Immunità cognitiva : meccanismo di difesa

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Quando parliamo di immunità cognitiva a cosa ci stiamo riferendo? Partiamo facendo in tal senso un’analisi approfondita, giornalmente assistiamo nel nostro quotidiano ad una continua proliferazione di contenuti che tendono ad acquisire una popolarità che risulta essere molto rapida. La conseguenza è la diffusione di idee che hanno un livello di diffusione veloce e magari vengono abbracciate da molte persone. Per questo motivo è molto importante creare una sorta di immunità a livello mentale, nella quale si utilizza una difesa di natura cognitiva che consente alle persone di essere maggiormente abili nel riuscire a riconoscere e anche a rifiutare quella che è definita disinformazione.

Se una persona oltre ad avere un sistema immunitario valido in termini fisici che consente di combattare in maniera efficace gli attacchi che provengono dall’esterno, possiede magari un sistema di natura immunitaria a livello mentale, ha la capacità in questo modo di riuscire a identificare in maniera maggiormente efficace le informazioni che hanno una struttura del tutto errata. Questo meccanismo di screening può essere attivato anche nella fase iniziale, dando alla persona una concreta possibilità di non investire in maniera del tutto improduttiva del tempo, magari delle energie personali, delle risorse finanziarie in idee che da questo punto di vista risultano avere una struttura errata, fuorviante.

Parliamo di immunologia cognitiva

Facendo un approfondimento nel campo dell’immunologia cognitiva è bene sapere che si tratta di un ambito di ricerca scientifica che si focalizza essenzialmente sull’immunità in termini mentali. Si tratta di una teoria che ha avuto la sua formulazione negli anni sessanta, in base alla quale se le persone vengono esposte ad un’idea molto persuasiva e questo avviene in maniera graduale, questo crea una sorta di resistenza a successive versioni della medesima idea che risultano avere un grado di incisività maggiore.

In pratica in presenza di una retorica consolidata porta le persone a sviluppare un’immunità in base alla quale non si accettano nuove informazioni anche se queste risultano essere corrette. Questa tecnica può essere messa in campo da persone che magari hanno l’intenzione di manipolare le opinioni altrui, si parla in tal senso di:

  • Persone che potrebbero sfruttare questa tecnica sono gli ideologi.
  • Un’altra tipologia di persone che potrebbe sfruttare questa tecnica sono i demagoghi.
  • Un’altra tipologia di persone che potrebbe sfruttare questa tecnica sono i teorici delle cospirazioni.

In seguito alla formulazione di questa teoria, dal 2020 in poi, studiosi quali Pennycook, si sono focalizzati su tecniche e strategie che consentano alle persone di poter creare una difesa efficace sulle menti, in maniera tale da ridurre i casi di disinformazione e le varie teorie basate sulle cospirazioni.

In questo modo la mente delle persone rimane ricettiva e pronta ad acquisire nuove informazioni che consentono di mutare le proprie opinioni e aiutare a preservare la mente.

L’immunologia cognitiva quindi si basa su un’ipotesi molto importante creando un’analogia tra il sistema immunitario fisico che si attiva ogni volta in cui il corpo deve essere protetto dall’azione di agenti patogeni che con il loro agire potrebbero creare dei danni. Nella stessa maniera serve sviluppare nelle persone una sorta di “sistema immunitario della mente” che aiuta le persone a mantenere sano e intatto il sistema cognitivo.

Se pensiamo un attimo al sistema immunitario da un punto di vista fisico da cosa risulta essere composto? Vediamolo insieme:

  • Parliamo di molte tipologie di cellule.
  • Parliamo di molecole.

Qual’è il loro scopo? La risposta corretta è che lavorano in maniera sinergica per fare in modo tale si possano riconoscere i virus e i batteri presenti nel nostro organismo. Questo meccanismo è molto importante perchè ci permette di preservare la salute di natura fisica del nostro corpo e fare un’azione preventiva nell’insorgenza di patologie.

In una maniera del tutto analoga un sistema immunitario legato alla mente è in grado di svolgere un ruolo molto importante per:

  1. Cercare e riconoscere informazioni che sono errate.
  2. Cercare e riconoscere informazioni che sono dannose.
  3. Si parla in tal senso di pensieri con un carattere negativo.
  4. Si parla in tal senso di stereotipi.
  5. Si parla in tal senso di pregiudizi.
  6. Si parla in tal senso di idee che hanno una base irrazionale.

Nel momento in cui una persona è in grado di identificare queste informazioni errate, le respinge in maniera attiva, facendo in modo tale che si possa preservare la salute della mente.

Valenza negativa

Tuttavia avere una sorta di sistema immunitario mentale non è detto sia sempre un vantaggio, si potrebbero anche presentare dei disturbi. Queste alterazioni potrebbero essere legate ad un attaccamento eccessivamente rigido a idee e opinioni che come tali ostacolano in maniera concreta fattori come la crescita e la capacità di apprendere. Questo si origina nel momento in cui la mente si è talmente irrigidita che le persone non hanno più la capacità di considerare prospettive di carattere nuovo oltre alla capacità di mutare il proprio modo di vedere le cose in funzione di informazioni del tutto nuove.

Non dimentichiamo poi che anche le caratteristiche personali hanno da questo punto di vista un peso, infatti una persona che risulta essere arrogante, difficilmente sarà disponibile a valutare delle idee nuove, al contrario una persona dotata di una buona dose di umiltà, permette alle persone di avere una certa apertura mentale anche a opinioni del tutto differenti. Non dimentichiamo poi quelle che vengono definite dinamiche di natura culturale.

Ci sono persone che quando si trovano a dover affrontare punti di vista che sono differenti dai loro, assumono una posizione difensiva, non utilizzando il pensiero critico. La capacità di essere aperti e di poter modificare quella che risulta essere la nostra concezione è molto importante se ci troviamo ad affrontare delle argomentazioni che ci accorgiamo essere maggiormente solide.

Questo non vuol necessariamente dire che abbandoneremo le convinzioni che sono radicate dentro di noi o la nostra identità personale, avremo invece la capacità di fare una considerazione che riguarda nuove prospettive. Sviluppare un’immunità cognitiva consente di ridurre il rischio che la disinformazione si diffonda in modo molto rapido nella popolazione.

Oggi si ha l’accesso alle informazioni online, tuttavia il rischio di valutare delle fonti che non hanno alcun grado di attendibilità oltre a non filtrare idee che sono scadenti, può indurre una persona a prendere delle decisioni che sono del tutto errate.

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