Rettorragia sintomi

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Quando parliamo di sintomi della Rettorragia a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta sostanzialmente di un sanguinamento che di natura semplice che si verifica con fuoriuscita dall’orifizio anale. Il termine perdita di sangue che potrebbe essere di colore rosso tendende allo scuro o di un colore rosso vivo acceso sono collegati a due fattori, vediamo quali:

  • Per prima cosa la sede del sanguinamento;
  • Un secondo elemento è il tempo che si che trascorre legato all’emissione.

Sintomi

Quali sono i sintomi nello specifici che avrà un soggetto che soffre di questa condizione? Vediamoli insieme:

  • Quello più importante è chiaramente la perdita di sangue che si produce dall’orifizio anale, al punto tale che ci potrebbe essere il rischio concreto che il paziente diventi anemico.

Un altro fattore del quale è bene tenere conto è il colore stesso del sangue, se si tratta di un colore rosso-vivo il sanguinamento viene definito distale ( si tratta di emorragie basse), oltre ad esserci un transito di natura intestinale che è decisamente più veloce rispetto al solito.

Se invece il sanguinamento dovesse avere da questo punto di vista un colore tendente al rosso scuro, viene definito prossimale ( si tratta di emorragie alte) nelle quali il sangue tende a ristagnare e si degrada, questo è legato all’azione della flora batterica, oltre a un misto di coaguli presenti ( definita in questo caso una forma con coaguli).

Tempistiche

Quali sono le tempistiche che interessano questo fenomeno? La risposta è dipende, potrebbe trattarsi di una problematica che tende come tale a cessare in maniera del tutto spontanea in pochi minuti o pochi secondi, tuttavia è anche bene dire che se dovesse essere una problematica che come tale tende a protrarsi nel corso del tempo, diventa molto importante rivolgersi ad un medico specialista per fare gli opportuni approfondimenti in tal senso ci si rivolgerà a un medico proctologo.

In alternativa ci si potrà recare in un pronto soccorso che consentirà di avere una diagnosi accurata della problematica in oggetto. In alcuni casi la presenza del sangue non risulta essere visibile a occhio nudo, motivo per il quale si dovrà ricorrere a un esame chimico del materiale fecale.

Si esegue quindi la ricerca del sangue occulto nelle feci, tenendo presente che la quantità di sangue rilevata è di fatto esigua. A prescindere da questo è bene sapere che al di là della specifica quantità si sangue che si tende a perdere dalla zona anale è da considerarsi a tutti gli effetti di natura patologica.

Qualora il colore del materiale fecale dovesse essere nero, si parla di una problematica che riguarda zone come lo stomaco o il duodeno, motivo per il quale il sangue che viene assorbito dalle feci risulterà essere di un colore più scuro. La melena è a tutti gli effetti l’espulsione di materiale fecale con un colorito tendende al nero e maleodoranti.

Quali approcci terapeutici si hanno a disposizione

Quali possono essere gli approcci di natura terapeutica che si hanno a disposizione? Per prima cosa si potrebbe modificare il regime alimentare puntando a una dieta da questo punto di vista ricca di fibre se si tratta di episodi che possiamo definire del tutto occasionali. Se parliamo invece di ragadi anali è bene sapere che si originano per problematiche di stipsi o sforzi che risultano essere eccessivi durante l’espulsione di materiale fecale. In ogni caso una modifica al regime alimentare tale che si introducano molte più fibre è una modifica al proprio regime alimentare utile e valido in entrambi i casi.

Tutttavia introdurre una modifica tale al regime alimentare è importante nella misura in cui il soggetto tende a bere un buon quantitativo di acqua. Se il paziente non dovesse idratarsi al punto giusto, l’introduzione di fibre potrebbe potenzialmente rendere ancora più dure le feci, motivo per il quale si potrebbe produrre una condizione definita fitobezoario.

In pratica si potrebbe bloccare nell’intestino del materiale non del tutto digerito e nel caso in cui avesse un volume pronunciato, si potrebbe produrre un blocco a livello intestinale. Quali sono i cibi che sono ricchi di fibre? Vediamoli insieme:

  • Uno dei cibi sono i legumi e si parla in tal senso di lenticchie, ceci e piselli;
  • Un altro cibo potrebbe essere la frutta fresca con tutta la buccia;
  • Si parla di prodotti con farina integrale quali pane, pasta e dolci.

Approcci terapeutici

Quali sono da questo punto di vista gli approcci terapeutici corretti? La risposta non è da questo punto di vista univoca, la terapia che si può adottare potrebbe avere delle variazioni che sono legate alle condizioni di natura clinica che in quel momento ha il paziente. Un altro fattore importante è quello relativo al fatto di riscontrare una fuoriuscita di sangue dalla zona anale.

Da questo punto di vista è bene dire che parliamo di un sintomo non di una patologia, motivo per il quale per poter arrivare a una risoluzione diventa necessario curare la causa. Motivo per il quale, gli eventuali approcci terapeutici che si metteranno in campo una volta consultato uno specialista, dovranno essere basati sulla problematica concreta che ha causato la perdita di sangue. Possiamo parlare di fattori da questo punto di vista che creano una possibile discriminazione? La risposta è si, se si parla di persone che hanno un’età compresa attorno ai 50 anni, si dovrà intervenire sottoponendo il paziente a una visita di natura proctologica e successivamente si dovrà procedere a un’esplorazione del retto e anale. Nel caso di un responso negativo si potrà eseguire una colonscopia, nel caso sia positivo si renderà necessario basarsi su un trattamento mirato che tenga conto della causa.

Se l’età del soggetto dovesse essere superiore ai 50 anni, il paziente dovrà essere sottoposto a una visita proctologica con relativa esplorazione rettale e un ano-rettoscopia che dovrà essere integrata con una colonscopia.

Cause

Quali possono essere le cause di una persona che lamenta i sintomi della rettorragia? Vediamole insieme:

  • Potrebbe trattarsi di emorroidi sia interne che esterne;
  • Potrebbe trattarsi di ragadi anali;
  • Potrebbe trattarsi di prolatto rettale esterno;
  • Potrebbe trattarsi di fistola anale;
  • Potrebbe trattarsi di proctite;
  • Potrebbe trattarsi di diverticolite;
  • Potrebbe trattarsi di Rettocolite ulcerosa;
  • Potrebbe trattarsi di ulcera solitaria del retto;
  • Potrebbe trattarsi di angiodisplasia;
  • Potrebbe trattarsi di gastroenterite;
  • Potrebbe trattarsi di colite ischemica;
  • Potrebbe trattarsi di salmonellosi.

Sangue dall’ano