Xenotrapianto nel corpo di un paziente

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Quando parliamo di xenotrapianto a cosa ci stiamo riferendo? La risposta corretta è che si tratta di una modalità nella quale nell’organismo di un paziente, vengono trapiantati organi di altre specie animali. La notizia che riportiamo oggi è molto interessante, per un arco temporale di circa un mese, in un paziente che si trova in uno stato definito di morte cerebrale, tenuto in vita in maniera del tutto artificiale, un rene proveniente da un maiale, ha continuato a funzionare in maniera normale, senza che si producessero dei segni di rigetto o dei processi di natura infettiva. L’annuncio è stato fatto dai medici della New York University.

L’intervento è stato eseguito e rappresenta una speranza per il futuro di quella che viene definita chirurgia salvavita. La notizia positiva è legata al fatto che il periodo di funzionamento di un rene è quello più lungo sperimentato ad oggi, nel caso in cui nell’organismo del paziente venga trapiantato un rene proveniente da maiale.

Intervento e consenso

Quando è stato effettuato l’intervento? La risposta corretta è in data 14 luglio 2023, un equipe di chirurghi che è stata guidata e coordinata da Robert Montgomery. L’intervento ha comportato un trapianto di un rene di maiale sul paziente, l’organo è stato geneticamente modificato per fare in maniera tale che venga meglio accettato e tollerato dall’organismo del paziente. Il paziente che ha 57 anni è stato dichiarato deceduto in seguito alle complicazioni di una biopsia eseguita per un tumore presente al cervello.

Il tipo di patologia di cui era affetto il paziente, non consentiva l’espianto degli organi per donarli a persone bisognose e in lista d’attesa, la famiglia a questo punto ha accettato la proposta che gli è stata fatta, quella di donare il corpo del paziente per scopi di natura scientifica. Il corpo è stato collegato ad un ventilatore artificiale oltre ad altre tipologie di macchine per tutto il tempo in cui lo studio è andato avanti.

Approcci anti rigetto

Quali sono stati gli approcci anti rigetto utilizzati per fare in maniera tale che il rene non venisse rigettato nel corpo del paziente? La risposta è il rene proviene da un maiale che è stato ingegnerizzato in maniera tale che fosse privo di un elemento come il carboidrato, il nome specifico è alfa-gal. Si tratta di un elemento del quale il corpo umano e l’organismo dell’uomo risulta del tutto privo, causa reazioni di rigetto nei riguardi di organi che provengono da altre specie animali.

Per ridurre ancora di più il rischio di un rigetto del rene impiantato, i ricercatori hanno impiantato nel corpo del paziente il timo del maiale, si tratta di una ghiandola che supporta il sistema immunitario e lo aiuta a distinguere tra le cellule dell’organismo umano da quelle esterne.

Oltre a questo al paziente che ha ricevuto questa ghiandola, sono stati anche somministrati dei farmaci immunosoppressori.

Funzionamento del rene

Una volta impiantato nel corpo del paziente e dopo che sono state utilizzate tutte le strategie a disposizione per fare in maniera tale che l’organismo del paziente stesso non avesse rigetto, i risultati che l’equipe di medici hanno raccolto sono stati molto positivi. Subito dopo al trapianto di rene, questo in maniera del tutto corretta ha iniziato a produrre urina, riuscendo nel contempo a gestire in maniera ottimale la quantità di creatinina. Di cosa stiamo parlando? Si tratta di una proteina relativa ai muscoli scheletrici che nel momento in cui avviene un processo di degradazione, tende a finire nel sangue e viene depurata avvalendosi dei reni.

Cosa serve monitorare i livelli di creatinina presenti nel sangue? La risposta corretta è che serve per determinare quale sia la funzionalità di natura renale. Le analisi eseguite in seguito, non hanno rilevato in tal senso segni che possano essere di rigetto o processi di natura infettiva.

Parliamo di rene

Qual’è la funzione dei reni? La risposta corretta è che la funzione principale risulta essere quella legata alla produzione di urina. La loro posizione è nel caso del rene destro all’incirca sotto al fegato, mentre per quanto riguada il rene sinistro si trova al di sotto della milza. Quanto sono lunghi? La loro lunghezza è pari a 12 centimetri e la loro forma se la dovessimo ricordare potremmo dire che ricorda quella di un fagiolo.

Ogni rene è avvolto da tessuto fibroso che a sua volta contiene quello che viene definito parenchima renale. Qual’è la sua funzione? Quella di produrre urina. Nonostante possiamo con sicurezza affermare che la funzione più importante dei reni sia quella di produrre urina, partendo dal sangue e consentendo in tal senso l’eliminazione delle scorie presenti nell’organismo di un paziente, i reni hanno anche altre funzioni, vediamo quali:

  • I reni tendono a secernere una sostanza che si chiama eritropoietina, un ormone molto importante adibito a stimolare la maturazione dei globuli rossi.
  • Un’altra funzione importante è quella del secernere la renina, si tratta di un enzima che risulta essere molto importante per regolare la pressione sanguigna.
  • Un’altra funzione molto importante che hanno i reni è quella di elaborare in forma attiva la vitamina D, in maniera tale che si possa utilizzare nell’organismo in maniera adeguata. Un solo rene è sufficiente per consentire che tutte queste funzioni vengano svolte nella maniera più giusta e ottimale.

 Cinque trapianti

Il trapianto di cui abbiamo parlato è il quinto dello stesso genere, gli scienziati che stanno monitorando l’organo inserito nel corpo del paziente di 57, vogliono protrarre lo studio per ancora un altro mese, questo consentirà di raccogliere una buona quantità di informazioni e uscire dal periodo critico per un rigetto.

La Food and Drug Administration degli Stati Uniti, sta valutando seriamente la possibilità di poter eseguire piccoli e molto attenti trapianti di reni o di cuore di maiale su pazienti che si trovano in condizioni critiche relative alla sopravvivenza.

Xenotrapianto

Lo xenotrapianto da questo punto di vista è percepito da molti come una possibile soluzione a quella che risulta essere la carenza cronica di organi da trapianto. Infatti parlando in tal senso di un paese come gli Stati Uniti, ci sono 100.000 pazienti che stanno aspettando un trapianto.

Purtroppo ogni giorno ne muoiono 17 aspettando il trapianto.

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