Cosa sono i pettegolezzi ?

82

Se dovessimo per un attimo cercare di capire bene cosa sono i pettegolezzi, consultando online il vocabolario Treccani, viene fuori una spiegazione chiara e semplice in tal senso da comprendere, si tratta a tutti gli effetti di chiacchiere malevole che vengono fatte su una persona, potrebbero anche essere dei commenti con un fondo di malizia, inopportuni sempre a danno di qualcuno.

Nella maggior parte dei casi, sia riferendoci al termine pettegolezzo, sia parlando di gossip, queste prassi non creano certo dei presupposti positivi. Al contrario invece di quello che si potrebbe pensare, si tratta di una pratica che contiene al suo interno una valenza del tutto negativa e distruttiva, molto spesso ha la capacità di creare dei fraintendimenti e di rovinare magari dei rapporti. Nella vita di tutti i giorni, ci sarà capitato in maniera frequente di sentire magari una persona che ci racconta dei dettagli legati magari a colleghi o nella propria parentela. Quante volte invece ci sarà capitato a noi medesimi di fare magari dei commenti sulla vita altrui o su scelte che non riteniamo opportune? In realtà al contrario di quello che si potrebbe pensare, la tendenza a parlare della vita degli altri è una prassi diffusa e piuttosto comune.

Poi un discorso differente è legato al fatto che sia una prassi come tale appropriata o che ha una valenza positiva. Molto dipende da quale sia l’intenzione di fondo che si mette in chiacchiere del genere, capire questo è molto importante per cercare di comprendere cosa effettivamente si vuole ottenere o cosa vuole ottenere sentendo questi pettegolezzi su altre persone.

Comportamenti da adottare

Quali sono invece i comportamenti che dobbiamo adottare se ci accorgiamo effettivamente che girano dei pettegolezzi? Come possiamo affrontare una critica? Prima di rispondere a questa domanda è bene sapere e rendersi conto che viviamo attorniati dai pettegolezzi, sono una delle forme più comuni utilizzate. Non si può certamente negare che questa pratica abbia dei risvolti negativi, in maniera particolare per la vita della persona che li subisce. Tuttavia non sempre hanno solo ed esclusivamente un carattere distruttivo, in molti casi possono invece generare solo una certa curiosità.

Poi è importante sapere che questa voce, subisce nel corso del tempo una forma di distorsione legata al fatto che passa da una bocca ad un’altra, le conseguenze da questo punto di vista possono essere del tutto impensabili. Come comportarsi dunque? Quali strategie adottare per ridurne la portata e ridurre le possibili conseguenze che potremmo avere? In tal senso possiamo sicuramente fare una citazione ad un filosofo importante come Socrate, il quale di fronte alle malevolenze che gli venivano riportate, decise di applicare una metodologia incentrata su tre filtri, vediamo quali sono:

  1. Il primo filtro è quello legato alla verità, puntando sul fatto che alla persona che riporta una maldicenza si dovrà magari chiedere se sia assolutamente sicuro che quello che sta raccontando corrisponde ad una verità.
  2. Un secondo filtro è quello legato alla bontà di quello che viene raccontato. Si tratta quindi di una cosa del tutto innocente, al contrario di quello che si potrebbe pensare non danneggia nessuna persona, anzi potrebbe essere una chiacchiera del tutto benevola e positiva sulla persona.
  3. Se si parla poi di una persona a noi vicina, questa chiacchiera che mi verrà riportata quale reale utilità ha nella mia vita?

La tecnica messa in campo da Socrate può rivelarsi molto efficace per riuscire ad affrontare una critica o una chiacchiera che in tal senso si rivela essere malevola.

Pettegolezzi sulla nostra persona

Tuttavia è bene sapere che la chiacchiera malevola, non sempre è solo legata ad altre persone, non sempre ci viene riportata e non tocca la nostra stessa vita. Se le voci riguardano noi è molto importante cercare di capire come ci si deve comportare e come si deve reagire.

Una metodologia efficace per fare in maniera tale che si interrompa questa catena prevede che si chieda direttamente alla persona che risulta essere la fonte della diceria, se è disposta a sostenere quello che ci ha raccontato di fronte alla persona dalla quale ha sentito il tutto.

Essere impulsivi e agire solo ed esclusivamente sulla base di quello che ci è stato riportato non è il modo migliore, da questo punto di vista se conoscete la persona che ha diffuso la chiacchiera è molto più utile ed efficace avere un confronto diretto con quella persona cercando di capire quali potrebbero essere le motivazioni.

Un altro fattore molto importante è quello di mantenere una certa calma e fare in maniera tale che non si risponda alla chiacchiera malevola nello stesso modo, altrimenti il rischio è quello di dare una certa credibilità alla persona che lo ha diffuso.

La scienza in tal senso cosa ci dice? Quali possono essere i motivi in base ai quali una persona tende ad alimentare chiacchiere e maldicenze? La risposta che si è data è che si tratta del bisogno umano di avvicinarsi ad altre persone su un argomento qualsiasi, un modo per cercare di uscire alla propria solitudine.

Solitudine

Quando parliamo di solitudine a cosa ci stiamo riferendo? La risposta corretta è che si tratta di una condizione di natura mentale, questa potrebbe anche avere degli aspetti positivi. Tuttavia da questo punto di vista è bene per prima cosa puntualizzare che bisogna essere in grado di gestirla al meglio. Al contrario invece, potrebbe condurre il soggetto verso stati di natura depressiva. Poi in tal senso c’è un’altra distinzione da fare, se parliamo di solitudine esteriore, questa è di fatto una condizione destinata a durare un tempo limitato, dipende da una serie di condizioni tra queste abbiamo l’umore, il momento specifico della vita che si sta vivendo, oltre al grado di empatia che delle persone con le quali ci relazioniamo.

La solitudine invece di natura interiore è una condizione diversa che potrebbe perdurare nel corso del tempo, protrarsi per un periodo piuttosto lungo, fino a quando il soggetto magari non incontra uno psicologo. Potrebbe prodursi anche se il soggetto magari ha una vita sociale intensa, degli affetti come i propri familiari sempre presenti. Tuttavia in questo caso gli eventuali sintomi non vanno in alcun modo sottovalutati, infatti potrebbe essere il “campanello d’allarme” di una condizione interiore di disagio profondo anche a livello inconscio, al punto tale da dover richiedere un intervento che sia in tal senso il più rapido possibile.

Quali possono essere i sintomi legati ad una solitudine di natura interiore? Vediamoli insieme:

  • Il soggetto potrebbe percepire un senso di insicurezza.
  • Il soggetto potrebbe percepire un senso di inadeguatezza.
  • Il soggetto potrebbe avere la paura magari di essere “tagliato” fuori da gruppi.
  • Il soggetto tende ad esprimere un certo timore per il giudizio degli altri.
  • Il soggetto percepisce un senso di vuoto a livello interiore.

Potrebbero anche esserci delle manifestazioni che riguardano il corpo, quali:

  1. Processi di natura infiammatoria.
  2. Delle aritmie cardiache.
  3. Una certa difficoltà nel riuscire a prendere sonno.
  4. Potrebbe manifestarsi l’ipertensione.
  5. Il soggetto potrebbe avere delle ricadute frequenti, legati a malanni.

Sicuramente, in presenza di tutte le sintomatologie appena descritte è bene rivolgersi ad uno specialista che ci aiuti ad affrontare questa problematica. Tuttavia è consigliabile intervenire ancora prima, quando ci si accorge che il malessere interiore si prolunga nel tempo e non è una condizione passeggera.

Considerazioni finali

Dopo aver affrontato in maniera approfondita cosa sono i pettegolezzi è bene seguire le regole descritte, tenendo sempre a mente che la calma, rispetto a manifestazioni di nervosismo è un’ottima alleata, perchè “tende a smorzare”in maniera del tutto naturale queste maldicenze dette sul nostro conto e magari legate ad un’altra persona.

Silent walk : recuperare tranquillità e silenzio