di spazi nei quali si richiede da questo punto di vista un approccio che mette in campo l’ambito cognitivo, quello critico e quello analitico.

Una ricerca fatta dall’università dell’Iran mette in evidenza quali siano i vantaggi di costruire nella nostra mente questi spazi che possiamo definire psicologici. Infatti siamo in grado di fare delle analisi riguardante gli eventi andando in profondità e sulle quali si potrà formulare un’opinione.

Contraddizioni

Se pensiamo alla nostra vita quotidiana è bene sapere che ci sono molte circostanze che come tali ci portano a sviluppare un livello di frustrazione personale. Non dimentichiamo poi che le persone che si trovano attorno a noi, tendono ad assumere in maniera frequente degli atteggiamenti che sono del tutto contradditori. Nell’ambito lavorativo, abbiamo acquisito magari nel corso del tempo delle competenze importanti, tuttavia non dobbiamo mai dare per scontato che il nostro sapere non sia soggetto magari a delle revisioni. Al contrario le cose cambiano e con esse anche quello che oggi riteniamo essere giusto e corretto.

Allo stesso modo, nella società attuale in cui stiamo vivendo, le certezze di oggi magari domani scompaiono del tutto, come porsi quindi e comportati in un contesto così mutevole caratterizzato da mutamenti così repentini e magari del tutto irrazionali? Per prima cosa è bene pensare e riflettere sul fatto che il nostro cervello non ama certo quello che risulta essere ambiguo, tuttavia è pur vero che l’essere umano è dotato di una corteccia prefrontale che ha proprio la funzione di aiutarci a fare un’analisi e una riflessione.

Immaginiamo da questo punto di vista le sandbox mentali come degli spazi nei quali si possono approfondire cose che hanno una valenza contradditoria, magari sono paradossali e singolari.

Difficoltà di apprendimento