Stanchi e smemorati : parliamo di alimentazione

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Vi sentire stanchi e smemorati? Potrebbero esserci dei collegamenti legati al cibo che consumate e al tipo di regime alimentare quotidiano? La risposta è probabile, un recente studio condotto dall’università di Uppsala in Svezia, ha messo in evidenza come le diete e i regimi alimentari che si basano su una quantità molto marcata di grassi, zuccheri e sale, possono incidere in maniera significativa sulla qualità del sonno che ogni persona ha nella propria quotidianità.

Infatti sottoponendo i volontari a un elettroencefalogramma, in maniera particolare quelli che nel corso del tempo hanno avuto un’alimentazione ricca di grassi, sono emerse delle alterazioni in quella che viene definita fase di sonno a onde lente. Si tratta di una fase maggiormente profonda, molto importanti nei processi legati alla memoria e alla fase di apprendimento.

Riposo notturno

Quando parliamo di riposo notturno, ci stiamo riferendo a un elemento molto importante nella vita di una persona, si tratta di una fase che possiamo definire in tal senso essenziale, per riuscire poi nel corso della giornata ad essere riposati e a vivere al meglio gli innumerevoli impegni che abbiamo.

Quante persone nel nostro paese sono interessate da una problematica del genere? Volendo fornire delle statistiche è bene dire che all’incirca dieci milioni di persone sono interessate da questo fenomeno. Dormire nella maniera adeguata è una cosa molto importante per il proprio fisico, oltre che a dare un beneficio anche alla nostra mente. Motivo per il quale non va mai sottovalutata l’importanza di avere un buon sonno rigeneratore.

Disturbi legati al sonno

Quali sono quindi i disturbi ai quali potrebbe andare incontro una persona che presenta delle problematiche nella fase del sonno? Vediamole insieme:

  1. Una delle problematiche alle quali potrebbe andare incontro una persona che non ha un sonno regolare è un’oggettiva difficoltà ad addormentarsi.
  2. In questo caso specifico il sonno tarda ad arrivare, oltre i trenta minuti nel momento in cui ci si corica.
  3. Il soggetto potrebbe andare incontro a risvegli notturni e potrebbe avere un sonno molto agitato.
  4. Si tratta di una problematica che come tale si manifesta con un sonno leggero che tende a interrompersi in maniera del tutto involontaria una volta o più volte durante la fase notturna.
  5. Un’altra delle problematiche che potrebbero incidere sulla qualità del sonno che abbiamo è il ciclo mestruale.
    1. In termini percentuali è bene sapere che almeno un settanta per cento delle donne che ha un sonno non regolare e tranquillo, ha questa problematica durante la fase del ciclo mestruale. Quali sono i motivi? La risposta corretta è che sono di natura ormonale, infatti si tratta di un calo legato ad un ormone come il progesterone che è tipico di questa fase del ciclo mestruale.
    2. Un’altra problematica che potrebbe da questo punto di vista incidere in maniera negativa sulla qualità del sonno sono le problematiche di cui possono soffrire persone che magari in maniera frequente o sporadica, viaggiano utilizzando l’aereo.
    3. Queste problematiche sono legate essenzialmente a delle variazioni che intervengono nella fase nella quale ci si corica, questo influsso negativo può anche interessare il sistema definito cardiocircolatorio e quello gastrointestinale.

Conseguenze di un sonno disturbato

Quali possono essere le conseguenze di un sonno che risulta essere disturbato? Vediamole insieme:

  • Se una persona ha una qualità del sonno che non è ottimale, questa problematica potrebbe influire decisamente in maniera negativa sul livello di benessere a livello generale relativo all’organismo. Questo chiaramente è una problematica che può essere diffusa in maniera generalizzata sulla qualità della vita che viviamo tutti i giorni, si parla quindi di benessere in generale.
  • Le conseguenze alle quali possiamo andare incontro nel momento in cui passiamo una notte insonne o non abbiamo un riposo adeguato, si fa sentire stanchi e spossati. Questo potrebbe decisamente compromettere tutte le attività che dobbiamo svolgere durante l’arco della giornata ( si parla quindi di studio, lavoro).

Dobbiamo sempre ricordarci che avere un riposo adeguato, consente poi di vivere meglio la propria vita.

Insonnia

Quando parliamo di un disturbo come l’insonnia, si tratta essenzialmente di una condizione nella quale si percepisce un certo livello di insoddisfazione che è legato alla qualità o alla quantità del sonno. Si caratterizza per:

  • Si hanno delle difficoltà che si rilevano essere presenti nella fase iniziale del sonno.
  • Si hanno delle difficoltà che si rilevano essere presenti nella fase di mantenimento del sonno.

Si tratta di un disturbo che in quanto tale ha la caratteristica principale di essere soggettivo, infatti si riferisce alla singola difficoltà di una persona di riuscire ad addormentarsi e a mantenere un sonno o magari a sperimentare una qualità pessima del sonno.

Caratteristiche legate al sonno

Se si tratta di una problematica di insonnia, il soggetto potrebbe avere:

  1. Sicuramente una fase di difficoltà che si manifesta nella fase iniziale del sonno.
  2. Potrebbe svegliarsi in maniera frequente durante le ore notturne.
  3. Potrebbe avere un risveglio del tutto precoce durante la mattinata.
  4. Un’insonnia che potrebbe essere mista o generalizzata.

Per trattare una problematica del genere, generalmente si utilizzano due approcci specifici, vediamo quali sono:

  • Al paziente potrebbe essere prescritta una terapia farmacologica.
  • Al paziente potrebbe essere proposta una terapia definita cognitivo-comportamentale.

Se si tratta di una terapia con base farmacologica, vengono prescritti farmaci ipnotici e ansiolitici, tuttavia questo approccio non è consigliato per un periodo superiore alle due settimane. Un utilizzo prolungato potrebbe dare effetti collaterali tra i quali la sonnolenza durante il giorno e le vertigini, oltre a produrre assuefazione e tolleranza.

Se si tratta invece di un approccio di natura cognitivo-comportamentale, possono essere utilizzate una serie di tecniche tra queste abbiamo:

  • Vengono fornite al paziente spiegazioni inerenti alle fasi del sonno oltre che regole che consentono di migliorarne la qualità.
  • Una tecnica che si basa sul far passare al paziente del tempo a letto che coincide con la fase solo ed esclusivamente del sonno.
  • Arrivare ad un controllo dello stimolo nel quale si fa coincidere lo stare a letto solo con la fase del sonno evitando attività incompatibili quali il guardare la televisione.
  • Tecniche basate sul rilassare il paziente.
  • Una tecnica definita ristrutturazione cognitiva nella quale si modificano convinzioni errate e relative aspettative.

 Considerazioni finali

Il regime alimentare influenza quindi chi è stanco e smemorato, in maniera particolare chi ha un’alimentazione ricca di grassi, infatti lo studio ha dimostrato alterazioni delle onde delta e beta relative al sonno profondo in maniera similare al processo di invecchiamento nel quale si riduce la capacità di ricordare.

Ore di sonno necessarie