Affaticamento oculare

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Quando parliamo di affaticamento oculare a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta essenzialmente di una condizione nella quale gli occhi sono molto stanchi. Generalmente la causa principale è legata a un sovraccarico di lavoro al quale li abbiamo esposti. In maniera particolare l’affaticamento riguarda la zona del bulbo oculare. Facciamo un esempio in tal senso, se dobbiamo osservare con una certa attenzione un oggetto molto da vicino, si rende necessario per una messa a fuoco soddisfacente l’attivazione di muscoli sia esterni, che interni all’occhio. Questo chiaramente mette sotto sforzo gli occhi che se protratto per un periodo di tempo piuttosto lungo, può condurre l’occhio a una sorta di stanchezza.

Quali sono i sintomi maggiormente comuni nel momento in cui l’occhio è molto affaticato? Vediamoli insieme:

  1. L’occhio può iniziare a lacrimare;
  2. Si potrebbe percepire un certo bruciore oculare;
  3. Il soggetto potrebbe avere secchezza oculare;
  4. Il paziente potrebbe percepire come un corpo estraneo presente nell’occhio;
  5. Il soggetto potrebbe percepire un certo fastidio alla luce;
  6. Il soggetto potrebbe avere mal di testa;
  7. Il soggetto potrebbe lamentare visione sdoppiata;
  8. Il soggetto potrebbe infine lamentare annebbiata.

Parliamo di patologie

Quali possono essere le patologie collegate a una sintomatologia del genere? Vediamolo insieme:

  • Potrebbe essere collegato a una patologia chiamata ambliopia;
  • Potrebbe essere collegato a una problematica come l’astigmatismo;
  • Potrebbe essere collegata a una forma chiamata blefarite;
  • Potrebbe essere collegata a una forma chiamata cheratocono;
  • Potrebbe essere collegata a una forma chiamata congiuntivite;
  • Potrebbe essere collegata a una forma chiamata Herpes zoster oftalmico;
  • Potrebbe essere collegata a una forma di ipermetropia;
  • Potrebbe essere collegata a una forma di miopia;
  • Potrebbe essere collegata a una forma di Retiloblastoma;
  • Potrebbe essere collegata a una forma di retinopatia diabetica;
  • Potrebbe essere collegata a una forma definita sindrome dell’occhio secco.

Parliamo di blefarite

Quando parliamo di blefarite a quale condizione specifica ci stiamo riferendo? Si tratta essenzialmente di un processo di natura infiammatoria che riguarda il bordo delle palpebre, presente nella zona delle ciclia.

Sintomatologia

Qual’è la sintomatologia classica alla quale va incontro il soggetto? Vediamola insieme:

  • Per prima cosa il paziente potrebbe percepire un senso di bruciore localizzato nella zona delle palpebre;
  • Un altro sintomo che il paziente potrebbe percepire è una sensazione di calore;
  • Un altro sintomo che il soggetto potrebbe avere è un senso di prurito;
  • Se si tratta invece di una blefarite maggiormente pronunciata il paziente potrebbe avere;
  • Un gonfiore presente nella zona delle palpebre;
  • Una sindrome dolorosa negata al movimento delle palpebre;
  • Il soggetto potrebbe sviluppare una forma d’intolleranza alla luce del sole (definita anche fotofobia).

 Parliamo di cause

Quali sono le cause che possono portare a una problematica del genere? Vediamole insieme:

  • La blefarite potrebbe essere prodotta da una forma di ipermetropia;
  • La blefarite potrebbe essere prodotta da una forma di astigmatismo;
  • Potrebbe essere collegata a una malattia della pelle come un eczema seborroico;
  • Potrebbe essere collegata a una patologia come il diabete;
  • Potrebbe essere collegata alla presenza in quantità superiori alla norma di accumuli di grasso nel flusso sanguigno;
  • Potrebbe essere collegata a una forma batterica come lo stafilococco.

Parliamo di una forma univoca e standard oppure al contrario parliamo di differenti forme di blefarite? Essenzialmente ne possiamo identificare tre tipologie specifiche, vediamo quali sono:

  1. Una prima forma viene definita iperemica ed è caratterizzata da un bordo palpebrale arrossato con una minima presenza di edema. Nel corso del tempo i disturbi potrebbero avere una forma di cronicizzazione;
  2. Se si tratta di una forma definita squamosa oltre alla sintomatologia appena descritta si potrebbe presentare un processo di desquamazione sottile;
  3. Se si tratta della forma ulcerativa, la sua caratteristica è quella di presentare degli ascessi nella zona del follicolo pilifero che possono dare origine a delle crosticine.

Processo diagnostico

Qual’è il corretto iter diagnostico per una problematica del genere? Per prima cosa il medico raccoglierà la storia clinica del paziente. In una fase successiva si effettuerà un esame attento e minuzioso della zona delle palpebre con una visita specialistica attraverso l’oculista.

Approcci terapeutici

Quali sono invece gli approcci di natura terapeutica che si possono mettere in campo? Vediamoli insieme:

  • Per prima cosa si utilizzeranno degli appositi colliri di natura antibiotica;
  • Se la forma dovesse avere un livello di gravità maggiore, si utilizzeranno dei prodotti con all’interno del cortisone;
  • Tuttavia la cura non si deve limitare alla blefarite, si dovrà verificare anche la zona della cornea e della congiuntiva;
  • Ultimamente, per curare alcune forme specifiche, si sta utilizzando la luce pulsata.

Forma cronica

La blefarite nel corso del tempo può invece cronicizzarsi? Si, potrebbe diventare cronica con episodi di recidive. Motivo per cui è importante avere una grande attenzione alle regole igieniche per cercare di ridurre al minimo i rischi che possa manifestarsi una forma del genere.

Una norma molto importante che spesso viene sottovalutata è quella di lavarsi in maniera attenta le mani prima di toccarsi gli occhi. Se in casa ci dovesse essere una persona che lamenta sintomi del genere, si dovrà stare molto attenti ad evitare l’utilizzo promiscuo di oggetti come ad esempio asciugamani, lenzuola, federe, cuscini. Queste attenzioni riducono a tutti gli effetti il rischio che ci possa essere una forma di contaminazione.

Parliamo di stile di vita

Ora è bene fare un piccolo approfondimento sullo stile di vita da condurre. Per prima cosa è molto importante avere un’alimentazione più che corretta, basata sul consumo di tanta frutta, verdura, proteine di natura magra. Un altro aspetto molto importante è quello di limitare al massimo il consumo di sostanze come quelle zuccherate e bevande che contengono della caffeina.

Quali attenzioni avere

Se si ha a che fare con la blefatire è molto importante avere la zona del bordo palpebrale pulito, motivo per cui va fatta questa operazione di pulizia, con grande delicatezza almeno due volte al giorno. Per quale motivo? L’operazione aiuta a eliminare la presenza di squame e crosticine.

In tal senso si possono utilizzare acqua calda o una soluzione fisiologica.

Affaticamento oculare : rimedi

Quali sono i rimedi per l’affaticamento oculare ? Per prima cosa sarà importante individuare la causa, in generale per porvi rimedio si potranno utilizzare degli occhiali che abbiano una correzione del tutto personalizzata. Cercare di creare nel contesto di lavoro un’illuminazione adeguata. L’utilizzo di lacrime artificiali per tenere costantemente lubrificata la superficie degli occhi.

Sarà utile e necessario rivolgersi al medico nel momento in cui questa condizione fosse la conseguenza dell’elenco delle problematiche appena dettagliate nell’articolo.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.