Agnosia cause

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Quali sono le cause che portano un soggetto a sviluppare l’agnosia? Possiamo in tal senso paralre di cause tra di loro differenti, andiamo a vedere quali sono:

  • Potrebbe essere causato da una lesione presente nella zona del lobo parietale
  • Potrebbe essere causato da una lesione presente nella zona del lobo temporale
  • Potrebbe essere causato da una lesione presente nella zona occipitale del cervello

Di quale zone specifiche del cervello stiamo parlando? Qual’è la loro funzione? Si tratta di segmenti che hanno compiti differenti, vediamo insieme quali:

  • Si tratta di zone che hanno la funzione di immagazzinare i ricordi legati all’uso degli oggetti di tutti i giorni
  • Si tratta di zone che hanno la funzione di immagazzinare ricordi legati a quanto sono importanti alcuni oggetti di uso comunea
  • Si tratta di zone che hanno la funzione di immagazzinare ricordi legati alla vista
  • Si tratta di zone che hanno la funzione di immagazzinare ricordi legati ai suoni
  • Si tratta di zone che hanno la capacità di arricchire la memoria

Questa problematica in occasione di quali eventi può fare la sua comparsa? Potrebbe manifestarsi in seguito a:

  1. Potrebbe essere la conseguenza di un trauma di natura cranica
  2. Potrebbe essere la conseguenza di un ictus
  3. Potrebbe essere la conseguenza di una patologia tumorale che coinvolge la zona del cervello
  4. Potrebbe essere la conseguenza della presenza di un ascesso celebrale

Parliamo di sintomatologia

Quale potrebbe essere la sintomatologia di una problematica del genere? Per prima cosa è bene dire che i sintomi che il soggetto tende a manifestare saranno differenti in base a quale sia l’area del cervello specifica che ha subito la lesione. Vediamo insieme quali sono le forme principali:

  • Potrebbe trattarsi di una forma di natura uditiva nella quale la persona non è più in grado di riconoscere un oggetto in base al tipo di suono che è in grado di emettere. Per fare un esempio in tal senso, immaginiamo per un attimo il classico squillo di in telefono familiare al paziente. In questo caso il soggetto non riesce in alcun modo a riconoscere più l’oggetto dal suono. Viene anche definita ipocausia. Si tratta della conseguenza di una lesione che interessa la zona del lobo temporale.  
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a una problematica definita agnosia al gusto. In questo caso specifico il soggetto non è più in grado di riconoscere un determinato gusto pur riuscendo a percepirli. In tal senso si parla di una lesione che interessa la zona del lobo temporale.  
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a una problematica definita agnosia all’olfatto. Quindi non si è più in grado di riconoscere determinati odori anche se di fatto si riesce a percepirli.
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a una problematica definita agnosia al tatto. In questo caso specifico il soggetto non è in grado di riconoscere un oggetto di uso quotidiano che magari gli viene messo in mano. Al contrario se vede l’oggetto è perfettamente in grado di riconoscerlo. Dov’è localizzato esattamente il danno in una forma del genere? Si tratta di un danno che riguarda la zona del lobo parietale.
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a una problematica definita agnosia alla vista. In questo caso si tratta di un danno che impedisce a un soggetto di poter riconoscere un oggetto di uso comune e quotidiano grazie alla vista. Tuttavia se l’oggetto viene messo in mano alla persona tramite il tatto invece è in grado di riconoscerlo. Quale area specifica del cervello viene danneggiata in tal senso? Si parla di una lesione che interessa quello che viene definito lobo occipitale.

Tuttavia l’agnosia non si manifesta solo in questo modo, potrebbe trattarsi di un danno più settoriale che interessa solo alcuni aspetti specifici nell’utilizzo di un senso. Per questo motivo potremmo avere:

  1. Una forma che viene chiamata prosopagnosia nella quale l’incapacità del soggetto si esprime nel non riconoscere volti familiari che fanno parte del quotidiano della persona.
  2. Un forma che viene definita di natura ambientale nella quale il soggetto è incapace di riconoscere luoghi che gli dovrebbero essere del tutto familiari.
  3. Una forma nella quale il problema del soggetto si esprime quando deve riconscere colori a lui familiari. Viene definita in questo caso actomatopsia.
  4. In questa forma il soggetto soffre di una paralisi che riguarda una porzione del corpo ma nega che ci sia un effettivo problema in tal senso.
  5.  In questa forma il paziente soffre di un problema specifico; quello di non riconoscere più di un oggetto per volta su una tavola.

Approccio diagnostico

Qual’è l’iter corretto per diagnosticare questa problematica? Per prima cosa servirà un esame del medico che in base ai sintomi cerca di stabilire se sia un problema legato a questa forma o sia imputabile a altre patologie. Il paziente verrà sottoposto a un esame per stabilire quale sia il grado di funzionalità celebrale in suo possesso. Il paziente potrebbe essere sottoposto a esami di natura specialistica quali:

  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una tomografia computerizzata.
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una risonanza magnetica che dovrà aiutare a comprendere quali siano le cause che hanno prodotto il danno nella zona del cervello.

Qual’è la prognosi?

Qual’è la prognosi per una problematica del genere? La risposta corretta è dipende, infatti serve tenere conto di una serie di variabili tra queste:

  • Dove si trova la lesione
  • Quanto è grave la lesione
  • Quale tipologia di lesione specifica sia
  • Un altro fattore del quale servirà tenere conto è quanto sia marcata la lesione che il paziente lamenta
  • Si dovrà verificare quanto sia veramente efficace il trattamento al quale il paziente verrà sottoposto

Una volta individuata la causa specifica che ha prodotto quel danno è importante capire quanto sia effettivamente reversibile e possa consentire al paziente una ripresa. 

Approccio terapeutico

Quale sarà il corretto approccio terapeutico per un problema del genere? Per prima cosa si dovrà individuare la causa specifica e poi si potrà studiare una terapia corretta. Le terapie possono comprendere:

  • Il paziente verrà sottoposto a una terapia che preveda l’intervento di un logopedista
  • Il paziente potrà essere sottoposto a una terapia definita di tipo occupazionale

Se la causa si può identificare con un certo livello di precisione, si potrà intervenire curando quella. Per fare un esempio, se la causa è imputabile per esempio ad un ascesso, il paziente potrà essere trattato con antibiotici e si potrà intervenire con un approccio di natura chirurgica per cercare di drenare l’ascesso.

Una volta analizzate le cause dell’agnosia è importante sottolineare come ad oggi non ci sia una terapia specifica per questa problematica. La terapia con il logopedista è indicata per aiutare il paziente che ha dei deficit inerenti al linguaggio a migliorare il loro modo di comunicare. L’intervento del logopedista dovrebbe anche aiutare a migliorare i livelli di attenzione che il soggetto tende ad avere.

Colesteatoma