Ansia da traguardo

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Quando parliamo di ansia da traguardo a cosa ci stiamo riferendo? Pensiamo ad una persona che fa delle riflessioni inerenti alla sua vita, magari ha circa 40 anni e inizia a riflettere sul fatto che alla sua età, dovrebbe aver realizzato alcuni importanti traguardi, tra questi abbiamo:

  • Il fatto di avere un lavoro che sia stabile.
  • Avere un’abitazione di proprietà.
  • Magari avere dei figli.

Generalmente questo pensiero è accompagnato da una frase specifiche che è inerente al fatto di non essere arrivati dove si voleva. Si ha la sensazione magari di avere tutta una serie di obiettivi di natura professionale che magari ancora non si sono concretizzati. Se pensiamo sia un fenomeno isolato ci stiamo decisamente sbagliando. Molte persone hanno in loro questa tipologia di ansia specifica.

Come si manifesta? In base alle descrizioni che sono state fatte, ci pensa ad una tipologia di ansia nella quale le persone che la sperimentano, avvertono e percepiscono un senso di fallimento. Non dobbiamo poi dimenticare che la società e i meccanismi di natura economica che girano intorno alla capacità di un individuo di realizzarsi, possono sicuramente porre un freno alla capacità di realizzarsi personalmente e portarci ad un livello di indipendenza personale.

Ansia e pressione di natura psicologica

Quando parliamo di questa forma specifica di ansia, ci stiamo riferendo ad una pressione di natura psicologica che le persone possono avere nel momento in cui magari si trovano in una fase della vita nella quale delle loro aspettative o degli obiettivi che si sono dati nella loro vita, non sono ancora riusciti a relizzarli. Chiaramente in tal senso va fatta un’analisi che riguarda le aspettative che una persona ha nella vita e che riguardano direttamente il suo benessere e la sua felicità. Una rivista che si chiama Cognizione ed Emozione rileva come basandosi su un’indagine in una persona la sofferenza di non raggiungere un determinato traguardo sia maggiore rispetto a quella che si potrebbe provare se invece lo si raggiunge ma si rimane delusi.

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Nell’anno 2022 questa società ha messo in evidenza come ci sia una problematica della quale magari non si parla molto al giorno d’oggi. Due generazioni, nello specifico quella identificata con il termine millenial e la generazione Z, sono segmenti di popolazione che tendono a sperimentare sicuramente un livello di ansia più marcato. Infatti si tratta di persone che rispetto al passato impiegano una quantità maggiore di tempo per riuscire a raggiungere una certa indipendenza economica, magari arrivare ad avere una casa e avere dei figli.

Quali sono quindi le conseguenze per le generazioni appena citate, vediamole insieme:

  1. Sicuramente una delle problematiche che hanno è quella di avere una bassa autostima.
  2. Un’altra sensazione che potrebbero sperimentare si identifica con quella del fallimento.
  3. Possono essere persone che risultano avere un dialogo interno con loro stessi non certo positivo, al contrario risulta essere distruttivo e critico.
  4. Possono avere un concetto legato alla loro persona che risulta essere distorto.
  5. Si tratta di persone che potrebbero avere la convinzione di avere delle aspettative che in quanto tali, non potranno mai essere soddisfatte.
  6. Sono persone che percepiscono un giudizio nei riguardi di quelli che li circondano o nella società in generale che sta emettendo un giudizio sui loro fallimenti.
  7. Sicuramente di tratta di persone che tendono a riflettere su pensieri come il non avercela fatta, il fatto che possano deludere la loro famiglia.
  8. In termini di sintomi di natura fisica potremmo avere l’ansia, la stanchezza, la tensione che riguarda i muscoli, il mal di testa, la tachicardia, disturbi di natura digestiva, disturbi legati al sonno.
  9. Se si tratta di un’ansia che risulta essere prolungata, le persone potrebbero avere ulteriori disturbi.

Quali cause possiamo identificare per una problematica del genere? In tal senso è bene dire che all’origine di queste problematiche c’è sicuramente un contesto non favorevole che produce dei condizionamenti. Le generazioni giovani ad oggi, sono quelle sicuramente che tendono a soffrire maggiormente ed è legato ad un contesto sociale, quello odierno dove è oggettivamente più difficile avere una propria indipendenza e una realizzazione di natura personale. Sicuramente ci sono dei fattori che in tal senso è bene mettere in evidenza, vediamo quali sono:

  1.  Subire critiche perchè non si ha un partner stabile.
  2. Noi stessi che magari facciamo autocritica pensando che avremmo sicuramente dovuto fare di più.
  3. Il fatto che in famiglia si sentano racconti di come si facevano le cose una volta e di come magari ad una certa età si era già sistemati.
  4. I social dove tutti si sentono chiaramente in obbligo nel voler fare vedere solo il meglio di quello che rappresentano.
  5. Non dimentichiamo poi una tematica importante come quella del confronto di natura sociale, infatti raggiungere determinati standard di natura sociale è un fattore che può sicuramente innescare ansia.

Tecniche per affrontarla

Se ci troviamo in uno stato di ansia che risulta essere eccessivo, questo fattore ci impedisce sicuramente di riuscire a pensare in una modalità maggiormente chiara e riflessiva. Cosa fare? Sicuramente risulta importante un approccio dove ci si concede uno stacco di natura mentale nel quale per alcuni giorni, ci si disconnette da un punto di vista sia sociale che da un punto di vista tecnologico.

Alcuni approcci che si possono utilizzare, sono:

  • Per prima cosa ripensare gli obiettivi che abbiamo in mente.
  • Per ritrovare degli stimoli, non per forza si devono fare dei cambiamenti radicali, alcune volte basta semplicemente modificare alcune cose nella routine di tutti i giorni.
  • Si tratta di guardare la vita in una prospettiva del tutto differente.

Sicuramente è importante avere un’attenzione maggiore al proprio interiore, imparando ad avere un dialogo con sè stessi maggiormente basato sul livello di empatia.

Sicuramente è importante fare chiarezza in sè stessi, partendo dal presupposto che molto spesso può capitare ci vengano dati degli obiettivi che come tali riguardano la famiglia di origine, questi non necessariamente sono quelli che vorremmo perseguire noi.  Se una persona sta vivendo una fase del genere e non riesce a gestire l’ansia da traguardo è importante tenere sempre in considerazione che non si è da soli, quindi può essere utile appoggiarsi alle persone che fanno parte della vita di una persona e bisognerà sicuramente apportare dei cambiamenti nel proprio stile di vita.

L’Act è una terapia in tal senso che si lavora sul riscoprire sè stessi, fornendo strumenti come tali alla persona che aiutino a capire che non si può controllare tutto, oltre ad imparare ad avere una visione di sè stessi maggiormente forte e potenziata.

Psoas e ansia