Intelligenza artificiale e impianti cardiaci

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Quale nesso esiste tra l’intelligenza artificiale e gli impianti cardiaci? Per problematiche di natura cardiaca, fino a questo momento si è lavorato impiantando nel paziente dei dispositivi che permettessero di controllare il ritmo cardiaco. Tuttavia questa tecnologica non è priva di errori, motivo per il quale la progettazione di questo nuovo apparecchio che sfrutta le potenzialità dell’intelligenza artificiale è un deciso passo in avanti.

Quali sono i punti di forza in tal senso? Vediamoli insieme:

  • Per prima cosa si potrà effettuare una diagnosi molto più precisa e accurata;
  • Si potranno distinguere con un margine di errore molto più ridotto le aritmie definite atriali da quelle definite ventricolari.

Il nuovo dispositivo è stato impiantato da un professore di origine italiana che si chiama Luigi di Biase che lavora negli Stati Uniti. Il dispositivo è dotato di un algoritmo e dell’intelligenza artificiale, consente di ridurre in maniera significativa i potenziali falsi allarmi, consentendo in tal modo di fornire al paziente un’assistenza più puntuale ed efficiente, mirata a problemi reali.

Approfondiamo il concetto di intelligenza artificiale

Quando parliamo di intelligenza artificiale a cosa ci stiamo riferendo? Si parla di una disciplina legata al mondo dell’informatica che studia come poter realizzare dei sistemi informatici dotati di intelligenza, in grado di simulare il modo in cui tende a regorsi il pensiero dell’uomo e il funzionamento del cervello. Chiaramente si parla della parte razionale, quindi in tal senso si è focalizzato il lavoro su:

  • Un’azione che sia il più simile possibile a quella umana, al punto tale da non riuscire a distinguere dove viene svolta dall’uomo e dov’è stata messa in campo da una forma di intelligenza del tutto artificiale;
  • Pensare in maniera del tutto analoga quella del cervello umano;
  • Fare un’azione di natura razionale, tramite un processo-procedimento che consente al sistema intelligente di poter risolvere una problematica.

 Unione Europea ed etica

Nell’anno 2019, come premessa c’era quella di poter avere la garanzia di poter utilizzare l’intelligenza artificiale, cercano sempre tuttavi i metterla in pratica con un approccio di natura etica, l’Unione Europea ha a sua volta elaborato un codice di natura etica nel quale sono presenti delle linee guida su come utilizzare e sviluppare sistemi basati sull’intelligenza artificiale.

Quali sono le persone che hanno contribuito alla stesura di questo documento? Vediamolo insieme:

  1. Esperti di informartica;
  2. Ingegneri;
  3. Giuristi;
  4. Filosofi;
  5. Industriali;
  6. Persone esperte in matematica.

Qual’è il principio cardine sul quale si basano questi documenti? La risposta corretta è che l’intelligenza artificiale deve mettere al centro del proprio operato l’uomo. Quali sono i principi cardine che deve rispettare l’intelligenza artificiale? Vediamoli insieme:

  1. Il primo riguarda il rispetto relativo alla dignità dell’uomo;
  2. Un altro principio cardine riguarda il rispetto della libertà umana;
  3. Dovrà essere rispettato il principio della democrazia;
  4. Dovrà essere rispettato il principio della giustizia;
  5. Ci dovrà essere eguaglianza e non una forma di discriminazione;
  6. Dovranno essere rispettati i diritti dei cittadini.

Parliamo di linee guida

Quali sono invece le linee guida che sono state elaborate? Per prima cosa ci dovrà sempre essere una sorta di supervisione umana relativa all’intelligenza artificiale. Non si dovranno mai sviluppare dei sistemi che con la loro esistenza, potrebbero mettere a rischio quelli che sono i diritti fondamentali dell’uomo.

Nello sviluppo degli algoritmi legati all’intelligenza artificiale, dovranno essere sviluppati in maniera tale che la sicurezza non venga mai messa in alcun modo in pericolo.

Per quanto riguarda la privacy è molto importante che i cittadini siano sempre informati sull’utilizzo dei dati di natura personale sempre nell’ottica di rispettare la normativa europera sulla privacy. Un altro principio sul quale si deve basare l’approccio dell’intelligenza artificiale è quello relativo alla trasparenza. Dati utilizzati e relativi algoritmi, dovranno essere documentati. Solo in questa maniera sarà possile individuare e cercare di capire il perchè di una decisione sbagliata magari del tutto errata.

I sistemi che sono basati sull’intelligenza artificiale, devono essere in grado di avere visione e prendere in considerazione le capacità e le relativa abilità umane. I sistemi basati su questa intelligenza, dovranno essere sviluppati in maniera tale da supportare eventuali cambiamenti di natura ambientale positivi, perseguendo obiettivi come lo sviluppo sostenibile.

La parola stessa intelligenza artificiale riporta ad un concetto specifico? La risposta è si, nella fase primaria della distinzione è quella legata ad una forma definita debole e una forma definita forte. Per quale motivo si opera questa distinzione? La risposta è che potranno essere riprodotte solo alcune funzionalità relative alla mente umana, in questo caso si parla di quella debole, oppure al contrario potranno essere riprodotte tutte quelle che sono le funzionalità della mente umana, in questo caso si parla di una forma definita forte.

Parliamo di applicazioni

Quali sono invece le applicazioni nelle quali si può impegare una risorsa come l’intelligenza artificiale? In realtà la risposta corretta è che potrà essere utilizzata in una multitudine eterogenea di campi tra di loro differenti quali:

  • Si parla in tal senso di medicina;
  • Si parla in tal senso di mercato azionario;
  • Si parla in tal senso di robotica;
  • Si parla in tal senso di legge.

Parliamo di reti neurali

Quando parliamo di reti neurali invece a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di peculiarità specifiche legate all’intelligenza artificiale che consentono di dare un valido supporto a diagnosi di natura medica quali:

  • Consentono di interpretare in maniera corretta le immagini mediche;
  • Consentono di fare un’analisi legata al suono del cuore;
  • Consentono di fare una diagnosi per patologie tumorali come il cancro;
  • Consentono di fare la diagnosi relativa alla leucemia;
  • Possono essere utilizzate nella medicina del sonno, nelle diagnosi legate al disturbo bipolare, nella depressione, nella psicolaradiologia, nella progressione della malattia di Parkinson, nel creare medicinali, nel creare robot che possono accompagnare gli anziani.

Aritmie cardiache

Quando parliamo di aritmie a cosa ci stiamo riferendo? La risposta corretta è che si tratta di disturbi relativi al ritmo cardiaco o alla frequenza di natura cardiaca ( in tal senso si parla del numero dei battiti al minuto), se fossero troppo veloci si parla in tal senso di tachicardia, se invece sono troppo lenti si parla in tal senso di bradicardia. Se i battiti hanno un ritmo del tutto irregolare, allora si potrà parlare di una fibrillazione definita atriale.

Queste irregolarità, quali conseguenze possono produrre? Potrebbero produrre un riempimento del tutto anomalo o un inoltro del tutto insufficiente di sangue che deve arrivare a organi quali il cervello, il cuore e i reni. L’intelligenza artificiale e gli impianti cardiaci, potrebbero quindi costituire una svolta positiva nella cura di problematiche legate al muscolo cardiaco, garantendo un livello di affidabilità e precisione più elevato.

Perchè non sopportiamo le critiche