Emianopsia temporanea

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Quando parliamo di emianopsia temporanea magari legata a una problematica come l’aura visiva e l’emicrania a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una perdita nella capacità di vedere. In pratica una metà del campo visivo risulta del tutto inibito-perduto,  senza che il soggetto ne possa usufruire per avere una visione corretta. Ora è importante porsi una domanda, che cos’è esattamente il campo visivo? Si stiamo riferendo a tutta quella parte che riusciamo a vedere nel momento in cui i nostri occhi tendono a fissare un punto fisso e a focalizzare l’attenzione in un punto specifico.

Quindi l’ampiezza del campo visivo influenza quella che è la nostra visione? La risposta è si, se abbiamo la fortuna di avere un campo visivo che rispetto ad altre persone è maggiormente ampio, saremo sicuramente in grado di avere una visione migliore rispetto ad altri. La riduzione del campo visivo a quali malattie potrebbe essere associata? Si tratta di patologie molto paricolari. Un fattore molto importante che dobbiamo conoscere parlando di una problematica del genere è che potremmo trovarci di fronte a due forme ben distinte, vediamo quali sono:

  • Potrebbe trattarsi di una forma con carattere permanente;
  • Potrebbe trattarsi di una forma con carattere temporaneo.

In ogni caso parlare di emianopsia vuol dire confrontarsi con una forma specifica e univoca oppure al contrario potremmo trovarci di fronte a forme differenti? La risposta corretta è che è direttamente influenzata alla distribuzione del deficit che interessa il campo visivo.

Parliamo di emianopsia omonima

Nel caso della omonima la riduzione della capacità di vedere del soggetto interessa sia entrambi gli occhi. Quali sono le casistiche specifiche nelle quali potrebbe manifestarsi una problematica del genere? Nel caso in cui il paziente abbia delle lesioni relative alla corteccia celebrale o nel caso di radiazioni ottiche.

Parliamo di emianopsia eteronima

Se parliamo invece di emianopsia eteronima il decifit relativo al campo visivo è relativo a metà che non sono tra di loro concordanti tra gli occhi. In questo senso potremmo avere a che fare con due forme differenti, vediamo quali sono:

  • Nella variante binasale le aree dove si manifesta la problematica saranno in corrispondenza del naso;
  • Se si tratta invece della variante definita bitemporale il deficit relativo al campo visivo interesserà la zona relativa alle tempie per entrambi gli occhi;

Parliamo di cause

Quali possono essere le cause che determinano una problematica del genere? Si parla in tal senso di lesioni di differente natura coinvolgono in tal senso le vie definite ottiche. Quali possono essere le differenti lesioni? In tal senso si parla di quelle di natura vascolare che potrebbero essere:

  • Potrebbero essere legate a ischemia;
  • Potrebbero essere legate a emorragie;
  • Potrebbero essere legate a delle dilatazioni legate ad aneurismi.

Potrebbero essere legate a delle forme neoplastiche, in tal caso vanno citati:

  • Si parla di macroadenomi;
  • Meningiomi;
  • Questi a loro volta possono avere differenti effetti che saranno legati a dove si trova esattamente la patologia;
  • In tal senso potremmo avere processi di natura infiammatoria;
  • Potrebbero essere demielinizzanti;
  • Potrebbero essere traumatici.

Parliamo di ischemia

Quando utilizziamo il termine ischemia a cosa ci stiamo riferendo? La risposta corretta è che in medicina la parola ischemia riguarda una possibile diminuzione o interruzione del flusso sanguigno e del relativo apporto in una zona del corpo. Ci sono delle cause specifiche che riguardano l’ischemia? Si, vediamo quali sono:

  • Potrebbe essere collegata e un’embolia;
  • Potrebbe essere collegata a una trombosi;
  • Potrebbe essere collegata a un evento con caratteristiche di trauma.

Qual’è la sintomatologia che avverte il soggetto? Dipende da quale organo può essere coinvolto in tal senso. Se si tratta di un’ischemia di natura cardiaca, i sintomi saranno differenti rispetto a quelli relativi a un’ischemia di natura cerebrale. Quali sono gli organi che rispetto ad altri possono essere maggiormente colpiti da una problematica del genere?

Uno degli organi che potrebbe essere interessato da una problematica del genere è il cuore che potrebbe andare incontro a una patologia chiamata cardiopatia ischemica. Se si tratta di un organo come il cervello, il paziente potrebbe andare incontro a una ischemia di natura cerebrale.

Se si tratta di un organo come l’intestino il paziente potrebbe andare incontro a un’ischemia intestinale.

Parliamo di cause

Quali possono essere invece le cause? Generalmente le cause sono imputabili a processi di natura ostruttiva che riguardano vasi sanguigni e o arteriosi. Questo causa un ridotto o mancato apporto relativo a organi e tessuti. Nella maggior parte dei casi il processo ostruttivo è la conseguenza di:

  • Sono legati a un’embolia;
  • Sono legati a una trombosi;
  • Possono essere legati a accadimenti traumatici.

Parliamo di fattori di rischio

Quali sono in tal senso i fattori di rischio? Vediamoli insieme:

  • Potrebbe essere legata a una fibrillazione atriale;
  • Potrebbe essere legata a una cardiomiopatia;
  • Potrebbe essere legata a una malattia legata alla valvola mitrale;
  • Potrebbe essere legata a una patologia come il diabete;
  • Potrebbe essere legata a una problematica come l’ipertensione;
  • Potrebbe essere legata a una problematica come l’arteriosclerosi;
  • Potrebbe essere legata a una problematica come l’ipercolesterolemia;
  • Potrebbe essere collegata a una persona che ha un’età avanzata;
  • Potrebbe essere collegata a una condizione di sovrappeso;
  • Potrebbe essere collegata a arteriparia periferica;
  • Potrebbe essere collegata a una forma di anemia a cellule falciformi;

Ischemia sintomi

Quali sono i sintomi dell’ischemia che devono in tal senso allarmare il paziente spingerlo a rivolgersi a un medico? Vediamoli insieme:

  • I sintomi relativi a un’ischemia di una certa severità sono il vomito
  • Se il paziente soffre di diarrea;
  • Se il paziente avverte una sindrome dolorosa molto pronunciata a livello addominale;
  • Se il paziente dovesse andare incontro a paralisi degli arti;
  • Se dovesse avere una forma di dispnea quando si trova a riposo;
  • Se dovesse avere dei mutamenti nella propria capacità visiva;
  • Se il paziente dovesse avere una sindrome dolorosa marcata nella zona del torace;
  • La scarsa capacità di parlare;

Per poter elaborare una diagnosi in tal senso è bene specifica che serve per prima cosa un approccio basato su un’analisi approfondita da parte del medico dei sintomi che lamenta. Per quanto riguarda gli esami, saranno specifici in base al tipo di organo colpito. Per esempio se si tratta di un’ischemia di natura cardiaca, il medico farà fare al paziente un elettrocardiogramma e le analisi del sangue.

Se questi controlli non dovessero bastare, il medico potrebbe prescrivere ulteriori esami di approfondimento quali un’ecocardiogramma, una radiografia nella zona del torace, un’angiografia alle coronarie.

Le cure saranno focalizzate al corretto ripristino del flusso sanguigno relativamente agli organi e ai tessuti interessati.

Considerazioni finali

L’emianopsia temporanea come abbiamo visto potrebbe essere collegata a una cefalea con aura visiva, se si tratta invece di una forma permanente, andrà sempre individuata la causa per intervenire poi nella maniera più opportuna.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.