Scialoadenite

609

Che cos’è la scialoadenite? Si tratta essenzialmente di un processo di natura infiammatoria che interessa una ghiandola salivare. Può avere una manifestazione sia di natura acuta che di natura cronica. Nella maggior parte dei casi la zona interessata da questa problematica è quella posta sotto alla mandibola. Questo non esclude che si possano manifestare dei processi di natura infiammatoria che riguardano zone differenti quali:

  • Si tratta di processi di natura infiammatoria che possono interessare ghiandole salivari di minore importanza
  • Si parla di ghiandole che sono presenti nella zona del palato duro
  • Si parla di ghiandole che sono presenti nella zona del labbro  

Probabili cause

Quali possono essere le cause che scatenano questa problematica? Siamo in presenza di opzioni diverse, vediamo insieme quali:

  • Potrebbe trattarsi di un problema dovuto a una scarsa secrezione a livello ghiandolare
  • Potrebbe trattarsi di una problematica causata dalla presenza di calcoli che tendono a creare delle ostruzioni
  • Potrebbe trattarsi della conseguenza di processi di natura infettiva

In ogni caso se dovessimo citare uno dei microrganismi che più degli altri possono causare una problematica del genere dovremmo sicuramente citare lo Staffilococco aureo. Tuttavia non è la sola e unica causa che possiamo riscontrare, potrebbe trattarsi della conseguenza di agenti patogeni di natura differente quali:

  • Potrebbe essere causato da streptococchi
  • Potrebbe essere innescato da altri agenti di natura virale

Ci sono dei fattori che in tal senso predispongono un soggetto a questo tipo di manifestazione? Si andiamo a vedere nel dettaglio quali:

  • Un fattore che potrebbe influenzare una manifestazione del genere è se siamo in presenza di un soggetto disidratato
  • Un altro fattore che potrebbe influenzare una manifestazione del genere è se il soggetto ha subito dei traumi
  • Se il soggetto è in cura e magari sta utilizzando farmaci specifici quali diuretici o degli antidepressivi
  • Si tratta di una problematica piuttosto diffusa in pazienti che soffrono di xerostomia

Xerostomia

Non è corretto definire questa condizione una patologia, si tratta piuttosto di una condizione nella quale il paziente avverte una sensazione di asciuttezza nella zona del cavo orale. Si tratta di un problema che di fatto coincide con una diminuzione della saliva presente nel cavo orale e di conseguenza il paziente tende a percepire la bocca asciutta.

Ci sono delle cause specifiche che scatenano nel paziente una problematica del genere? Si in linea generale possiamo parlare di assunzione di farmaci di varia natura, andiamo a vedere nel dettaglio quali:

  • Potrebbe essere la conseguenza legata all’assunzione di anticoagulanti
  • Potrebbe essere la conseguenza di un paziente che sta assumendo diuretici
  • Potrebbe essere la conseguenza di un paziente che in seguito a manifestazioni di natura ansiogena, sta prendendo degli ansiolitici
  • L’assunzione di farmaci per combattere la depressione
  • Potrebbe essere la conseguenza dell’assunzione di farmaci definiti neurolettici
  • Potrebbe essere legato all’assunzione di antistaminici

 La xerostomia potrebbe anche essere la conseguenza legata a pazienti che hanno malattie di natura tumorale e per questo motivo si trovano in cura con radioterapia. Potrebbe anche essere la conseguenza di problematiche legate al corretto funzionamento della tiroide come ad esempio:

  • Pazienti che soffrono di ipertiroidismo
  • Pazienti che soffrono di ipotiroidismo

Tuttavia non è necessariamente detto che questa problematica si innesci solo per motivazioni di natura organica. Potrebbe anche essere la conseguenza di problematiche che coinvolgono la componente psicologica del soggetto come ad esempio:

  • Potrebbe trattarsi di un problema legato a stati di ansia
  • Potrebbe trattarsi di un problema collegato a stati depressivi
  • Potrebbe trattarsi della conseguenza di disturbi che coinvolgono la sfera alimentare del soggetto, in tal senso si parla di anoressia e bulimia

Sintomatologia

Quali sono i sintomi specifici che il paziente riferisce? Per prima cosa si parla di un senso di secchezza che riguarda il cavo orale, tuttavia potrebbero manifestarsi altri sintomi come ad esempio:

  • Il paziente lamenta di avere la gola arrossata con una certa frequenza
  • Il paziente lamenta di avere il naso secco
  • Il paziente lamenta di avere le labbra che sono screpolate

 Ci sono poi una serie di problemi correlati che in tal senso il paziente potrebbe lamentare di avere quali difficoltà per esempio in fase di deglutizione. Potrebbe esserci una problematica che coinvolge anche il senso del gusto, con una percezione che risulta alterata di cibi dei quali non si avverte più il gusto originale e autentico.

Come si può intervenire in tal senso? Si può agire in autonomia con l’acquisto di prodotti ad hoc che aiutano a riportare una corretta lubrificazione nella zona del cavo orale. In tal senso si potrebbero utilizzare prodotti come ad esempio:

  • Il paziente potrebbe utilizzare dei dentifrici specifici
  • Il paziente potrebbe utilizzare un gel
  • Il paziente potrebbe utilizzare un colluttorio specifico

Nell’ambito alimentare, sicuramente la propria dieta va variata evitando cibi che hanno un livelli di sale elevati, evitare di bere caffè, evitare bevande con un livello di zuccheri elevato e non consumare bevande alcoliche.

Visita specialistica

In linea generale non serve rivolgersi a un medico a meno che non si tratti di un problema che tende a prolungarsi nel corso del tempo. Se la problematica dovesse avere un elevato grado di gravità, si potrà sempre sottoporre il paziente a una visita specifica chiamata sialometria. Viene stimolata la produzione di saliva per poterla poi raccogliere e determinare se è effettivamente presente la xerostomia.

Sindrome di Sjogren

Si tratta di una patologia che causa nel soggetto secchezza a livello orale e anche secchezza agli occhi. Si tratta di una patologia che colpisce in egual misura uomini e donne? In realtà si tratta di una malattia che colpisce con maggiore frequenza persone di sesso femminile comprese in un range di età all’incirca tra i 30 anni e i 50 anni.

Per poter diagnosticare questa patologia si esegue una biopsia che interesserà le ghiandole salivari. Per quanto concerne i possibili trattamenti, se il paziente è in grado di tollerarne gli effetti, si potrebbe utilizzare un trattamento a base di farmaci che tende a stimolare il processo di secrezione che riguarda la salive e le lacrime.

Scialoadenite

In presenza invece di questa problematica, il soggetto può lamentare una sindrome dolorosa. Se si esercita una pressione sulla ghiandola che ha questo problema, si percepirà una superficie solida e con un certo grado di durezza. Non è escluso che possa uscire del pus. Altri sintomi che sono collegati a questa problematica sono:

  1. Il soggetto potrebbe diventare piretico
  2. Il soggetto potrebbe avere brividi
  3. Il soggetto potrebbe avere cefalea

Il processo diagnostico si basa essenzialmente su una visita specialistica dall’ottorinolaringoiatra. Il medico completerà la fase di analisi sottoponendo il paziente a una ecografia che riguarda la zona del collo. L’esame aiuta ad escludere l’eventuale presenza di calcoli nella ghiandola interessata.

Se l’esame dovesse lasciare dei dubbi, si procederà a effettuare una tomografia computerizzata o una risonanza magnetica. Gli approcci terapeutici prevedono:

  • Il paziente potrà essere messo sotto terapia antibiotica
  • Dovrà idratarsi in maniera adeguata
  • Dovrà essere molto attento al livello di igiene orale
  • Nei casi più seri si  potrà intervenire con un approccio chirurgico