Trapianto del cuore nei neonati : dove siamo

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Il trapianto del cuore nei neonati a che punto di sviluppo è arrivato? Per rispondere a questa domanda è importante sapere che c’è un’azienda statunitense che si chiama Egesenis che è intervenuta a livello genetico modificando dei maiali, lo scopo è stato quello di renderli adatti a produrre degli organi che siano compatibili al trapianto negli esseri umani. Qual’è lo scopo di fondo dell’azienda? In futuro, avendo riscontri positivi in tal senso, sarebbe quella di poter effettuare dei trapianti di cuori di maiale in neonati che hanno malformazioni di natura cardiaca. Lo scopo è allungare le tempistiche in maniera tale da far guadagnare ai piccoli pazienti il tempo necessario per poi avere un cuore umano.

Test eseguiti

L’azienda si è già mossa, testando questa tipologia di trapianto di muscoli cardiaci modificati sui cuccioli di babbuino. Al momento sono state eseguite due operazioni, tuttavia in entrambi i casi i babbuini sono deceduti a poche ore dall’intervento. In futuro si pensa di arrivare a eseguire circa dieci operazioni.

La strada è da questo punto di vista tracciata, tuttavia il team di studiosi dovrà in futuro cercare di risolvere la problematica legata alla mortalità elevata dei babbuini, facendo in maniera tale che possano sopravvivere più a lungo. In passato è già accaduto che tramite trapianti di reni legati ad animali come il maiale in altri primati, il tasso di sopravvivenza fosse estremamente ridotto, tuttavia in seguito il livello di sopravvivenza si è elevato.

Problematiche attuali

La problematica legata a molti pazienti che sono attualmente in lista d’attesa per ricevere un organo, muoiono prima di arrivare all’intervento, per questa motivazione da molti anni, gli scienziati stanno studiando differenti tecniche che consentiranno di aumentare le tempistiche o magari riuscire a sostituire organi umani tramite tecniche quali:

  • Una delle tecniche che si possono utilizzare è la stampa in 3d di organi di natura sintetica;
  • Una delle tecniche che si potranno utilizzare è legata all’utilizzo di macchinari in grado di poter riparare un fegato che si è danneggiato;
  • Una delle tecniche che si potranno utilizzare in futuro è legata alla creazione di organi umani partendo da embrioni di animali sintetici.

Sistema immunitario

Quando parliamo di sistema immunitario a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una sorta di sistema di difesa che ha lo scopo specifico di tutelare l’organismo di una persona dall’attacco probabile di agenti patogeni quali:

  • Il sistema immunitario tutela il corpo di una persona dall’attacco di virus;
  • Il sistema immunitario tutela il corpo di una persona dall’attacco di batteri;
  • Il sistema immunitario tutela il corpo di una persona dall’attacco di funghi;
  • Il sistema immunitario tutela il corpo di una persona dall’attacco dei parassiti.

Oltre alle funzioni appena descritte, il sistema immunitario tende a combattere anche le cellule dell’organismo di una persona che possono presentare delle anomalie quali quelle tumorali, parliamo di cellule che possono essere danneggiate o magari infettate da virus.

Quali sono le funzioni specifiche del sistema immunitario? La risposta corretta è che svolge tre funzioni principali, vediamo quali:

  1. La prima è di natura protettiva e consente di proteggere l’organismo dalla presenza di agenti di natura patogena;
  2. Tende a rimuovere le cellule e i tessuti che sono danneggiati;
  3. Tende a riconoscere e a rimuovere le cellule definite anomale ( tumorali).

Parliamo di reazione immunitaria

Nel caso in cui le prime difese di natura difensiva non agissero in maniera efficace, l’agente patogeno potrebbe entrare nell’organismo. In questo caso si innescheranno due differenti risposte di natura immunitaria definite interne, vediamo quali sono:

  • Si parla nel primo caso di una risposta immunitaria definita innata o aspecifica, nella quale risulta essere presente sin da quando il soggetto è nato, tende ad agire in maniera molto rapida;
  • Si parla di una risposta immunitaria del tutto acquisita nella quale tende a svilupparsi in maniera lenta una volta rilevato l’agente patogeno.

Nel caso di bambini che sono nati da poco tempo, il sistema immunitario non è ancora sviluppato nella maniera adeguata, motivo per cui ci sono rischi minori legati al rigetto di un organo.

Rigetto

Quando parliamo di rigetto, ci stiamo di fatto riferendo ad una casistica nella quale il sistema immunitario presente in un determinato soggetto, il quale è stato sottoposto a magari trapianto di un organo nuovo, tende ad attaccare il nuovo organo, non lo riconosce, lo vede come estraneo alla stessa maniera di batteri e di virus.

Quando parliamo di rigetto non ci riferiamo in tal senso ad una condizione univoca, potremmo avere:

  1. Potrebbe trattarsi di una forma di rigetto molto acuta, nella quale dopo pochi minuti o magari a distanza di qualche ora dal trapianto, avviene il rigetto;
  2. Potrebbe trattarsi di una forma di rigetto definita acuta nella quale l’organo trapiantato, non viene riconosciuto dall’organismo del paziente nei tempi previsti e questo accade in un arco temporale pari a cinque-dieci giorni dall’intervento che è stato eseguito;
  3. Potrebbe trattarsi di una forma di rigetto definita in tal senso cronica, dove avviene la perdita di funzionalità dell’organo trapiantato nel periodo lungo, questa condizione generalmente è associata a fibrosi relativa ai vasi sanguigni relativi all’organo medesimo.

Genetica

Quando si parla di genetica ci si riferisce essenzialmente ad una branca della biologia che studia in maniera specifica i geni. La genomica invece è uno studio approfondito sulla struttura specifica del Dna, nel 1977 sono state scoperte delle tecniche di sequenziamento relative al Dna.

Nell’ambito della genetica possiamo distinguere:

  • Quella definita comportamentale, dove si studia l’influenza che ha la genetica sul comportamento che possono avere gli individui;
  • La genetica clinica invece si occupa delle numerose applicazioni della genetica nell’ambito della medicina;
  • La genetica definita molecolare tende a focalizzarsi maggiormente sulla struttura e sulla funzione relativa ai geni in termini molecolari;
  • La genetica delle popolazioni invece si focalizza sullo studio delle caratteristiche genetiche relative alle popolazioni avvalendosi di metodi matematici.

Considerazioni finali

Per cercare di ridurre i potenziali rischi nella fase temporanea del trapianto del cuore che prevede l’utilizzo di cuori di maiale, gli scienziati hanno inserito ulteriori sette geni di derivazione umana nel genoma del suino, questo per evitare che si possano ridurre le probabilità che avvenga un rifiuto dell’organo nell’organismo umano.

Cuore e attività fisica