Saper perdere : gestire la sconfitta

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Saper perdere nella vita non è una cosa semplice, imparare a gestire una sconfitta nel modo giusto e riuscire a non perdere la propria autostima è un fattore molto importante nella vita. Nel proprio quotidiano, nella propria vita di tutti i giorni, una sconfitta, sapere di avere perduto una battaglia non è un fattore semplice da gestire a livello emotivo, questo per nessuno.

In tal senso possiamo pensare allo sport, a due avversari che si confrontano e uno perde. Il fatto che non accetti la sconfitta può essere visibile dal tipo di comportamento che adotta e dall’atteggiamento. Infatti prova magari rabbia, se la prende con l’avversario, contesta le regole di gioco, contesta lo stesso giudice, in quel momento specifico quella persona non sta accettando una sconfitta. Per quale motivo si reagisce in una maniera così infantile? Perchè di fronte ad un evento del genere in una persona si innesca una parte così infantile e irrazionale? La scienza in tal senso prova a darci delle risposte.

Sconfitta e dolore

Cosa accade a livello neurologico nel momento in cui perdiamo? La risposta più corretta in tal senso sembra averla trovata Marten Booksen, un neuroscienziato che con un approccio molto scientifico, ha provato a misurare cosa accade nel cervello di una persona che magari perde. Avvalendosi di uno scanner che serve a fare la risonanza magnetica e utilizzando degli elettrodi che vengono utilizzati nell’elettroencefalogramma, si è accorto che quando una persona magari coinvolta in un determinato gioco perde la partita, si innesca nel cervello una reazione di dolore.

Cosa accade quindi a livello psicofisico? La risposta corretta è che l’organismo del soggetto tende a reagire manifestando una reazione di stress, dove si produce una condizione del genere? In un’area del cervello definita corteccia cingolata anteriore, questa porzione ha un funzionamento simile a quello di sistema di allarme, in pratica produce sensazioni che hanno una valenza negativa che stimola tutto il nostro organismo a fare in maniera tale da avere un livello di attenzione più alto in futuro.

Esiste in ognuno di noi una sorta di impuso di derivazione arcaica da questo punto di vista, tramite il quale cerchiamo di uscire vittoriosi, tuttavia questo è legato ad esempio alla necessità di sopravvivere e quindi di procurarsi magari il cibo. Qualcosa nel frattempo è cambiato, infatti non siamo più nel mondo antico, non siamo individui che lottano per procurarsi del cibo che gli garantisce la sopravvivenza. Tuttavia nulla è cambiato in tal senso, infatti non si riesce ancora ad accettare di essere sconfitti, in questo caso c’è una questione che potremmo definire di status sociale.

Mantenimento dello status sociale

Motivo per il quale ci sono persone che non riescono proprio a concepire una sconfitta, si tratta del mantenimento di uno “status sociale” che potrebbe essere messo in pericolo da una possibile sconfitta. Tuttavia è anche vero che la percezione, la reazione che abbiamo, il modo in cui reagiamo nella vita molto dipende da una serie di visioni che abbiamo dentro.

Per prima cosa è bene parlare di una buona autostima personale, questa è presente nel momento in cui questa è molto forte e radicata, del tutto indipendente dai risultati che possiamo ottenere da un punto di vista oggettivo ( potremmo anche definirla come approvazione sociale).

Un altro fattore molto importante è saper accettare i propri limiti ( non è certo una cosa scontata e non tutti riescono a farlo), un altro fattore importante è l’etica personale.

Identificazione in determinati valori

Se la persona dotata di un buon livello di autostima è in grado di identificarsi con una serie di valori, allora vivrà questi eventi in maniera del tutto differente. Vediamo insieme quali sono:

  1. Uno dei valori con il quale la persona si deve identificare è il rispetto per l’altro;
  2. Un altro dei valori con il quale la persona vive è l’equità;
  3. Un altro dei valori con il quale la persona vive è il senso di uguaglianza.

Le persone che hanno saputo interiorizzare questi valori, sono in grado di vivere nel modo giusto un evento che non va a loro favore, una potenziale sconfitta che potrebbero avere.

Non riuscire ad ammettere una sconfitta

Un altro fattore importante con il quale determinate persone non riescono a fare i conti è l’ammettere di aver perso. Non ammettere a sè stessi una sconfitta, potrebbe anche essere una condizione che tratteggia la personalità di un narcisista. Potremmo in tal senso parlare di una sorta di “narcisismo grandioso”.

Si tratta di soggetti che hanno un elevato grado di competizione, hanno una natura dominante, hanno l’abitudine di sopravvalutare decisamente le loro reali capacità e possibilità nella vita di tutti i giorni. Non hanno una percezione di sè stessi veritiera, al contrario hanno contribuito a “gonfiare” la loro immagine, al punto tale che non possono accettare un evento che mette a rischio quello che mentalmente si sono creati in termini di immagine.

Risultato indipendente dal comportamento

Queste persone che soffrono di narcisismo in questa forma così accentuata, entrano in un’ottica sbagliata nella quale sono fermamente convinti che un risultato negativo, non sia legato a loro ma si tratti invece di un evento esterno e legato ad altri fattori ( pensiamo ad esempio ad una partita di tennis nella quale l’avversario sconfitto, attribuisce questo evento ad un errore dell’arbitro e non ad un suo limite).

Questo modo sbagliato di concepire i rapporti a cosa porta nel corso del tempo? La visione sbagliata non consente di fare:

  • Una persona che ha una percezione distorta della propria immagine, non sarà mai in grado di fare autocritica;
  • Una persona che ha una percezione distorta della propria immagine, non sarà mai in grado di imparare dalla propria esperienza;
  • Una persona che ha una percezione distorta della propria immagine, non sarà mai in grado di trovare e individuare delle strategie di natura alternativa.

Per riuscire a vincere, bisogna avere la capacità di riconoscere una sconfitta, in tal senso uno psicologo come John Dunn ha stabilito che la capacità di accettare gli errori che si commettono è l’inizio per cercare di migliorare le proprie performance nell’ambito sportivo. Tuttavia questa visione non è solo legata allo sport, infatti può essere anche collegata a come ci comportiamo nella vita di tutti giorni.

Avere questa visione giusta, saper imparare dei propri errori, da quello che non riusciamo a svolgere nel modo giusto, ci consente sicuramente di migliorare quello che siamo e il livello che abbiamo. In ogni aspetto del nostro vivere la capacità di saper perdere è molto importante per evitare che una persona possa sperimentare sensazioni quali il senso di impotenza. Un altro effetto negativo da questo punto di vista è legato al raggiungimento di standard da questo punto di vista che sono troppo elevati. Questo porta una persona ad avere uno stato di stanchezza emotiva molto accentuato.

Perchè non sopportiamo le critiche