Perchè non sopportiamo le critiche

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Perchè non sopportiamo le critiche? Per prima cosa è bene dire che hanno un grande potere sulle persone, sono in grado di ferire l’animo di chi è sensibile. Se ci pensiamo, a quante è accaduto che una persona a noi superiore, magari un capo, ci dovesse convocare in un ufficio e darci magari un feedback negativo. Quanti di noi magari ricordano un feedback negativo dato ad uno studente da parte di un professore?

Ci sono persone che nonostante l’età, siano cresciuti, siano diventati lavoratori e siano entrati a pieno titolo nell’età adulta, ricordano ancora magari una critica che hanno ricevuto alle elementari.

Le cose negative rimangono maggiormente impresse

Non è un caso da questo punto di vista che gli eventi negativi, imprimono nella mente di una persona un ricordo che potrebbe essere nel corso del tempo molto doloroso. Per quale motivo rimangono così radicati nel nostro animo? La risposta è legata a degli stimoli di natura negativa che tendono come conseguenza a stimolare e innescare una reazione molto forte nella zona del cervello definita come  corteccia cerebrale rispetto a quelli che potrebbero essere stimoli positivi o di natura neutra.

Nel momento in cui da un punto di vista cerebrale si è attivata l’amigdala, si tratta a tutti gli effetti di una zona specifica del nostro cervello, le esperienze negative vengono immediatamente immagazzinate nella memoria, al contrario le esperienze positive hanno un iter differente.

Andranno prima registrati dal cervello, solo in seguito verranno fissati. C’è anche da dire che si tratta di una sorta di mentalizzazione che abbiamo noi come persone, in pratica il nostro modo di percepire la realtà, di leggerla è votata più a dare un maggior peso ad accadimenti che sono per loro natura negativi, piuttosto che dare valore a quelli positivi.

Quantità eccessiva di critiche

In ogni caso è bene dire che se le critiche sono decisamente troppe, oltretutto tendono a colpirci in un momento della nostra vita nel quale siamo magari maggiormente vulnerabili, potremmo anche dire che il dolore che tendiamo a percepire, funge come da anestetico e tende a compromettere quella capacità che ci consentirebbe di provare un certo livello di empatia.

In uno studio condotto in un’università americana è emerso che i figli che hanno dei genitori con un livello di critica piuttosto accentuato, tendono ad essere meno sensibili e dimostrano un interesse minore relativo alle espressioni del viso.

Critiche nell’ambito della coppia

Quali sono invece gli effetti della critica nell’ambito di una coppia? La risposta corretta è che le critiche sono sicuramente maggiormente  dolorose se la persona che la fa è magari un familiare, una persona alla quale siamo legati da un rapporto di affetto o di amore. Uno studio condotto da un professore di psicologia a Washington, afferma come, conducendo uno studio in tal senso che ha coinvolto circa 3000 coppie, ha effettuato una serie di analisi.

Quelle che erano maggiormente a rischio divorzio, erano quelle in cui il livello di critica era molto elevato, in modo particolare se le coppie venivano orientate verso un mediatore definito familiare, per cercare di modificare il loro modo di porsi, riducendo in tal senso il livello di critiche, si è visto che la conflittualità tendeva in tal senso a ridursi.

Se si parla infatti di critiche, in maniera particolare quelle che arrivano dal partner, potrebbero fare talmente male che potrebbero ridurre le difese immunitarie, al punto tale che potrebbero diminuire quella che risulta essere la naturale capacità di reagire a:

  • Sicuramente può esserci una riduzione nella naturale capacità di reagire ai virus;
  • Sicuramente può esserci una riduzione nella naturale capacità di reagire ai tumori.

 Come reagisce l’uomo e come reagisce la donna

Il reagire alle critiche è diverso se parliamo di una donna rispetto ad un uomo? La risposta è si, le donne per loro caratteristiche personali hanno la tendenza ad interiorizzare di più le critiche, questo causa in loro tristezza e depressione, al contrario gli uomini tendono maggiormente a esternare queste critiche attraverso delle manifestazioni di rabbia.

Un’altra caratteristica tipica delle donne è quella di avere una soglia differente relativo ad un esito negativo, subito tendono a pensare che questa problematica sia imputabile ad una mancanza loro di intelligenza o di impegno. Invece gli uomini tendono ad attribuire questi eventi in maniera frequente al caso.

Mondo dei social

Un discorso a parte va fatto per il mondo dei social, dove la critica risulta avere degli effetti ancora più marcati e amplificati, tuttavia è bene chiedersi come mai l’effetto dei social sia così marcato nella mente delle persone. Una serie di studiosi americani quali Baumeister, afferma che le persone non hanno strumenti per riuscire ad affrontare la negatività che può arrivare su larga scala da un social, questo in virtù del livello di evoluzione del nostro cervello.

Infatti ci siamo evoluti in tal senso per riuscire ad affrontare e cogliere delle critiche che provengono da una comunità ristretta di persone, non siamo invece abituati da un punto di vista mentale a gestire le critiche di molte persone a noi estranee.  Ci sono in tal senso persone che rispetto da altre sono maggiormente esposte ai social? Si, in tal senso possiamo parlare di quelle persone che tendono a controllare in maniera frequente i commenti presenti sui social, oltre alla categoria degli adolescenti.

Adolescenti

In una fascia d’età compresa tra i 12 e i 21 anni, almeno tre adolescenti su quattro dimostra di non apprezzare il proprio aspetto. L’aspetto da questo punto di vista che possiamo rilevare come positivo è il fatto che crescendo, si diventa meno sensibili alle critiche e si evidenza maggiormente un aspetto positivo.

Alcuni accorgimenti da prendere

Dopo aver affrontato la questione del perchè non sopportiamo le critiche, si possono adottare una serie di accorgimenti che aiutano a ridurne la portata e il valore da noi percepito. Per esempio se riceviamo una critica su un social o nella vita, pensare che potrebbe essere un indizio che rivela nella persona che la fa una fragilità nella sua personalità ( magari sta vivendo una pessima giornata). Non essere troppo critici con sè stessi, partendo dal presupposto che si è abbiamo sbagliato, si tratta di un fattore molto positivo che ci aiuterà in futuro e rimodellare il nostro comportamento e evitare quello sbaglio ( questo per esempio diventa un fattore positivo perchè consente un miglioramento, un’evoluzione nella persona e nel proprio modo di porsi).

Un fattore molto importante che richiede un allenamento su sè stessi è quello di cercare in tutti i modi un’interruzione ai pensieri negativi in tal senso, magari facendo altre cose quali:

  • Fare sport potrebbe aiutare;
  • Leggere un libro dal contenuto leggero che ci aiuti a stare meglio;
  • Ascoltare una musica che sia tranquillizzante e rassereni l’animo riducendo magari il livello di rabbia e stress.

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